
Il Biscione sembra non favorire nuove ambizioni. O forse sono i conduttori a essere pigri e ad aver paura di osare. Paolo Bonolis geniale e incostante, Piero Chiambretti un talento incompiuto. Mancano nuove leve promettenti.Proseguiamo la rassegna dei conduttori televisivi: dopo quelli della Rai, oggi diamo spazio a Mediaset. C'è un aspetto singolare che mi ha colpito: a mio (opinabilissimo) giudizio, infatti, molti di loro mi sembrano ancora in evoluzione professionale, comunque mostrano qualità che permetterebbero ulteriori, e più importanti, successi. Mi riferisco a Bonolis, il più dotato, e a Chiambretti, a Greggio e Mammucari, a Porro e a Scotti. Solo Costanzo ha raccolto, e continua a raccogliere, a ottant'anni, tutto e di più. Cosa c'è, alla radice? Sono pigri e prudenti, non vogliono osare? Oppure Mediaset non favorisce nuove ambizioni? Altro aspetto: mancano i giovani promettenti, i conduttori di successo sono ultracinquantenni, anche sessantenni. Ma eccoli, uno per uno.Paolo Bonolis (Roma, 14 giugno 1961). Tiene botta, in termini d'ascolto, nel brillante programma preserale, Avanti un altro, che ha estrosamente reinventato, andando al di là dei confini del quiz, facendolo diventare un appuntamento popolare di intrattenimento. Meno importanti i risultati del prime time. Music e Chi ha incastrato Peter Pan non hanno ottenuto gli ascolti sperati. Auspicabile il ritorno di Il senso della vita - élite culturale - su Italia 1, ma il progetto sembra ancora una volta naufragato. Quando lavoravo con lui lo sollecitavo fraternamente a tentare nuove strade. Ma non sopportava, forse giustamente, i consigli non richiesti. E litigammo pure. Gli bastava raccogliere la facile (per lui) eredità di due riferimenti preziosi: Totò e Alberto Sordi. Nella prossima stagione Paolo torna con Ciao Darwin, Avanti un altro e Scherzi a parte. GENIALITÀ COSTANTEFilippo Bisciglia (Roma, 24 giugno 1977) Figlio del Grande Fratello dove partecipò nel 2006 classificandosi secondo, entra nelle grazie di Maria De Filippi che nel 2014 gli affida la conduzione di Temptation Island, programma estivo diventato cult. Ha partecipato come concorrente a Tale e quale Show. PICCOLO FRATELLOGiuseppe Brindisi (Modugno, 7 giugno 1962). Ha condotto tutti i tg delle reti Mediaset. Dall'aprile 2018 è alla giuda di Stasera Italia, un programma di approfondimento che ha preso il posto di Dalla vostra parte. GREGARIO ECLETTICOPiero Chiambretti (Aosta, 30 maggio 1956). Dopo una lunga gavetta gli viene affidata una rubrica all'interno del programma di Rai 3 Va' Pensiero, per poi passare alla conduzione di Il Portalettere e Il Laureato. Nel 1997 conduce il festival di Sanremo con Mike Bongiorno e Valeria Marini. Prima di lasciare la Rai brilla in Chiambretti c'è e passa a La7 dove inventa il programma cult Markette. Dal 2008 è a Mediaset: presenta i programmi Chiambretti night e in questa stagione Matrix Chiambretti. Potrebbe e credo vorrebbe fare di più, ma non gli è concesso. Per la prossima stagione La Repubblica delle Donne in prime time su Rete 4. TALENTO INCOMPIUTOMaurizio Costanzo (Roma, 28 agosto 1938). Padre del talk show televisivo, instancabile, benché ottuagenario. Ha riportato in onda, con successo di ascolti, il Maurizio Costanzo Show su Canale 5 e L'Intervista che ha accontentato pubblico e critica. Conduce anche su Rai 1 S'è fatta notte, dopo Fabio Fazio. Si capisce sempre meno ciò che dice - problemi di dizione - ma il pubblico gli è fedele e affezionato come si fa assistendo a una MESSA CANTATA. Al secolo Salvatore Ficarra (Palermo, 27 maggio 1971) e Valentino Picone (Palermo, 23 marzo 1971) conducono Striscia la notizia nella seconda parte della stagione. Devono il successo a Zelig Circus, si dividono tra tv e cinema: per il loro ultimo film, L'Ora legale, un buon successo al botteghino. Disinvolti e affiatati, danno SICUREZZA.Ezio Greggio (Cossato, 7 aprile 1954). È da poco passato nella ricca scuderia di Lucio Presta. Si parlava di un one man show che però non ha ancora visto la luce. Irresistibile, sempre, a Striscia la notizia. Un'opinione (o intuizione?) strettamente personale: ha qualità artistiche che gli consentirebbero di interpretare egregiamente ruoli drammatici. Ma nel mondo dello spettacolo è soffocante il proverbio «Chi lascia la strada vecchia per la nuova...» con quel che segue. PRUDENTE!Enzo Iacchetti (Castelleone, 31 agosto 1952). È il volto storico, insieme con Ezio Greggio, di Striscia la notizia, che conduce dal 1994. Domanda: chi dei due è la vera spalla? Oltre alla (poca) tv si dedica al teatro, la sua passione non tanto segreta. Garbato, attento, umorismo morbido. TRADIZIONALISTATeo Mammuccari (Roma, 12 agosto 1964). Inizia la sua carriera come animatore di villaggio, arriva a Scherzi a parte nel 1994 e nel 1999 a Le Iene. Il successo esplode con il programma di scherzi telefonici Libero. Nel 2002 nasce il sodalizio artistico con Antonio Ricci per il quale conduce Veline e Cultura moderna. Dal 2013 è tornato a Le Iene come conduttore con Ilary Blasi. Con ironia, riesce a catturare una fetta del pubblico giovane. Ah, se osasse di più... Invece gli anni passano. RIPETITIVOFederico Novella (Ronciglione, 24 agosto 1981). È stato giornalista di Studio aperto e Tgcom 24, nel 2013 conduce con Federica Panicucci Mattino5 fino al 2016 quando viene promosso alla conduzione dell'access prime time di Rete 4 Dalla vostra parte. Nella scorsa stagione ha condotto l'edizione serale del Tg4. GRIGIO MA VALIDOGianluigi Nuzzi (Milano, 3 giugno 1969). Pochi sanno che ha iniziato a 14 anni scrivendo su Topolino: giornalista affermato, al centro spesso di vicende giudiziarie per le sue scomode inchieste. Nel 2013 Mediaset gli affida la conduzione di Quarto Grado al posto di Salvo Sottile. Non solo per le inchieste sul Vaticano... Dna, doc, da INCHIESTISTAPierluigi Pardo (Roma, 4 marzo 1974). Telecronista sportivo prima in Sky poi in Mediaset, che ormai è diventata la sua casa. Dal 2013 conduce il lunedì in seconda serata Tiki Taka, con un discreto successo nonostante la concorrenza. Per i mondiali di Russia gli è stato affidato Tiki Taka Russia con Andrea Pucci e Ria Antōniou ed è anche telecronista delle partite, affiancato da Aldo Serena. Per la prossima stagione, al comando della nuova edizione di Pressing (il programma che fu illuminato da Raimondo Vianello): andrà in onda in seconda serata la domenica, scontrandosi con Fazio. Porta in scena tutto ciò che dovrebbe fare a pugni con l'identità del buon presentatore: spettinato, scomposto, disordinato, irruente.. Però è «vero», quindi è un atipico che piace. SCAPIGLIATONicola Porro (Roma, 27 settembre 1969). Non esaltante, ma solo in termini di ascolto, l'esperienza in Rai con Virus - Il Contagio delle Idee . Nel 2016 è passato a Mediaset dove ha preso il timone di Matrix. Per la prossima stagione confermata la sua presenza al programma di seconda serata di Canale 5, ma anche un prime time di approfondimento giornalistico su Rete 4. Gli farebbe bene un po' di estro disordinato. Per ora è un ineccepibile, a tratti noioso, PRIMO DELLA CLASSEEdoardo Raspelli (Milano, 19 giugno 1949). Giornalista esperto di enogastronomia, dal 1998 conduce Melaverde. Fui io nel remoto 1975 a cambiargli la vita (è anche ingrassato di cinquanta chili!) e a inventargli la carriera, poi diventata strepitosa, di critico - implacabile - di tutto ciò che avviene intorno alle cucine di alberghi e ristoranti. Curioso, informato, severo: è diventato leader - gran divulgatore! - nel settore, e questo (forse) non lo prevedevo neanch'io. Di recente, ha suscitato scalpore la sua rivelazione di essere stato violentato quando era adolescente. Una ulteriore prova di sincerità! PANE AL PANE, VINO...Paolo Ruffini (Livorno, 26 novembre 1978). Nasce su Mtv come conduttore, ma deve il successo televisivo e cinematografico a Colorado, programma comico di Italia 1 che conduce, a fasi alterne, dal 2011. Attore, regista, scrittore... favorevole al poliamore: la fidanzata Diana Del Bufalo scappò alle Maldive con un chirurgo plastico che la soddisfaceva di più sessualmente (ma poi ritornò); la moglie scappò con un suo ex collaboratore. Tutti contenti. Apprezzabile l'impegno in attività e programmi di solidarietà. LIBERTINO CON L'ANIMANicola Savino (Lucca, 14 novembre 1967). Cresciuto in Mediaset si era trasferito in Rai alla conduzione di L'Isola dei famosi e di Quelli che il Calcio. Nella stagione appena terminata è tornato in Mediaset dove ha condotto Le Iene e 90 Special. Per i mondiali di calcio, Mediaset gli ha affidato Balalaika, un programma che ha floppato nonostante il budget e il cast. Doveva essere un post partita, ma c'era solo un accenno di calcio. Cambiato in corsa, visti i bassi ascolti, non ha ottenuto l'effetto auditel sperato: il calcio è una cosa seria! INADEGUATOGerry Scotti (Miradolo Terme, 7 agosto 1956) è il volto storico di Mediaset, in tv quasi tutto l'anno esclusi i mesi estivi. Giudice di Tu si que vales, conduttore di quiz nel preserale Caduta libera e The Wall che ha portato nella prima serata della domenica contro Fazio, ottenendo una media del 10%. È la firma più importante, storicamente, della rete: per continuità, disponibilità e fedeltà ai colori di casa. Al di là della qualità: per questo aspetto non mancherebbero i competitori. INDISCUSSA BANDIERAFrancesco Vecchi (Milano, 7 luglio 1982). Dal 2016 conduce con Federica Panicucci Mattino5. Nel febbraio scorso oggetto di alcuni insulti da parte della collega: fuori onda trasmessi puntualmente da Striscia. Aveva «sforato» e la Panicucci lo ha minacciato, neanche velatamente, dicendogli: «Quando a settembre sarai a casa tua, forse ti dispiacerà un po' di più, vedrai...». Tuttavia si dice che a settembre potrebbe essere confermato: non si sa quale sarebbe il commento di Federica. Una bolla di sapone? MOLTO RUMORE PER NULLAHa collaborato Donato Moscati
Jannik Sinner (Ansa)
Il campione italiano si impone a Torino sullo spagnolo in due set: «È stato più bello dello scorso anno». E guadagna cinque milioni.
«Olé olé olé Sinner Sinner». Sarà pure «un carrarmato», un caterpillar, come l’ha definito Massimo Cacciari, ma dopo le Finals che assegnano il titolo di Maestro della stagione, forse non vanno trascurate le doti tattiche e la forza mentale che lo ha fatto reagire nella difficoltà come quelle che ieri hanno consentito a Jannik Sinner di spuntarla al termine di un match combattuto e a tratti spettacolare su Carlos Alcaraz, protagonista di un tennis «di sinistra», sempre secondo l’esegesi del tenebroso filosofo. Il risultato finale è 7-6 7-5. «Senza il team non siamo niente. È stata una partita durissima», ha commentato a caldo il nostro campione. «Per me vuol dire tanto finire così questa stagione. Vincere davanti al pubblico italiano è qualcosa di incredibile».
Giuseppe Caschetto (Ansa)
Giuseppe Caschetto è il sommo agente delle star (radical) nonché regista invisibile della tv, capace di colonizzare un format con «pacchetti» di celebrità. Fazio e Gruber sono suoi clienti. Ha dato uno smacco al rivale Presta soffiandogli De Martino. «Guadagno fino al 15% sui compensi».
Dal 2000 le quotazioni fondiarie valgono oltre il 20% in meno, depurate dall’inflazione. Pac più magra, Green deal e frontiere aperte hanno fatto sparire 1,2 milioni di aziende.
«Compra la terra, non si svaluta mai», dicevano i nonni. E non solo. A livello nominale in effetti è vero: i prezzi dei terreni salgono. Se però guardiamo le quotazioni togliendo l’inflazione si nota che dal 2000 i valori sono crollati di oltre il 20%.
Bill Emmott (Ansa)
Giannini su «Rep» favoleggia di un mondo parallelo di complotti neri, mentre sulla «Stampa» Emmott minimizza il video manipolato di The Donald. Quando giova ai loro obiettivi, indulgono su bavagli e odio.
S’avanza la Cosa Nera. Un orrore primordiale simile all’It evocato da Stephen King, entità oscura che stringe la città di Derry nelle sue maligne grinfie. Allo stesso modo agiscono le «tenebre della destra mondiale» descritte ieri su Repubblica da Massimo Giannini, che si è preso una vacanza dal giornalismo per dedicarsi alla narrativa horror. E ci è riuscito molto bene, sceneggiando una nuova serie televisiva: dopo Stranger Things ecco Populist Things. Una narrazione ambientata in un mondo parallelo e totalmente immaginario in cui «populisti e estremisti deridono le istituzioni democratiche, avvelenano i nostri dibattiti, traggono profitto dalla paura». Un universo alternativo e contorto in cui «gli autocrati possono spacciare le loro verità alternative a community scientemente addestrate a un analfabetismo funzionale coerente con lo spirito del tempo».





