2020-03-25
Florence Nightingale angelo dei malati. Inventò le infermiere e trasformò la sanità
Florence Nightingale (Wikimedia Commons)
Donna coraggiosa che riuscì a imporsi su medici e militari Il 20 maggio 2020 ricorrerà il bicentenario della sua nascita.Moltissimi inglesi, si sa, hanno sentito da secoli una profonda fascinazione per l'Italia, e in particolare per la Toscana (ma non solo). Innumerevoli sono i grandi nomi anglosassoni che hanno soggiornato o vissuto nella terra di Dante, Leonardo e Machiavelli; molti libri, come per esempio A room with a view, Camera con vista, di Edward Morgan Forster, molti film, fra cui Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci, moltissimi articoli hanno tratto spunto da questa predilezione.Fra i personaggi che hanno avuto un legame particolare con l'Italia e che meritano di essere raccontati, vi è una donna dell'Ottocento, a cui il Times aveva dedicato parole suggestive: «Quando tutti gli ufficiali medici si erano ritirati per la notte… lei poteva essere vista in giro sola, con una piccola lampada in mano, mentre faceva la sua ronda solitaria». Non a caso, da allora costei era stata soprannominata «la Signora con la lampada», «the Lady with the lamp». Il suo vero nome, tuttavia, è Florence Nightingale, letteralmente Fiorenza Usignolo. Sono stati i genitori, innamorati del Belpaese, a dare alla bambina il nome della città dove questa era nata il 12 maggio 1820. Non è solo la patria dei Medici ad aver ispirato sentimenti appassionati a William Nightingale, celebre epidemiologo, e a sua moglie Fanny Smith. Questi due componenti della ricca e colta borghesia inglese, infatti, avevano chiamato Parthenope un'altra rampolla, nata a Napoli. Dopo aver fatto il classico Grand tour in Italia, la famiglia torna in Inghilterra e si divide fra la tenuta in campagna, la casa a Londra e quella estiva. L'infanzia e l'adolescenza delle ragazze Nightingale trascorre protetta e un po' claustrofobica, come è uso nell'Inghilterra vittoriana: Florence impara il latino e greco, la filosofia e la matematica, il francese, l'italiano e il tedesco, ma anche le buone maniere e il ballo. Scrive diari e registri, ama redigere tabelle e misurazioni, fa collezione di molte cose. Si approssima il 1845 quando la ragazza - che già da anni si sente «chiamata da Dio ad aiutare il prossimo» - decide di prendersi cura dei poveri e dei malati, divenendo infermiera. La decisione provoca scandalo in famiglia e suscita la contrarietà della madre. La preoccupazione di costei è comprensibile, dato che le infermiere, all'epoca, non godevano di troppa considerazione, anzi in periodo di guerra erano considerate quasi alla stregua di «vivandiere» per l'esercito. Uguali problemi incontrano le protagoniste italiane del Risorgimento come Cristina Belgioso e tante altre, quando vogliono assistere i malati in modo professionale, e non solo espletando le classiche mansioni delle dame di buona società.Florence, comunque, non si scoraggia, bensì comincia a osservare le molte mancanze del sistema sanitario inglese per cercare di porvi rimedio. Pur di seguire la propria vocazione, rifiuta una sfilza di «buoni partiti»: non vuole sposarsi, preferisce migliorare la condizione degli ambulatori per le classi meno abbienti e coinvolge anche Charles Villiers, presidente del Poor law board. Partecipa alla grande riforma delle poor laws, le leggi per i poveri, avvenuta fra il 1845 e 1847; stringe amicizie e contatti utili a livello politico, sociale, bancario, in particolare con il ministro della guerra Sidney Herbert. Appassionata di scrittura, redige nel 1850 un testo a metà fra la teologia e gli spunti femministi, che verrà pubblicato postumo. Poi va in Germania, nei pressi di Dusseldorf, a studiare i metodi delle diaconesse luterane che si occupano di un ospedale all'avanguardia. Il padre decide quindi di concederle una rendita per consentirle una certa indipendenza.Nell'ottobre 1853 scoppia la guerra di Crimea, che vede da un lato l'Impero russo, dall'altro la Francia, il Regno Unito, l'Impero ottomano e il nostro Regno di Sardegna. Florence è stata appena nominata sovrintendente di un Istituto ospedaliero femminile, ma un anno dopo ottiene da Herbert l'autorizzazione ufficiale a partire per la Crimea con 38 infermiere volontarie. Vuole occuparsi dei soldati feriti, le cui condizioni sono terribili. La situazione che trova all'ospedale militare di Scutari (che oggi è un quartiere di Istanbul e si trova a 500 chilometri da Balaklava, dove era situato il quartier generale della spedizione inglese) è davvero penosa: nessuno si occupa dell'igiene, mancano i dottori, le medicine, le cure adeguate, il cibo. Persino il sistema idraulico e fognario è inesistente, i letti sono troppi, c'è sovraffollamento e i malati si contagiano gli uni con gli altri. La mortalità è altissima e il disinteresse degli alti comandi per quelle che considerano vite già perse piuttosto evidente. La giovane si mette al lavoro con il proprio staff, fa pulizie, modifica il sistema di assistenza, vuole ribaltare il protocollo; ancora, offre un orecchio attento e un vero aiuto umano e psicologico ai feriti. Si scontra però con la gelosia dei medici e i comandi militari, che non paiono affatto lieti di trovarsi costantemente intorno questa inglese determinata, che critica tutto e vuole rivoluzionare le cose. È proprio lì che, grazie alla sua infaticabile devozione alla causa, si vede attribuire il soprannome di «Signora con la lampada»; il suo ruolo e il suo soprannome verranno esaltati ulteriormente nella poesia Santa Filomena di Henry Lonfellow. Sulla base della drammatica esperienza maturata, Florence è in grado di sviluppare una vera e propria «teoria dell'assistenza infermieristica», il cosiddetto nursing, che deve servire sia in guerra sia in pace. Tutto ruota attorno al concetto di «ambiente», che deve avere cinque requisiti fondamentali: aria pulita, luce, acqua potabile, un buon sistema di fognature e pulizia. Importanti, inoltre, sono il cibo, la temperatura delle stanze, il silenzio per far riposare malati e feriti. In tempi successivi, redigerà Notes on Nursing, che resta una pietra miliare dell'assistenza infermieristica e un best seller sull'argomento.Tornata a Londra, «l'angelo dei malati» pretende che una commissione vada a verificare il livello di assistenza medica militare in Crimea; istituisce il Nightingale fund per addestrare le infermiere (il comitato è presieduto dal duca di Cambridge); lotta per imporre una vera riforma sanitaria; scrive dossier e migliaia di lettere per sensibilizzare le persone più influenti di Gran Bretagna; insomma dà battaglia su tutti i fronti. Riesce addirittura a costituire una sorta di «gabinetto informale della Sanità» e raccoglie dati clinici e medici - basati su statistiche e percentuali - inserendoli in grafici, nell'istogramma «circolare o a ragnatela», il Coxcomb graph che somiglia a una torta. Dopo l'intervento di Florence, la mortalità nell'ospedale di Scutari scende a una percentuale bassissima. Nonostante la grande energia di cui dà prova, è tornata dalla Crimea ammalata, probabilmente di brucellosi. La sua salute resterà sempre fragile. Consapevole dei rischi, nell'estate 1857 ha imposto a sé stessa una rigorosa quarantena, autoconfinandosi nella sua stanza al Burlington hotel di Londra e vietando l'ingresso a tutti. Riesce comunque a rivestire una parte fondamentale nella costituzione della Royal commission on health, su proposta della regina Vittoria (anche se, essendo donna, non può essere uno dei suoi membri), e scrive il Rapporto finale, che serve a modificare radicalmente il mondo della sanità. Con le molte sterline raccolte, crea poi la Nightingale training school, una scuola per infermiere che oggi fa parte del King's college di Londra. Continua quindi a raccogliere soldi per altre scuole e ospedali, nonché a promuovere il lavoro di infermiera, inteso nel senso più professionale del termine. Viene anche contattata per formare le volontarie della United States sanitary commissions, durante la tragica pagina della Guerra civile americana, fra il 1861 e il 1865. Ancora, si occupa dello studio statistico sulle condizioni sanitarie in India. Nel 1858 è la prima donna a far parte della Royal statistical society, poco dopo lo sarà anche dell'American statistical association; riceverà inoltre moltissime onorificenze e riconoscimenti. La sua utilizzazione della matematica, dei dati, i grafici, le statistiche è particolarmente avveniristica. Grazie al lei, il ruolo delle infermiere cresce di importanza e autorevolezza, assumendo ben altra dimensione rispetto al passato e ispirando molte altre donne coraggiose.Florence muore nella sua stanza da letto il 13 agosto 1910: la famiglia rifiuta di farla tumulare nell'Abbazia di Westminster e preferisce East Wellow, nell'Hampshire. A Firenze, quella Firenze da cui aveva preso il nome, nella Basilica di Santa Croce, c'è un monumento che la commemora.Il 20 maggio 2020 ricorrerà il bicentenario della sua nascita e nella stessa data si celebrerà la Giornata internazionale dell'infermiere. Inoltre, quest'anno è stato proclamato dall'organizzazione Mondiale della sanità Year of the nurse and the midwife, per sottolineare l'importantissimo ruolo di infermiere, infermieri e ostetriche nel mondo.
Manfred Weber e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
content.jwplatform.com
L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.