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La nuova frontiera dello scontro di genere è la toponomastica. La campagna di «Vanity Fair»: «Mettiamo nomi femminili».
Il premier al Congresso nazionale della Cisl a Roma: «Dal confronto, anche duro, arrivano i risultati».
«Rispetto la dinamica del conflitto ma quando mette al centro i contenuti reali, e non quando la logica è antagonista e massimalista per principio. È una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alla democrazia, perchè non offre risultati. Quando invece si ha la capacità di confrontarsi, anche in maniera dura, sul merito delle cose come abbiamo fatto spesso, i risultati arrivano. E sono arrivati anche quando la distanza di partenza sembrava incolmabile».