2025-05-25
L’idrovolante italiano prende forma. E la Francia si mette di traverso
Wf-X waterfall (19-01 Holding)
La 19-01 Holding è al lavoro dal 2011 sull’ambizioso aereo antincendio Wf-X. Ma la startup transalpina Hynaero, insieme ad Airbus, punta ad arraffare i finanziamenti Ue lanciando (sulla carta) il Fregate-F100.Abbiamo il progetto di un velivolo anfibio made in Italy che la Francia sta per vanificare, arraffando finanziamenti a livello europeo. A marzo, su Aerospaceglobalnews è stato annunciato che Hynaero, startup con sede a Bordeaux, ha siglato una partnership strategica con Airbus Defense and Space per sviluppare il suo bombardiere d’acqua Fregate-F100, «sebbene non sia stata ancora specificata alcuna tempistica per un concetto che al momento è puramente digitale». Una realtà nata nel 2023 «è alla guida del programma europeo Fregate-F100», così si definisce dopo aver presentato anche in Italia «il bombardiere anfibio di nuova generazione» che «consente il recupero della sovranità europea e francese sulla capacità aerea di lotta contro gli incendi boschivi». Il progetto, super ambizioso, è di far volare la nuova flotta «alla fine del 2031», ha annunciato su Ageei David Pincet, cofondatore e ceo di Hynaero. In pochissimi anni pensano di riuscire a progettare e costruire velivoli che la stessa De Havilland, compagnia canadese produttrice dei Canadair, fatica a consegnare, malgrado gli impegni assunti con la Commissione europea. Ovvero 12 Dhc-515 Firefighter per i quali Ursula von der Leyen ha già stanziato 600 milioni di euro, mentre il resto del costo (ogni Canadair costa 60 milioni di euro) è a carico dei singoli Stati.Il governo Macron ha deciso di puntare su questa startup. Vuole che sia francese il Canadair europeo e così sono arrivati input ben chiari ad Airbus, la più grande azienda aeronautica e spaziale in Europa. La divisione del gruppo, responsabile dei prodotti e dei servizi per la difesa e l’aeronautica, deve appoggiare una realtà che lo scorso settembre, al congresso nazionale dei vigili del Fuoco della Francia, dichiarava di festeggiare «oggi il suo primo anniversario» con la lettera di interesse per il programma Fregate firmata dal prefetto Julien Marion, direttore della Protezione civile francese. Hynaero ha installato il suo stabilimento di assemblaggio presso l’aeroporto di Bordeaux Mérignac, conta di ricevere finanziamenti dalla Commissione europea e da Airbus (che avrebbe competenze e mezzi per progettare da solo velivoli anfibi), avrà ogni appoggio «come progettazione, costruzione di aerostrutture, processo di certificazione, sistema di missione e controlli di volo, oltre a supporto commerciale e marketing e anche sponsorizzazione con potenziali investitori», ha dichiarato Pincet. Il tutto avviene mentre l’Italia ha un progetto avanzato e già in gran parte finanziato privatamente. Si chiama Wf-X, è della 19-01 Holding, azienda innovativa del settore aerospaziale impegnata dal 2011 nello sviluppo di un moderno sistema integrato nel settore antincendio aereo e della risposta alle emergenze. Fondatore e ceo dell’azienda è Renato Sacchetti, che a Malpensa aveva progettato il primo simulatore al mondo di velivolo antincendio, dove si impara a guidare questi aerei, e che vanta al suo attivo assieme allo staff di progetto più di 200 programmi aeronautici combinati certificati. Wf-X è stato dichiarato «tecnicamente valido» da una diligence del ministero dell’Interno nel 2021, avrà il prototipo pronto nel 2028 e la certificazione nel 2031. Dalla fase concettuale si sta passando a quella industriale, segnando così un importante traguardo nel percorso di realizzazione di un nuovo standard per l’aviazione civile di emergenza.Sono già stati investiti parecchi milioni di euro, «il 75% del velivolo sarà fatto in Italia, il rimanente negli Stati Uniti», dichiara l’imprenditore. Tra i suoi partner ci sono il Centro italiano di ricerche aerospaziali (Cira), Lutech (gruppo che fornisce tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione), Persico (progettazione e produzione di innovativi sistemi di produzione automatizzati per la lavorazione avanzata dei materiali), il gruppo Sigit, Laer (leader nel settore aerospaziale), Magroup Magnaghi aerospace (specializzato nella progettazione, certificazione e produzione di sistemi di atterraggio, aerostrutture, attrezzature), Novotech (fabbricazione di componenti per il settore aeronautico e aerospaziale), Italdesign e Politecnico di Torino. L’aspetto interessante del progetto italiano è che non sarà solo un anti incendio: in quanto sistema integrato si presta a diversi utilizzi. Quindi è riconvertibile in pattugliamento marino, mezzo per l’evacuazione (atterra in acqua e può scaricare un gommone di salvataggio, trasporto passeggeri (fino a un massimo di 42) quando non ci sono aeroporti (basta un pontile) e molto altro. Inoltre può volare di notte, a differenza del Canadair di cui però avrà lo stesso costo.«Potrebbero essere le “Frecce Tricolori” dell’antincendio per supportare i Paesi in difficoltà», spiega Sacchetti. «Il mercato comunque è enorme, non si limita solo al contrasto degli incendi boschivi. E i dati, prodotti attraverso gli algoritmi predittivi di Ia, hanno un importante impatto sulla definizione delle strategie per limitare i danni degli incendi e mettere sotto controllo i focolai in tempi rapidi. Dati che possono essere venduti ai vari Stati e al mercato assicurativo».Non ultimo, può avere molte applicazioni militari e di difesa, non solo nei Paesi del Mediterraneo, ma anche nelle zone calde del Pacifico dove la Cina ha già sviluppato il suo aereo anfibio. Anche per questo la Francia vuole essere in prima linea, danneggiandoci.
Francesca Albanese (Ansa)