2020-02-05
I servizi segreti tedeschi rivelano: «Sulla Gregoretti uomini pericolosi»
Florian Gaertner/Photothek via Getty Images
Angela Merkel doveva prendersi 30 migranti, ma ne ha accolti solo dieci: 17 sono stati considerati non idonei, tre una minaccia. Questi ultimi ora sono scomparsi: uno è stato condannato per furto a Como ma rilasciato.Tra i 131 immigrati sbarcati dalla Gregoretti c'erano due senegalesi e un sudanese segnalati dai servizi segreti tedeschi come pericolosi per la sicurezza nazionale. Erano riusciti a passare tra le maglie dei controlli italiani, tanto che i magistrati, nell'atto di accusa contro Matteo Salvini, avevano scritto che «nessuno dei soggetti ascoltati dal procuratore della Repubblica di Catania, da quello di Siracusa e da questo Tribunale dei ministri ha riferito informazioni sulla possibile presenza, tra i soggetti soccorsi, di “persone pericolose" per la sicurezza e l'ordine pubblico nazionale».I tedeschi, invece, ci hanno messo poco. I fatti. Il 31 luglio 2019 i 131 migranti sbarcano dalla nave Gregoretti nel porto di Augusta dopo cinque giorni di attesa in mare, come stabilito da Salvini, che sottolineava proprio l'esistenza di ragioni legate alla sicurezza. La polizia di Ragusa al momento dell'identificazione fermò anche due ventenni, un senegalese e un gambiano, ritenuti gli scafisti. I due furono segnalati alla Procura per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli investigatori ci lavorarono per tutta la notte, anche per individuare i complici. O, almeno, era questa la comunicazione diffusa con una nota della polizia. La presenza degli scafisti, però, non è stata considerata dai magistrati una minaccia. E, probabilmente dopo un'indagine sommaria, neanche il resto degli immigrati a bordo è stato ritenuto a rischio. Ecco le valutazioni dei magistrati, contenute nell'atto di accusa contro Salvini: «Va osservato come lo sbarco di 131 cittadini stranieri non regolari non potesse costituire un problema cogente di ordine pubblico». Un passaggio che, se le scoperte degli agenti dell'intelligence tedesca dovessero trovare ulteriori conferme, potrebbe trasformarsi in un boomerang. Anche perché alla base dell'accusa c'è il movente: la decisione secondo i magistrati era stata presa da Salvini «per la volontà meramente politica», è scritto nel documento giudiziario, «di affrontare il problema della gestione dei flussi migratori invocando la ripartizione dei migranti a livello europeo».Ora, però, si scopre, grazie alle informazioni dei servizi segreti tedeschi, che a bordo c'erano degli immigrati pericolosi. La Germania, come ricostruito lunedì sera da Lodovica Bulian in un servizio andato in onda su Quarta Repubblica, la trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro, si era detta disposta ad accogliere 30 migranti della Gregoretti. Alla fine, però, ne ha presi soltanto dieci. Perché? Da mesi l'intelligence tedesca effettua in Italia e a Malta verifiche sugli immigranti sbarcati dalle navi delle Ong per accertare l'assenza di soggetti pericolosi tra quelli da accogliere nel Paese. La cronista di Quarta Repubblica ha scoperto che il governo tedesco, rispondendo all'interrogazione parlamentare di una deputata di Die Linke, partito della sinistra tedesca, ha svelato l'esito dei controlli in Italia. Centinaia di richiedenti asilo sono stati sentiti tra aprile e ottobre 2019 negli hotspot di Pozzallo e Messina da cinque agenti dell'intelligence in colloqui durati tra le tre e le quattro ore ciascuno. Ben 26 casi sono stati valutati dagli 007 tedeschi come «rischiosi per la sicurezza nazionale tedesca». Tra i richiedenti asilo esaminati c'erano anche gli immigrati che erano a bordo della Gregoretti. Tra il 26 e il 30 agosto, subito dopo l'arrivo in porto, gli agenti tedeschi hanno sentito 30 migranti. Tre di loro hanno presentato profili di rischio: sono un sudanese e due cittadini senegalesi. Insieme ai tre sono stati scartati altri 17 che, anche se non considerati pericolosi, ma che non rientravano negli standard previsti dalla Germania per l'accoglienza. Per questo, alla fine, Angela Merkel ne ha accolti solo dieci. Gli altri sono finiti in una lista nera e lasciati all'Italia. La questione si è ulteriormente complicata quando, il 3 ottobre, gli immigrati arrivati con la Gregoretti sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Crotone. «Alcuni sono scappati», confermano a Crotone, aggiungendo un particolare preoccupante: «Tra i fuggitivi c'erano anche i due senegalesi e il sudanese».Uno è stato individuato, ma solo per poco tempo. Era stato sentito dagli 007 due volte a Pozzallo. È un senegalese di 20 anni. A novembre anche l'Aisi, il servizio italiano d'intelligence che si occupa di minacce interne, ha segnalato la sua presenza in Italia. E le forze di polizia hanno inserito il suo nome nell'archivio centrale di Schengen, una banca dati che consente alle autorità dei Paesi che l'hanno adottata di scambiarsi informazioni. L'extracomunitario è considerato socialmente pericoloso. Le ultime tracce rilevano la sua presenza nel Nord Italia. Prima di Natale aveva tentato di entrare in Svizzera dal Piemonte. Ma è stato respinto. Poi si è spostato tra Torino, la stazione centrale di Milano e Como. Qui ha commesso un furto di superalcolici in un supermercato insieme a un altro immigrato della Costa d'Avorio. Il 17 gennaio è stato processato per direttissima e condannato a due mesi con pena sospesa e a 40 euro di ammenda. Poi è stato rimesso in libertà. Da allora non si hanno sue notizie. È un fantasma. Come degli altri due indicati dai tedeschi come pericolosi per la sicurezza nazionale.