
Per ridurre i sinistri in Bassa Sassonia le autorità si sono rivolte a un'esperta di omini verdi. Così Melanie Rüter è stata pagata per «calmare delle presenze sofferenti, disturbate dall'autostrada». E anche in Italia il Corpo forestale si informa su gnomi e fate.In Germania sono ricorsi a un «avvocato» degli elfi per ridurre gli incidenti automobilistici. Non è una barzelletta d'agosto, il rituale ha avuto luogo nel Land della Bassa Sassonia su un tratto dell'autostrada A2 intorno ad Hannover, particolarmente funestato da sinistri. L'autorità statale per la costruzione di strade e che vigila sul traffico, ha concesso alla signora Melanie Rüter di compiere un sopralluogo e di affrontare il problema alla sua maniera. magiche consulenzeFrau Rüter, 49 anni, è un'esperta di omini verdi con le orecchie a punta, creature intermedie tra il divino e l'umano secondo la mitologia nordica. Sul sito Melanie-geistiges-heilen.de si mette a disposizione per affrontare tematiche legate agli elfi, che sarebbero «magicamente potenti, di solito invisibili, al fianco delle comunità umane». Con orari d'ufficio, esclusi i fine settimana e i giorni festivi, tariffe da 60 euro l'ora (extra conteggiati a parte), la signora garantisce di poter risolvere contrasti con la natura che affliggono gli umani. Anche quando circolano su carreggiate a più corsie, visto che lei stessa ha messo le sue competenze a disposizione delle autorità autostradali tedesche. Per Melanie se avvenivano incidenti è perché in quei punti trafficati delle creature infelici «si lamentavano della perdita del loro habitat». Non si sa come, ma dal funzionario capo Friedhelm Fischer è riuscita a ottenere l'incarico di calmare gli elfi. A giugno è stata accompagnata sui cinque punti nevralgici tra le città di Lehrte e Braunschweig, assieme a lei c'era anche Marion Lindhof che, secondo il quotidiano Hannoversche Allgemeine Zeitung, sa comunicare con tutti gli animali, topi e tarli inclusi. Frau Rüter ha avvertito presenze doloranti, elfi non felici perché l'autostrada aveva strappato loro l'ambiente naturale e ha «sigillato spiritualmente» quelle profondità dolenti sotto l'asfalto. Funzionerà l'esperimento? Troppo presto per dirlo, ma intanto in Germania la notizia ha fatto il giro del Web e tra battute e ironie. Il ministero dei Trasporti della Bassa Sassonia invece ha preso le distanze dichiarando di non condividere l'iniziativa di Fischer. In Islanda, tre anni fa, un team di avvocati si era unito a un gruppo di ecologisti per chiedere alle autorità di abbandonare il progetto di costruzione di un'autostrada, in quanto sul terreno interessato sarebbe vissuta una comunità di elfi. La superstrada tra la penisola di Alftanes e Gardabaer, sobborgo di Reykjavik, alla fine non fu realizzata per non disturbare i folletti. Dopo la Germania, dobbiamo aspettarci anche da noi un intervento pro elfi per risolvere il problema della pericolosità delle autostrade italiane? «La strada causa ancora più di nove morti e quasi 700 feriti al giorno, di cui 46 gravi, con costi proibitivi per il sistema sanitario e sociale», aveva dichiarato poche settimane fa Giordano Biserno, presidente dell'Associazione sostenitori amici polizia stradale (Asaps), commentando i dati di Aci e Istat sull'andamento dell'incidentalità stradale nel 2017: 3.378 morti (+2,9% rispetto al 2016). Secondo l'osservatorio Asaps, l'aumento delle vittime sulle autostrade e sulle strade extraurbane è dovuto alla quasi totale scomparsa dei controlli su molte statali e provinciali e alle gravi carenze nella segnaletica stradale, nell'illuminazione e nei sistemi di contenimento ai lati della strada. Nessuno ha pensato ad effetti collegati agli elfi, disturbati dalla colata di asfalto sulle loro fantomatiche abitazioni. Eppure nel 2015 l'Adnkronos aveva scovato un fascicolo, custodito dagli uomini del Corpo forestale dello Stato e aperto quasi 18 anni fa, che reca la dicitura Gnomi e fate dei boschi. Una cartellina verde del ministero delle Politiche agricole e forestali che contiene informazioni, segnalazioni, materiale fotografico su avvistamenti nell'Appennino tosco romagnolo. folletti sull'appenninoTra le dichiarazioni raccolte, quella «del signor Pierluigi Ricci il quale, all'interno del Parco dell'Armina, mentre si apprestava a bere alla fonte, avvistava un essere alto circa 25 centimetri». Non sono così bassi gli elfi dell'omonima comunità, che dagli anni Ottanta si sono insediati nei boschi di Sambuca Pistoiese. Circa 300 abitanti, che vivono di agricoltura, piccolo allevamento. Giovani provenienti da varie parti d'Italia ma anche dall'estero «uniti dalla ricerca di luoghi non contaminati da insediamenti industriali, immersi nel verde e distanti da grandi agglomerati urbani», ricordava nel febbraio 2016 l'allora viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, rispondendo all'interrogazione del deputato, oggi senatore di Fratelli d'Italia, Achille Totaro, che voleva vederci chiaro in quella comunità di elfi.harry potter nostraniAlla Nazione, una delle ragazze che abita a stretto contatto con la natura dall'età di 18 anni, raccontò di essersi sentita fin dal primo momento «davvero un folletto dei boschi». Folletti di bell'aspetto, come quelli descritti da John Ronald Reuel Tolkien nel libro Il Signore degli Anelli, o esseri deformi, capricciosi, come i malvagi elfi neri che tentano di sedurre e rapire donne e bambini, di affliggere con malattie gli esseri umani e il bestiame? Nel 2007 un'indagine condotta da un'università islandese aveva dimostrato che il 62 per cento delle persone crede all'esistenza di questi folletti. In Italia, per i bimbi c'è un'Accademia degli elfi a Riva del Garda. Per accedere e diventare «folletto qualificato» bisogna avere meno di 12 anni, esperienza nel campo dei giocattoli e amore per gli animali, in particolare quelli nordici. Ma, come si dice, questa è un'altra storia.
Ernesto Lupo, presidente emerito della Cassazione (Ansa)
Ernesto Lupo, presidente emerito della Cassazione, disprezza i futuri elettori del referendum.
Alberto Stefani, eletto presidente del Veneto (Ansa)
Trionfo scontato del Carroccio, grazie anche all’eredità di Zaia. Il neo presidente: «Lo vorrei in squadra per i prossimi 30 anni». Szumski, radiato per i suoi dubbi su vaccini e pass, prende oltre il 5%: «Un’impresa».
Il Veneto resta al centrodestra. Risultato scontato, meno scontato superare di gran lunga il 60% come fatto dal nuovo presidente leghista Alberto Stefani, il governatore più giovane d’Italia con i suoi 33 anni. Centrosinistra più che doppiato a confermare l’assoluta irrilevanza sul territorio di Pd e alleati.
Donald Trump (Ansa)
Nessuna seria analisi militare contempla il trionfo di Kiev. Al massimo c’è spazio per poche migliorie suggerite dall’Ue.
Il piano di pace per l’Ucraina messo a punto dai negoziatori americani con la controparte russa non mi piace. Ha ragione chi lo critica: l’accordo somiglia molto a una resa incondizionata di Kiev e a una vittoria totale o quasi di Putin. Un esercito ridotto, la rinuncia ai territori conquistati da Mosca, la mancata adesione alla Nato sancita nella Costituzione, le poche garanzie in caso di un nuovo attacco, l’amnistia per tutti i crimini di guerra, con impegno a non avanzare alcuna richiesta di risarcimento o a presentare denunce contro gli aggressori.
Ignazio La Russa (Imagoeconomica)
Il presidente del Senato attacca Garofani: «Considerazioni su governo e Meloni improvvide, fosse stato uno di destra l’avrebbero crocifisso. È segretario del Consiglio supremo di difesa: per me dovrebbe lasciare a qualcun altro, ma non chiedo le dimissioni».
Dopo una settimana dall’inizio del Garofani-gate, è la seconda carica dello Stato a rompere il silenzio. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo ieri mattina all’evento Italia Direzione Nord alla Triennale di Milano, non solo riapre il caso, che sembrava essersi sopito, ma lo fa in maniera dirompente. Dice, innanzitutto, che Francesco Garofani è non solo uno dei consiglieri più importanti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma soprattutto il segretario del Consiglio supremo di Difesa, un organismo che richiede massima riservatezza e piena neutralità di giudizio, «quello che si deve occupare della difesa nazionale».






