2020-12-30
Il potere di essere Zlatan Ibrahimovic
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Zlatan Ibrahimovic (Ansa)
Ufficiale la presenza dello svedese al Festival di Sanremo per tutte e cinque le serate, dal 2 al 6 marzo, settimana durante la quale il Milan affronterà Udinese e Verona. Amadeus assicura: «Non salterà nemmeno una partita». Nota della società rossonera: «Rispetterà tutti gli impegni del club».Essere Zlatan Ibrahimovic è anche questo. Anzi, è soprattutto questo: potersi permettere, all'età di 39 anni, di essere ancora decisivo in Serie A, comunque tra i top campionati al mondo, pretendere e ottenere un ingaggio da top player con 7 milioni di euro netti all'anno, partecipare come ospite fisso a Sanremo per tutte e cinque le serate del Festival della canzone italiana, in una settimana in cui il calendario di Serie A è fitto con un turno infrasettimanale in mezzo. Lo ha annunciato ieri Amadeus durante la conferenza stampa di presentazione della trasmissione di fine anno di Rai 1, L'anno che verrà. Da martedì 2 a sabato 6 marzo il campione svedese affiancherà il conduttore sul palco dell'Ariston. Tutto con il benestare del Milan, e per ora, dei tifosi. Già, perché se da una parte la società rossonera ha in qualche modo manifestato il suo via libera attraverso una nota ufficiale - «In merito all'annunciata presenza di Zlatan Ibrahimovic al Festival di Sanremo, Ac Milan comunica che era già stato informato dal giocatore della partecipazione, frutto di un accordo contestuale alla firma del nuovo contratto con Ac Milan e conferma che Ibrahimovic rispetterà tutti gli impegni richiesti dal club, come ha sempre fatto dimostrando assoluta professionalità» - dall'altra, i tifosi si dividono in chi è preoccupato da un eventuale calo di rendimento del giocatore e di conseguenza della squadra, in un periodo che sarà decisivo per le sorti del campionato e in una stagione in cui il Milan è tornato - soprattutto grazie ai gol di Ibra e ai benefici ottenuti da tutta la squadra - ad altissimi livelli e si sta giocando le proprie carte non solo in ottica di un ritorno in Champions League, competizione dalla quale manca dal 2014, ma anche in chiave scudetto, che dalle parti di via Aldo Rossi attendono dal 2011; e chi invece conta nella professionalità del giocatore. Nella settimana del Festival, il Milan giocherà a San Siro mercoledì sera contro l'Udinese e domenica pomeriggio alle 15 - il giorno dopo la finale di Sanremo - a Verona contro l'Hellas. Come sempre, la bilancia del giudizio dei tifosi, muoverà i suoi piatti in base ai risultati che i rossoneri avranno in quelle due partite e al rendimento di Zlatan in campo.I dubbi su come Ibra possa conciliare gli impegni sportivi con quelli televisivi nascono per due motivi: non solo per le partite che il Milan dovrà giocare in quella settimana, ma anche per gli allenamenti, con la Milano-Sanremo che da classica del ciclismo si trasformerà per una settimana nel viaggio che il calciatore dovrà compiere due volte al giorno per cinque giorni, e la gestione della stanchezza, perché è pur vero che non va a scalare l'Everest, ma la settimana di Sanremo, e quelle che la precedono con le prove e tutto il resto, sono probanti per chiunque. Chi conosce Ibra, però, sa che è un professionista impeccabile che cura nel minimo dettaglio e in maniera maniacale ogni aspetto del suo corpo, per rendere al meglio in campo. Si vocifera già che Zlatan si sposterà in elicottero privato, in maniera tale da raggiungere l'Ariston in tempi relativamente brevi, e sarebbero anche da escludere le indiscrezioni secondo le quali ad alcune serate ci si affidi alla tecnologia e quindi alla presenza non fisica ma virtuale attraverso un collegamento da casa.C'è poi l'aspetto televisivo. Dal punto di vista della visibilità quello messo a segno dalla Rai è un gran colpo. Ibrahimovic al Festival significa tanta roba, a livello di ascolti, di investimenti pubblicitari e di risonanza mediatica. La domanda su quanto possa costare a Viale Mazzini l'ingaggio dello svedese per 5 serate in tv sorge spontanea e chissà se prima o dopo il Festival troverà una risposta. Inoltre, è già bagarre per gli orari delle partite di mercoledì 3 marzo, con le pay tv che hanno per il momento ribadito un secco no all'ipotesi di anticipare le partite delle 20:45, tra cui Milan-Udinese, alle 19.Esperimento, quello della presenza di un calciatore o di uno sportivo sul palco dell'Ariston - che la Rai ha già provato in passato. L'anno scorso Cristiano Ronaldo ha assistito in platea a una serata del Festival, salendo sul palco dove oltre ad Amadeus c'era anche la sua compagna Georgina Rodriguez. Nel 2010 toccò ad Antonio Cassano: il barese si presentò sul palco con una rosa rossa per la conduttrice Antonella Clerici e annunciò il matrimonio con la pallanuotista Carolina Marcialis. Nella stessa edizione si ricorda anche la presenza di Marcello Lippi, ct campione del mondo con l'Italia nel 2006, affiancando Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici nell'esibizione della canzone Italia amore mio. Nel 2013 al Festival diretto e condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto partecipò Roberto Baggio. Due anni dopo fu la volta di Antonio Conte, allora ct della Nazionale azzurra, e nel 2017 Francesco Totti si mise a palleggiare sul palco prima di calciare in platea il pallone. E che dire dell'edizione del 2005, quando tra gli ospiti di Paolo Bonolis ci fu Mike Tyson e nella giuria degli esperti c'era l'ex calciatore di Vicenza e Napoli, Ezio Vendrame, diventato poeta e scrittore una volta appesi gli scarpini al chiodo.
(Totaleu)
«Tante persone sono scontente». Lo ha dichiarato l'eurodeputato della Lega in un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.