Bruxelles cancella con un colpo di spugna i decreti sull'etichetta d'origine, vanto del ministro uscente Maurizio Martina. Ora porte spalancate per i prodotti tarocchi che imitano le nostre eccellenze e che nel mondo valgono circa 70 miliardi. L'obbligo d'indicazione di origine dell'ingrediente principale resterà solo se non coincide con il «made in» dichiarato. Una deroga consente di ritenere sufficienti per risalire all'origine del prodotto «i termini geografici inclusi nei nomi consueti e generici».
20 ottobre 2024: le acque del torrente Ravone invadono le strade di Bologna (Getty Images)
Altri 3.000 sfollati, un morto, allagata Bologna. Lepore e Priolo se la prendono con clima e Corte dei conti. E i cittadini patiscono.
Nel riquadro, Giuliano Mandolesi (IStock)
L’esperto Giuliano Mandolesi: «Nella manovra si inizia a guardare ai nuclei familiari come a soggetti unici d’imposta. È rivoluzionario, ma ora il rischio è complicare le dichiarazioni dei redditi».
Alfonso Celotto (Imagoeconomica)
Tre mesi fa, il ministero della Giustizia ha inaugurato una piattaforma Web per promuovere le consultazioni. Il costituzionalista è perplesso: «Un influencer potrebbe trascinarci al voto con una campagna di marketing».
Pino Morandini (Ansa)
Il magistrato Pino Morandini: «Ho ricevuto lettere minatorie e corso dei rischi. Non ho avuto paura, ma la mia famiglia ha pagato un prezzo».