2020-07-02
Francia via da missione Nato nel Mediterraneo
Decisione dopo le frizioni con la Turchia, con cui la flotta di Parigi ha sfiorato lo scontro. La situazione in Libia è sempre più caotica mentre si cerca di far riprendere (sotto egida Onu e soprattutto Usa) la produzione petrolifera, tema al centro dell'incontro di ieri a Parigi tra il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e l'omologo francese Jean-Yves Le Drian. È alta la tensione in seno alla Nato tra la Francia (schierata al fianco dell'uomo forte della Cirenaica, Khalifa Haftar, almeno fino alle sue ultime disperate mosse) e la Turchia (che, scendendo in campo al fianco del governo tripolino di Fayez Al Serraj, ha ribaltato la situazione in favore dell'esecutivo riconosciuto dalle Nazioni Unite). Il governo di Emmanuel Macron ha invitato gli alleati a ribadire «solennemente la loro adesione» sull'embargo alle armi alla Libia (che, dice Parigi, Ankara continua a violazione a ripetizione). Fino a quel momento la Francia ha deciso di sospendere «temporaneamente» la propria partecipazione all'operazione navale Sea Guardian della Nato nel mar Mediterraneo.Parigi ha deciso di ritirarsi dalla missione in seguito ai primi riscontri dell'indagine Nato su un incidente tra navi da guerra francesi e turche avvenuto il 10 giugno scorso. Secondo la versione di Parigi, una nave da guerra turca avrebbe ripetutamente diretto il suo radar verso una fregata francese. Ma, come spiega l'Agenzia Nova, dal momento che tali sistemi vengono generalmente utilizzati solo per fornire dati per gli obiettivi per l'uso di sistemi d'arma, la Francia considera quest'azione come «estremamente aggressiva». Il caso è stato sollevato durante la recente riunione dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles il 17 e 18 giugno, anche perché perché la fregata francese era parte dell'operazione Sea Guardian al momento dell'incidente. Ankara ha sempre respinto le accuse. L'agenzia di stampa turca Anadolu ha citato un alto ufficiale militare che le ha definite «completamente irrealistiche». Secondo la Turchia, infatti, la fregata stava viaggiando ad alta velocità nelle immediate vicinanze della nave turca, senza alcun contatto radio. Per motivi di sicurezza, la nave turca avrebbe utilizzato la telecamera integrata del radar per monitorare questa manovra, ma non è stata effettuata alcuna acquisizione del bersaglio.Soltanto martedì era andato in scena un altro scontro diplomatico tra Ankara e Parigi. In Libia «la Francia, che Macron guida, o meglio in questo momento non riesce a guidare, non fa che perseguire i propri interessi con una mentalità distruttiva» e «cerca di rafforzare la presenza della Russia» nonostante sia un membro della Nato. Così aveva reagito il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, replicando alle accuse precedenti da parte del presidente francese, secondo cui la Turchia avrebbe una «responsabilità storica e penale» per la sua condotta in Libia.