2023-09-26
L’Ema ammette: «Giovani morti di vaccino»
Finalmente aggiornato il registro per Pfizer e Moderna: «Alcuni hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali». Questo in fasce d’età che col Covid rischiano pochissimo. Che dirà ora Roberto Burioni?Per la prima volta, nei foglietti illustrativi dei vaccini Pfizer e Moderna si ammette che dopo la vaccinazione sono stati registrati casi di miocarditi gravi e fatali tra i giovani. Episodi sempre negati da medici e virostar, che continuano a raccomandare la vaccinazione anche a bambini e adolescenti. Sta passando sotto silenzio l’inserimento di un allarme nei foglietti illustrativi dei vaccini Covid a mRna, Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna. Sul registro Ue dei medicinali per uso umano della Commissione europea, da questo settembre per la prima volta, si ammette che dopo la vaccinazione nei giovani, oltre ad esserci il rischio di miocarditi e pericarditi «alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali». Non c’era mai stato questo paragrafo, nei precedenti aggiornamenti. Non compariva il 9 agosto, nemmeno il 18 luglio, tantomeno a marzo o a febbraio, solo per ricordare le pubblicazioni di quest’anno delle circa 400 pagine di allegato sulle caratteristiche del vaccino Pfizer, che vengono riviste a intervalli regolari. Al punto 4.4, dal primo settembre, si precisa come sempre che «dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani». Mentre nelle precedenti versioni si aggiungeva: «I dati disponibili suggeriscono che il decorso della miocardite e della pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale», adesso la segnalazione è di eventi ben più gravi. «Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali», riportano le informazioni dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), su questo «medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale». Anche per il vaccino di Moderna, l’inserimento è di pochi giorni fa, esattamente dal 15 settembre. «Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali», è la medesima formula utilizzata, in riferimento al rischio miocarditi e pericarditi post inoculo di Spikevax. Non c’era nella scheda prodotto del 21 agosto, nemmeno in quella del 30 maggio o del 19 dicembre 2022. Non c’era traccia nemmeno in precedenza. Le indicazioni della Commissione europea dovrebbero zittire per sempre Roberto Burioni. «Nessuna morte improvvisa può essere correlata al vaccino a mRna. Chi parla di morti improvvise a causa del vaccino mente, per seminare il panico (e non gli dovrebbe essere consentito farlo)», scriveva ad aprile. Il televirologo si lamentava: «Aggiungo che io, più che scriverlo su Twitter, dirlo in tv e prendermi gratuitamente tonnellate di insulti e minacce da parte dei no vax e dei giornalisti loro amici non posso fare. Ed evidentemente quello che faccio non basta». Mentre Burioni e tanti cardiologi negavano ostinatamente correlazioni preoccupanti, l’Ema doveva essere inondata di conferme che, anche se tardive, alla fine sono state rese pubbliche. Le vaccinazioni anti Covid comportano un aumento del rischio di soffrire di miocarditi e pericarditi, infiammazioni del muscolo cardiaco che possono provocare anche decessi. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), tra i maschi di età compresa tra 12 e 17 anni, circa 22-36 su 100.000 hanno manifestato miocardite entro 21 giorni dalla somministrazione di una seconda dose di vaccino. In assenza di una farmacovigilanza attiva, è soltanto una minima quota di quella reale. E si tratta di eventi avversi dall’impatto significativo, soprattutto in una popolazione giovane, sana, non a rischio di contrarre una malattia grave. Eppure, le segnalazioni che arrivano dal portale della salute pubblica della Commissione europea finiscono ignorate (probabilmente nemmeno lette) da quanti raccomandano il vaccino Covid anche a bimbi e adolescenti. Per la campagna autunno inverno, il board del Calendario per la vita, ovvero la Società italiana di igiene medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), la Società italiana di pediatria (Sip), la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimg), caldeggiano «richiami vaccinali annuali contro Covid-19», ai quali «tutta la popolazione deve poter liberamente accedere». Ripetono che i vaccini a mRna e proteici sono «sicuri ed efficaci nel minimizzare le conseguenze della malattia», ma nemmeno una riga è dedicata al rischio di eventi avversi, segnalati dall’agenzia regolatoria europea. La Sip ha una sezione Faq che definisce «una mappa aggiornata, dedicata soprattutto al personale operante nell’attività vaccinale Covid-19, per rispondere in modo esaustivo ai dubbi più frequenti delle famiglie». Ti aspetteresti il massimo rigore, dati puntuali e aggiornati, invece allega link di studi e ricerche fermi al 2021. Sostiene: «Vaccino Covid-19, Cdc conferma che per gli adolescenti il rischio miocarditi è rarissimo e i benefici sono superiori ai rischi». La conclusione, circa miocarditi e pericarditi è: «Nella maggior parte dei suddetti casi, i pazienti che hanno necessitato di cure mediche hanno risposto bene ai farmaci e al riposo e hanno avuto un rapido miglioramento della sintomatologia. In genere l’esordio clinico è avvenuto pochi giorni dopo la vaccinazione». Senza nemmeno indicare qualche evento avverso grave. Perché tanta leggerezza, quando è in gioco la salute di bambini e adolescenti? A quasi quattro anni dai primi casi di Covid, e terminata l’emergenza, non sarebbe ora di pretendere informazioni accurate circa benefici ma anche rischi di somministrare (perfino come richiamo), un farmaco di cui si conosce così poco?Lo scorso maggio, Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’Università di Firenze, rassicurava su Repubblica: «La miocardite post vaccino ha caratteristiche diverse rispetto alla miocardite “classica”: quella post vaccino è molto lieve». Non sempre è così, se l’Ema ha dovuto ammettere esiti gravi e letali. In Francia, a luglio, 72 persone sono state risarcite dall’Ente nazionale di indennizzo per infortuni medici (Oniam), per eventi avversi (miocardite e pericardite in particolare) che si sono verificati dopo una vaccinazione contro Covid-19.«Si continuano a diffondere false informazioni, che i bambini dovrebbero essere trattati con queste sostanze per prevenire infezioni e per poter partecipare alla vita sociale», protesta l’avvocato Renate Holzeisen, membro del direttivo di Children’s health defense Europe e presidente della Confederazione legale per i diritti dell’uomo. «E ora che intervengano anche Procure e Nas».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.