
Manifestazione per la pace a Milano (Ansa)
I progressisti parteggiano per Kiev non per senso di giustizia, ma perché temono lo scontro fatale col «cattivo» del Cremlino.
Ha cominciato l’Iran, con la tessera annonaria per gli acquisti alimentari, ma il rischio è che presto, a essere ridotti alla fame e alle vendite contingentate, siano molti altri Paesi del Medioriente, dell’Africa e dell’Asia, con le immaginabili conseguenze.