Il governo svende il made in Italy all’Ue

Bruxelles cancella con un colpo di spugna i decreti sull'etichetta d'origine, vanto del ministro uscente Maurizio Martina. Ora porte spalancate per i prodotti tarocchi che imitano le nostre eccellenze e che nel mondo valgono circa 70 miliardi. L'obbligo d'indicazione di origine dell'ingrediente principale resterà solo se non coincide con il «made in» dichiarato. Una deroga consente di ritenere sufficienti per risalire all'origine del prodotto «i termini geografici inclusi nei nomi consueti e generici».
Bibbiano val bene una messa (per gli imputati)
Davide Poletti,
A Reggio Emilia, domani, il don prega a sostegno di chi è a processo perché avrebbe sottratto bimbi alle famiglie con l’inganno.
I francesi rosicano per Stellantis Infornata di manager Sono tutti italiani
Antonio Filosa (Ansa)
Le scelte del nuovo ad Filosa, al primo giorno di mandato, segnano la discontinuità con il predecessore Tavares.
I dogmi woke vacillano persino alla Bbc
Martine Croxal (Getty images)
Dopo aver letto sul gobbo «persone incinte», una conduttrice della tv britannica alza gli occhi al cielo e corregge il tiro: «Donne». Si congratula la Rowling, ma anche nella stessa emittente si dicono «rilassati». In altri tempi sarebbe scattata subito la gogna.
Bezos a Venezia fa piangere i cattocomunisti
ANSA
La sinistra protesta contro le nozze in Laguna del miliardario. Ma i progressisti, capeggiati dal rettore Montanari, ignorano che senza mecenati e super ricchi l’arte non sarebbe esistita. La stessa miopia che fa diventare «razzista» il cocktail Negroni.
Le Firme

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