Il «pacifico» Macron invia truppe e carri armati ai confini della Russia
Ansa
Veicoli da combattimento e 300 militari in Estonia. La manovra rientra formalmente nella missione Nato, ma in realtà l'Eliseo vuole colpire il Cremlino, ispiratore dei partiti sovranisti contrari all'establishment Ue.
L’ultima idea geniale del professore: l’ennesimo referendum, ma questa volta «europeo», per superare l’unanimità al Consiglio. Che però non toccò quando, da capo della Commissione, allargò l’Unione. E sul riarmo: «È ovvio che la spesa militare debba salire».
L’europarlamentare espulso da Ecr per il suo viaggio in Russia: «Bruxelles vuole imporre un maxi Stato federale e ridurre i singoli Paesi a fornitori di armi e soldati».
La contraddizione: la controllata pubblica è già pronta a espandere la capacità dei suoi cantieri militari, mentre l’agenzia europea Scope ratings mette in guardia sulla tenuta dei conti. A vincere sarà la Germania?
Dario Nardella, europarlamentare del gruppo Socialisti e democratici ed ex sindaco di Firenze (Ansa)
Ursula von der Leyen stretta fra il ricatto socialista e il no di Emmanuel Macron agli ulteriori tagli delle emissioni che vuole imporre Teresa Ribera.