
Convincono le proposte di grillini e Carroccio per cambiare alcune norme: dalle modifiche sulla prescrizione alle intercettazioni, da nuove carceri ai lavori di pubblica utilità, dall'aumento delle pene per la corruzione fino a class action e tutela per gli animaliPer un qualche straordinario intervento della Provvidenza - anche lei convinta che un governo M5s/Lega non ce lo toglie nessuno - nel nero precipizio dei programmi che i due partiti hanno ammannito agli elettori solleticandone pancia e portafoglio brilla la luce del programma giustizia dei grillini (26 pagine!); e - in parte minore - di quello dei leghisti (4 pagine) che si sono spesso limitati all'enunciazione di principi talvolta banali o faziosi (tipico quello sulla necessità di una nuova legge sulla legittima difesa il cui unico requisito concreto dovrebbe essere quello di eliminare l'«opinabilità» della magistratura e trasferire la titolarità delle indagini direttamene in capo alla Polizia), spesso rinunciando a proporre concrete misure di attuazione a detti principi. E tuttavia gli ostacoli più importanti per una efficiente giurisdizione sono stati correttamente individuati da entrambi e - spesso - sono state proposte soluzioni convincenti. Tratto delle questioni più rilevanti.PRESCRIZIONELa Lega ha ignorato il problema (evidentemente per via della interessata resistenza dei suoi compagni di coalizione). M5s però ne ha proposto la «sospensione al momento dell'inizio del processo». Tecnicamente si sarebbe dovuto dire «interruzione al momento dell'esercizio dell'azione penale», che si ha quando l'imputato viene rinviato a giudizio: in questo momento infatti lo Stato ha dimostrato di voler perseguire l'autore del reato (che sia l'imputato o no) e non c'è dunque ragione di impedirglielo con termini prescrittivi. Ciò che conta, comunque, è che questa via di fuga concessa a migliaia di criminali sia stata percepita nella sua drammatica realtà: oltre 100.000 processi finiti in fumo ogni anno. Se riusciranno a farcela potranno esser loro perdonate molte cose.INTERCETTAZIONIAnche qui la Lega è stata succuba dei suoi alleati e non ha affrontato la questione. M5s invece non solo ne ha riconosciuto l'importanza e la necessità di facilitarne e allargarne l'uso ma anche preso posizione (positiva) sull'uso dei trojan, i virus che trasformano il cellulare degli intercettati in una microspia e che permettono di identificare i movimenti di chi lo utilizza.LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀLa Lega si è limitata ad auspicare l'«implementazione del piano di attività lavorative all'interno del carcere»; un po' poco, in verità. M5s ha proposto un vero e proprio programma di condanna a lavori di pubblica utilità in sostituzione di pene brevi e di quelle alternative al carcere che sono - in concreto - un nulla di fatto. Assolutamente da condividere.NUOVE CARCERI Entrambi i partiti hanno proposto un forte incremento dell'edilizia carceraria. Il che, considerata la progressiva riduzione delle pene originariamente inflitte consentita dalle riforme dell'ordinamento penitenziario che si sono succedute (che di fatto le hanno ridotte a meno della metà), è davvero una buona cosa. Bisogna infatti capire che tutto l'apparato ideologico messo in campo dai riformatori (pena funzionale alla rieducazione del condannato con conseguenti permessi, liberazioni anticipate e compagnia bella) è un irritante schermo alla reale motivazione di queste riforme: i posti in carcere disponibili sono 40.000 circa; ne servono più o meno il doppio; non ci sono; quindi scarceriamo. Lo schermo è tanto più evidente quando se ne apprezzi l'incoerenza: nell'impossibilità di realizzare il principio rieducativo della pena la si abolisce; ma non lo si dice e si lascia che l'inefficiente e costosa macchina giudiziaria funzioni a vuoto. Un plauso a entrambi i partiti.SEPARARE TOGHE E POLITICAM5s ha colto il problema, la Lega lo ha ignorato e si è baloccata con le consuete interessate lotte avvocatesche (del tutto ininfluenti sull'inefficienza della giurisdizione quando non peggiorative) in materia di separazione delle carriere tra pm e giudici e di un Csm separato per ogni categoria. Questioni di cui i cittadini non si interessano affatto, soprattutto perché nemmeno le comprendono. M5s ha invece preso una netta posizione sulla necessità che il magistrato che decida di darsi alla politica abbandoni l'ordine giudiziario e mai più vi faccia ritorno; proposta ineccepibile, considerata la certa perdita di imparzialità di chi per anni ha fatto parte di un partito (l'incompatibilità lessicale tra imparziale, parte e partito è sufficiente a dimostrare la fondatezza dell'assunto). Il programma è completato dalla proposta di un sistema elettorale del Csm che preveda il sorteggio di un certo numero di candidati tra tutti quelli che dichiarino di essere disposti a farne parte; seguirà l'elezione dei 24 che componenti effettivi. Sistema auspicato da gran parte dei magistrati, stufi delle degenerazioni clientelari, quando non corruttive, delle correnti che da sempre gestiscono monopolisticamente il Csm. Che lo stesso sistema sia stato seguito, tra l'altro, dalla Venezia dei Dogi per circa 400 anni è garanzia della bontà della proposta.CORRUZIONESu questo Lega e M5s sono giustamente severi: aumento delle pene, interdizione dai pubblici uffici a vita, introduzione dell'agente provocatore e dell'agente sotto copertura, Non si capisce perché la Lega auspichi l'abrogazione della legge Severino (non lo spiega se non con una parola: «inefficace»). Questa legge va potenziata, non abolita; e d'altra parte proprio la Lega auspica una gestione severa dei fenomeni corruttivi. M5s si occupa (e fa bene) anche della necessità di perseguire la corruzione tra privati e proteggere chi la denuncia.CARCERAZIONE PREVENTIVASe ne occupa solo la Lega. E fa bene.PROCEDURA CIVILEEntrambi i partiti hanno colto l'insensatezza di un codice che obbliga i cittadini ad aspettare più di un anno prima che il processo possa cominciare in concreto; e più di 6 mesi tra le fine dell'istruttoria dibattimentale e l'emissione della sentenza. Entrambi auspicano l'introduzione, per tutti i processi, del cosiddetto rito del lavoro che azzera tutte le memorie, i termini, le controdeduzioni avvocatesche (fonte di cospicue parcelle), obbligando così attore e convenuto a esporre per intero e fin dall'inizio le loro ragioni. Dopodiché discussione finale e sentenza. Nessuna persona dotata di buon senso potrebbe opporre alcunché. Bisognerà vedere se M5s e Lega potranno resistere alla lobby avvocatesca.CLASS ACTIONAnche qui M5s e Lega sono d'accordo. Lo strumento della class action permetterebbe una migliore tutela dei cittadini che sempre più sono vittima dei raggiri di grandi banche e società. Va potenziata e resa più semplice da attuare. M5s completa la proposta richiedendo l'introduzione dell'istituto del «danno punitivo», una sorta di mix tra danno (materiale e morale) effettivamente subito e sanzione pecuniaria che punisca la condotta gravemente illecita di chi lo ha cagionato.LEGITTIMA DIFESADella posizione inconcludente della Lega ho scritto all'inizio. M5s fa una proposta molto più articolata, incentrata sulla necessità di valutare approfonditamente l'elemento psicologico di colui che si difende: se era convinto che l'aggressore fosse armato e che vi fosse la rilevante probabilità di gravi violenze alla persona il reato deve essere escluso. Più che giusto. E infatti così avviene secondo la legge vigente. Mi pare più tema di rilevanza elettorale che giuridica.TUTELA DEGLI ANIMALITratto per ultimo questo problema, pregando i miei lettori di credere che i miei giudizi positivi non sono stati influenzati dalla profonda condivisione di questa proposta. Quando M5s afferma che «il bene da tutelare non sarà più “il sentimento umano" nei confronti degli animali, ma l'animale come essere senziente» dà prova di una civiltà culturale ed etica che (quasi) mi fa sottovalutare la dissennatezza del suo cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza. Continuerò a scrivere che si tratta di una vera e propria pazzia. Ma con maggiore simpatia di quella provata finora.
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