2019-02-07
Comprare il greggio è un'attività solo per esperti: meglio puntare su società che offrono servizi integrati e possono continuare a realizzare profitti quando cala il prezzo del barile. Bene anche l'energia pulita.Investire nei titoli del petrolio e dell'energia oggi significa spesso esporsi a un alto tasso di volatilità. Per questo puntare sul settore richiede competenze che non sempre tutti gli investitori hanno. Il primo elemento da tener ben presente è capire quale sia il modo migliore per muoversi nel comparto. In primo luogo, non è molto pratico acquistare petrolio fisico (gli investitori professionali lo fanno, ma non è cosa da tutti); si può anche comprare attraverso i future (da risparmiatori molto esperti) o i fondi indicizzati, ma il rischio è elevato. Le materie prime sono terreno degli speculatori e il petrolio non fa eccezione. Per i risparmiatori, investire direttamente nel petrolio può quindi essere una scommessa rischiosa: il potenziale di guadagno o la potenziale perdita possono essere molto elevati ed è necessaria la massima disciplina. Investire in titoli del settore energia può rappresentare una strategia più prudente e meno dipendente dalle fluttuazioni del barile. Si investe in aziende che sono produttive, che dovrebbero creare valore, migliorare le performance a lungo termine e avere rendimenti positivi anche con un prezzo del petrolio in calo o stabile. È pur vero che è necessario essere molto selettivi. «Investiamo in imprese che, secondo le nostre analisi, possono attraversare il ciclo del petrolio e possono continuare a fare bene anche con prezzi del greggio più deboli», spiega Marc Caretti, gestore azionario mercati sviluppati di Raiffeisen capital management. «La valutazione del settore energetico è interessante e rimaniamo molto positivi in quanto settore. Sebbene il nostro portafoglio sia posizionato nell'ottica di un incremento a lungo termine del prezzo del petrolio, manteniamo un approccio prudente per i prossimi tre-quattro mesi e attualmente preferiamo avere una ponderazione relativamente elevata nelle compagnie che offrono in maniera integrata servizi legati a petrolio e gas». Il momento è propizio: il greggio dovrebbe tornare a salire in modo importante. «Nonostante il recente aumento del prezzo del petrolio, vediamo ulteriori margini per un aumento verso i 70 dollari al barile per il Brent nei prossimi mesi, poiché si prevede un ulteriore sostegno sotto forma di minore produzione da parte dei Paesi Opec», spiega Caretti. Inoltre, va detto che l'Agenzia internazionale per l'energia per il 2019 stima un incremento della domanda petrolifera analoga all'anno passato (+1,4 milioni di barili). Il vero rischio negativo risiede principalmente in un nuovo riaccendersi del conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti. «Ciò comporterebbe inevitabilmente una maggiore avversione al rischio e aumenterebbero i timori di un indebolimento della domanda di greggio da parte della Cina. Non ultima anche la situazione in Venezuela potrebbe portare a ulteriori fluttuazioni nel prezzo del petrolio», ricorda Caretti.Del resto i titoli del settore non mancano. Secondo una selezione realizzata per La Verità da Fia asset management, ci sono azioni che negli ultimi anni ha fatto la gioia dei risparmiatori. Conocophillips in tre anni è cresciuta del 121%, e valori simili si sono registrati per Marathon petroleum che in 36 mesi è salita del 117%. Senza considerare Wpx energy che nello stesso periodo è cresciuta del 163%. Anche tra le energie pulite le opportunità non mancano. È il caso di Suncor energy, che in 36 mesi è salita del 54%.
I guai del Paese accentuati da anni di Psoe al governo portano consensi ai conservatori.
A proposito di «ubriacatura socialista» dopo l’elezione a sindaco di New York di Zohran Mamdani e di «trionfo» della Generazione Z (il nuovo primo cittadino avrebbe parlato «a Millennial e giovani»), è singolare la smentita di tanto idillio a sinistra che arriva dalle pagine di un quotidiano filo governativo come El País.
Oggi alle 16 si terrà a Roma l’evento Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti, organizzato dalla Verità. Tra gli ospiti, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, e Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma. Si parlerà di innovazione industriale, sicurezza contro rischi ibridi, tra cui cyber e climatici, con interventi di Pietro Caminiti di Terna e Nicola Lanzetta di Enel. Seguiranno il panel con Nunzia Ciardi (Agenzia cybersicurezza nazionale), e l’intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto (foto Ansa). Presenterà Manuela Moreno, giornalista Mediaset, mentre il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, condurrà le interviste. L’evento sarà disponibile sul sito e i canali social del quotidiano.
Cartelli antisionisti affissi fuori dallo stadio dell'Aston Villa prima del match contro il Maccabi Tel Aviv (Ansa)
Dai cartelli antisionisti di Birmingham ai bimbi in gita nelle moschee: i musulmani spadroneggiano in Europa. Chi ha favorito l’immigrazione selvaggia, oggi raccoglie i frutti elettorali. Distruggendo le nostre radici cristiane.
Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro dell’islamo-socialismo. Da New York a Birmingham, dalle periferie francesi alle piazze italiane, cresce ovunque la sinistra di Allah, l’asse fra gli imam dei salotti buoni e quelli delle moschee, avanti popolo del Corano, bandiera di Maometto la trionferà. Il segno più evidente di questa avanzata inarrestabile è la vittoria del socialista musulmano Zohran Mamdani nella città delle Torri Gemelle: qui, dove ventiquattro anni fa partì la lotta contro la minaccia islamica, ora si celebra il passo, forse definitivo, verso la resa dell’Occidente. E la sinistra mondiale, ovviamente, festeggia garrula.
Il neo sindaco di New York Zohran Mamdani (Ansa)
Il sindaco di New York non è un paladino dei poveri e porta idee che allontanano sempre più i colletti blu. E spaccano l’Asinello.
La vulgata giornalistica italiana sta ripetendo che, oltre a essere uno «schiaffo» a Donald Trump, la vittoria di Zohran Mamdani a New York rappresenterebbe una buona notizia per i diritti sociali. Ieri, Avvenire ha, per esempio, parlato in prima pagina di una «svolta sociale», per poi sottolineare le proposte programmatiche del vincitore: dagli autobus gratuiti al congelamento degli affitti. In un editoriale, la stessa testata ha preconizzato un «laboratorio politico interessante», sempre enfatizzando la questione sociale che Mamdani incarnerebbe.





