2025-08-01
«Eventi avversi? Solo vox populi». Gedi irride i danneggiati dal vaccino
L’inserto «Salute» torna a santificare il siero anti-Covid: «Rapporto positivo tra il beneficio e il rischio». La reazione dei comitati delle vittime: «Abbiamo certificati medici che dimostrano gli effetti collaterali».Non bastavano i ripetuti tentativi di svuotare d’importanza la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla pandemia, la stampa mainstream ancora veicola disinformazione. «Vaccino Covid: eppur, è sicuro. Nessun misterioso effetto collaterale. Controllate tutte le segnalazioni. Risulta positivo il rapporto tra beneficio e rischio», titolava ieri il mensile Salute del gruppo Gedi. La «Bibbia» di riferimento sarebbe l’ultimo rapporto Aifa, sebbene la stessa Agenzia italiana del farmaco dichiari di aver potuto contare solo sul 20% di segnalazioni da farmacovigilanza attiva. La sorveglianza post marketing è affidata al fai-da-te. Eppure, l’inserto che viaggia allegato a Stampa e Repubblica ha solide quanto offensive certezze: gli eventi avversi del vaccino Covid sono «vox populi. Ed è sbagliata». Affermazioni che fingono di ignorare centinaia di studi scientifici, le innumerevoli revisioni tecniche delle case farmaceutiche, il riconoscimento nei tribunali delle correlazioni tra vaccino e danno. Soprattutto, si irride chi ancora sta male e non ha ottenuto risposte, nemmeno dal ministro della Salute Orazio Schillaci che aveva promesso una commissione scientifica che studi e indaghi sulle reazioni avverse.Partiamo proprio da una danneggiata, nel raccogliere commenti giustamente sdegnati. «Dopo gli insulti del professor Roberto Burioni che ci ha dato dei malati mentali, come se il nostro dolore fosse immaginario, insistono a dire che “però il vaccino è sicuro”. Ma ci siamo noi, signori, e siamo tanti», si accalora Federica Angelini, fondatrice del comitato Ascoltami. «Solo nella nostra associazione siamo 4.000 danneggiati, la maggior parte ha un certificato medico che attesta che la sofferenza ha una causa chiamata vaccino. Siamo la prova che il rischio è stato superiore al beneficio, ma ammetterlo significherebbe riconoscere che la campagna vaccinale di massa è stata un sopruso».«Questo articolo è malinformato, diseducativo, anacronistico e smentito dai fatti», commenta Robbi Manghi, medico legale. «Le Commissioni medico ospedaliere (Cmo) riconoscono correlazioni tra infermità e vaccinazioni anti Covid 19 negli indennizzi secondo la legge 210/92 e pure nelle cause di servizio per il personale dei comparti difesa, sicurezza, soccorso pubblico. La classificazione del danno subìto è spesso alta», precisa, a conferma che gli eventi avversi post vaccinazione non sono affatto di poco conto. «L’informazione rilasciata da Salute è una vera e propria fake», protesta l’avvocato Mauro Sandri che assiste decine di danneggiati. «I medici di base disincentivano la segnalazione, la procedura informatica è estremamente difficoltosa da eseguire, però malgrado tali ostacoli sono pendenti molte richieste. Il dato volutamente non è comunicato da alcuna autorità sanitaria». Sull’approssimazione con cui è stata affrontata la questione sicurezza vaccino interviene Maurizio Federico, direttore del Centro nazionale per la salute globale dell’Istituto superiore della sanità (Iss). «Nello studio pubblicato lo scorso anno sugli eventi avversi (Ae), spontanei, segnalati al database di sicurezza globale di Moderna tra il 18 dicembre 2020 e il 17 dicembre 2022, risultava 1 Ae grave ogni 1.837 dosi. Quindi 54,5 eventi avversi gravi ogni 100.000 dosi, vale a dire 21,8 volte di più di ciò che riporta l’inserto di Gedi (2,5 per ogni 100.000 dosi), e considerando solo nella finestra di 21 giorni post-vaccinazione». «Questo tipo di narrazione non è solo intellettualmente disonesta: è pericolosa, perché contribuisce a mantenere una cortina di silenzio su dati ormai inconfutabili», osserva Antonio Porto, presidente del comitato Class action vaccino Covid 19, per la tutela dei cittadini che hanno assunto il vaccino Comirnaty.L’avvocato Antonella Rustico del Foro di Roma è sconcertata da quello che ha letto: «Sono affermazioni gravi, che non tengono conto dei fatti; non considerare effetti collaterali segnalati nel 2023 solo perché si tratta di conseguenze “già note” e inserite nei bugiardini significa ignorare l’insorgenza di reazioni avverse anche a notevole distanza di tempo rispetto alla vaccinazione».Per Alberto Donzelli, coordinatore della Commissione medico scientifica indipendente (Cmsi), «quanto ha scritto Salute sulla sicurezza dei vaccini Covid era purtroppo insostenibile già nel marzo del 2022, quando i Cdc hanno pubblicato su Lancet il primo report di sorveglianza attiva v-safe. La sorveglianza passiva, cui si affida Aifa, seguita dalla “negazione di correlazione” favorita dall’algoritmo Oms, porta a sottostime spaventose di reazioni ed effetti avversi».Giuseppe Barbaro, specialista in medicina interna e cardiologia ricorda che «i pazienti più giovani e senza specifiche comorbilità, confronto a una mortalità effettiva per Covid inferiore all’1%, con il vaccino possono avere un rischio fino al 20% di miocarditi e mortalità fino al 9% come riportato nei Pfizer Papers». Chiede Domenico Liberati segretario del comitato Difesa minori. «Che cosa stanno facendo le istituzioni sanitarie, gli enti regolatori per valutare l’incidenza epidemiologica di questa ondata di pericarditi e miocarditi nei nostri ragazzi?».
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.