2023-02-05
Giuliana Parabiago: «Con Pitti Pets i nostri amici pelosi trovano il loro stile»
L’ideatrice dell’evento dedicato agli animali da compagnia: «L’eleganza è universale e vale anche per cani e gatti».Se la padroncina è elegante, perché non può esserlo anche l’amico a quattro zampe? Se la casa è arredata con stile, perché non dovrebbero avere una cuccia degna di tanta cura anche il cane o il gatto? Al Pitti se lo sono chiesto e la risposta è stata Pitti Pets, fiera nella fiera che ha riscosso un successo travolgente diventando la notizia dell’ultimo Pitti Uomo. «La riflessione, al di là della mia passione per i cani», racconta alla Verità Giuliana Parabiago, ideatrice dell’evento, «parte dalle persone che, amando un cane o un animale e dedicandogli attenzione, hanno iniziato a sviluppare una serie di cure ma anche a occuparsi dell’estetica».In effetti, vediamo cani che sfoggiano abitini e collari haute couture.«Chi tiene al proprio stile non ha voglia di uscire con il proprio cane con addosso un brutto guinzaglio. E anche l’attenzione al dettaglio per la casa fa sì che non si voglia mettere una cuccia logora vicino a un divano che magari è costato non poco.Il cane fa parte della vita di tutti i giorni e quella cura e quell’estetica che gli si dedica lo si fa anche per l’animale». Come nasce l’idea di Pitti Pets?«Abbiamo pensato che i nostri buyer, che ovviamente hanno dei negozi di moda, potevano ospitare nei loro punti vendita anche un corner dedicato agli animali, quindi, questa idea di unire a Pitti Uomo anche Pitti Pets era coerente».Quando l’avete deciso?«Se ne è parlato al comitato tecnico di Pitti; i buyer presenti hanno detto sì trovando l’idea conforme al progetto della manifestazione fiorentina. Abbiamo così iniziato a esplorare il mercato. D’altronde, è noto che le spese per la cura degli animali sono in assoluta crescita, dagli Stati Uniti all’Italia. Un numero che ci confermava questa esigenza e questa prospettiva».I numeri della pet economy?«È un settore che non solo non conosce crisi, ma è in grado di registrare numeri da record. In Italia si stima la presenza di oltre 64,8 milioni di animali domestici, di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 18 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Secondo Nielsen, gli italiani spendono 949 milioni all’anno soltanto per prendersi cura dei propri animali d’affezione: oltre il 50% in più di quanto destinato ai bambini (633 milioni). Tra igiene, giochi e accessori, il giro d’affari complessivo ha superato i 75 milioni di euro».Come avete organizzato l’evento, il primo che si immagina ormai diventato di diritto un appuntamento fisso del Pitti?«Dopo qualche verifica, lo abbiamo fatto alla maniera del Pitti, con una visione non omologata, scegliendo cose molto particolari e curiose perche per Pitti da un lato c’è la parte funzionale e dall’altro una ispirazione in più, un aspetto quasi da intrattenimento, un po’ sfizioso e divertente».Quindici i marchi selezionati.«Sì, e c’è già una lunga fila d’attesa per entrare al Pitti di giugno. Prima di tutto abbiamo trovato una “casa” alla Polveriera all’interno della Fortezza da Basso che poteva contenere al massimo 15 spazi, “bruciati” in un attimo: non c’è stata difficoltà a riempirla». Collari gioiello, cappottini sartoriali, maglioncini in cachemere, scarpine antipioggia e ciotoline dal design sofisticato. Di tutto e di più...«Anche il burro di Karitè per i polpastrelli, shampoo naturali, abitini in materiali riciclati, una ciotola “antingozzo”, con un particolare disegno in modo che il cane non mangi troppo voracemente, il cibo Genuina, un modo di fare il fresco in sottovuoto. E poi la mostra dedicata ai cani “invisibili”, quelli in attesa di una sognata adozione, realizzata in collaborazione con Poldo Rescue e Mini Minor, che ha attrezzato un’auto per l’occasione». Non è mancato il pet food, altro settore dai numeri eclatanti.«Genuina Pet Food, azienda tutta italiana, ha proposto un modo nuovo di vivere l’alimentazione degli animali, con cibo realizzato con una filosofia produttiva sana e di qualità, pensando a tutta la filiera produttiva. Il business del mercato del cibo per animali ha toccato un fatturato da 2.419 milioni di euro, con un incremento pari al +7%, nel 2022, rispetto all’anno precedente. È uno dei tanti dati emersi dal rapporto annuale Assalco-Zoomark, l’ultimo dei quali rilasciato a maggio 2022, secondo cui l’alimentazione di gatti e cani continua a essere la componente più interessante del mercato italiano del pet food». Duepuntootto, Baurdelle, Emma Firenze, Frida Firenze, Genuina Pet Food, Lollipet, Manto, Mjodog, Omniagioia, Paikka, Paola Navone per 2.8 Duepuntootto, Pelo Foundation, Poldo Dog Couture, The Painter’s Wife, United Pets, le aziende che sono arrivate a Firenze. E al Pitti di giugno cosa prevedete?«Stiamo pensando di spostarci dalla Polveriera in una parte più ampia, troppo le richieste e lo spazio non le conterrebbe tutte. Il successo della prima edizione ci consente di guardare avanti con stimoli continui».
Jose Mourinho (Getty Images)