2020-09-08
Il Cav migliora: «Robusta risposta». Ma adesso è positiva anche Marina
La primogenita di Silvio Berlusconi è in isolamento a casa e continua a lavorare. La famiglia aveva trascorso gli ultimi giorni d'agosto in Provenza e poi in Sardegna. Smentita la notizia dell'invio del vaccino da Vladimir Putin.«Una robusta risposta immunitaria». Dopo quattro giorni di ricovero il professor Alberto Zangrillo si sbilancia, Silvio Berlusconi ha un responso confortante e gli haters del Web (i buoni per decreto) tracollano. Il bollettino emesso dall'ospedale San Raffaele parla di «un quadro clinico complessivo che appare in miglioramento ed è coerente con l'evidenza ematochimica e la ripresa di una robusta risposta immunitaria specifica, associata a riduzione degli indici di flogosi». Buone notizie che si controbilanciano con la novità negativa di giornata per la famiglia del leader di Forza Italia: la figlia primogenita Marina, presidente di Fininvest e di Mondadori, è positiva al virus cinese.Dopo una serie di tamponi negativi, l'ultimo ha dato esito positivo e Marina Berlusconi è in isolamento nella propria abitazione milanese. Si è fatta allestire un ufficio d'emergenza e lavora in smartworking come milioni di italiani. «È sempre sulla tolda» dicono in azienda, «e non ha mai fatto mancare la sua presenza dietro lo schermo del computer». Per una delle famiglie più in vista d'Italia è un momento difficile, il Covid-19 ha contagiato anche Luigi e Barbara. Neppure la compagna del Cavaliere, la giovane parlamentare Marta Fascina, è riuscita a dribblare il virus. Qualcosa è certamente sfuggito al cordone sanitario organizzato attorno a Berlusconi, anche se in questi casi la fatalità ha sempre un ruolo predominante. Sta di fatto che parte della famiglia aveva trascorso gli ultimi giorni di agosto - come da ricostruzione dell'agenzia Ansa - nella tenuta di Marina a Valbonne in Provenza, dove l'ex presidente del Consiglio aveva in precedenza vissuto l'intero lockdown e la prima parte dell'estate, per trasferirsi poi a Villa Certosa in Sardegna e ancora a Villa San Martino ad Arcore. In Francia, Berlusconi non sarebbe mai uscito dal perimetro della proprietà e non sarebbe mai venuto a contatto con il Covid «transalpino», ultimamente a più ampia diffusione ma meno grave che quattro mesi fa. Il gruppo è rientrato a Milano da Valbonne il 30 agosto con un volo privato e il giorno successivo Berlusconi e Marta Fascina avrebbero accusato leggeri sintomi influenzali senza particolari preoccupazioni. Il tampone previsto per il 2 settembre ha dato esito positivo sia per l'ex presidente del Consiglio che per la fidanzata. Negativi invece gli esami per Marina, sorpresa dal Covid nell'ultimo check di fine settimana. Com'è prevedibile, tutti sono concentrati sulla polmonite bilaterale del patriarca che per età (compie gli 84 anni il 29 settembre) e per patologie pregresse (soprattutto quelle cardiovascolari) è stato ritenuto sin dal primo momento «un paziente a rischio». Nonostante ciò il professor Zangrillo ha dovuto mettere in campo tutta la sua autorevolezza per indurre Berlusconi a farsi ricoverare e a rinunciare al contributo nella campagna per le elezioni regionali. Chi lo ha sentito al telefono restituisce l'idea di un Cavaliere di cattivo umore, negativo, contrariato dall'inconveniente sanitario e comprensibilmente preoccupato per sé e per i suoi figli. Era convinto che le precauzioni fossero sufficienti, non immaginava che l'agosto del riposo si trasformasse nell'agosto del contagio. Soprattutto era concentrato sulla campagna elettorale, momento nel quale il Cavaliere si esalta, riesce a trovare in fondo alle tasche insospettabili energie, dà il meglio di sé nel contatto con la sua gente. Sapeva che quello in Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia sarebbe stato un tour mediato dai distanziamenti e dalle mascherine, ma era pronto a incendiarlo, a trasformarlo in una passerella. Dai tempi della nave Azzurra, degli sbarchi in elicottero (memorabile quello sulla battigia di Gallipoli nel 2001 per mettere alle corde Massimo D'Alema in casa sua) il Berlusconi descritto come animale televisivo, in realtà è sempre stato un fuoriclasse del consenso live. Una rockstar da tournèe. Tutto questo gli manca, confinato in una pur lussuosa stanza d'ospedale. Il suo ospedale, quello sognato da don Luigi Verzé e in parte finanziato da lui con corpose donazioni. Una stupenda astronave della sanità lombarda, con respiro mondiale, bistrattata da quasi mezzo secolo dalla sinistra (politica e giudiziaria), che nonostante tutti gli sforzi non è mai riuscita nel meschino intento di abbassarne gli standard d'eccellenza. Tornando a Berlusconi, dentro Forza Italia ci si chiede quanto, in percentuale di voto, il partito rischia di pagare il virus del presidente. Mentre lui è a letto nella suite del padiglione Diamante al San Raffaele si fa largo però un ultimo scenario: la malattia potrebbe perfino trasformarsi in un volano politicamente positivo. Il leone ferito fa sempre effetto e fra due settimane, nelle urne, potrebbero anche esserci sorprese. Nelle ultime ore si era sparsa una voce, quella dell'invio da parte di Vladimir Putin del misterioso eppure criticato vaccino russo al suo amico Berlusconi. Dall'entourage dell'ex premier la notizia viene smentita e bollata come «fake news». Una più, una meno.
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