2021-04-03
Flop vaccini, Toscana commissariata. La regia passa alla Protezione civile
Eugenio Giani (Enrico Mattia Del Punta/NurPhoto via Getty Images)
Attriti fra Eugenio Giani e l'assessore alla Sanità dopo i ritardi e gli scandali sulle iniezioni.Il caos della campagna vaccinale in Toscana è solo colpa del presidente Eugenio Giani? O le responsabilità maggiori - sebbene avallate da Giani - vanno imputate all'assessorato alla Sanità e ai dirigenti della Regione che, come spesso accade negli enti locali, possono fare il bello e il cattivo tempo sulle strategie operative? A chi non conosce la realtà toscana va, infatti, ricordato che Giani non è uomo di macchina. Il presidente, però, è lui e a lui spetta cambiare un apparato che non funziona. Non ne ha avuto la forza, tanto che nelle ultime settimane di marzo ha dovuto prendere una decisione che ha di fatto commissariato la struttura sanitaria regionale guidata dall'assessore Simone Bezzini e la stessa gestione del piano di vaccinazione: la regia è stata, infatti, affidata al direttore del dipartimento di Protezione civile regionale, Giovanni Massini. che è andato ad affiancare il direttore dell'assessorato alla sanità, Carlo Tomassini. Sull'intervento hanno pesato la stoccata di Mario Draghi a «quelle Regioni che trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale», ma anche anche il pressing locale alimentato dal mistero dell'«arancio» tracimato in «rosso» all'improvviso. Vanno, infine, considerate le frizioni tra Giani e il direttore generale dell'assessorato Sanità, Tomassini (chiamato nella primavera del 2019 dall'ex presidente della Regione, Enrico Rossi), sulle modalità di vaccinazione agli over 80, il cui accordo ha portato via tempo prezioso. In ogni caso, come ha scritto ieri La Verità, a fine marzo la strategia è cambiata. I vertici della Regione hanno cercato di rimediare ai ritardi spostando gli Pfizer e le squadre vaccinali sugli over 80 (lasciando però indietro i fragili e i settantenni, perché le risorse dei vaccinatori sono sempre le stesse, vengono solo spostate da una categoria all'altra). Dai dati del ministero della Salute relativi alle somministrazioni, si è notata anche la differenza di produttività quando gli over 80 vengono vaccinati con Astrazeneca dai medici di famiglia e quando invece ricevono le dosi Pfizer dalle squadre negli hub vaccinali (il numero aumenta). Gli errori commessi continuano a pesare e anche un tecnico ha difficoltà nell'arginarne gli effetti a cascata: aver vaccinato con le dosi Pfizer tutto il settore sanitario, anche chi lavora in smart working, avere immunizzato prima gli avvocati e aver affidato le vaccinazioni per gli ultraottantenni ai medici di famiglia. Proprio ieri le Asl toscane hanno dato la disponibilità a supportare quei medici di medicina generale con un numero elevato di assistiti che si trovassero in difficoltà. L'obiettivo è riuscire a vaccinare tutti gli over 80, anche con la seconda dose, entro metà maggio. A ieri, sono stati somministrati 211.182 vaccini Pfizer a persone con più di 80 anni. Hanno però ricevuto Pfizer, scriveva ieri La Nazione, anche migliaia di membri del personale sanitario e sociosanitario e del personale non sanitario: gli amministrativi, gli psicologi (ammessi tutti gli iscritti all'Ordine, più di 7.000 in Toscana), gli assistenti sociali, i veterinari, i giardinieri, i manutentori, le maestranze dei cantieri, poi addetti alle mense, cuochi, studenti iscritti a Medicina dal terzo anno e specializzandi. Se qualcuno si fosse fermato a pensare che per i più giovani si poteva aspettare Astrazeneca, delle 280.000 dosi se ne sarebbero risparmiate moltissime per gli ultraottantenni. Nel frattempo, Giani ieri ha firmato un'ordinanza per domani e lunedì: generi alimentari, supermercati e tabaccai chiusi a Pasqua e Pasquetta, con l'eccezione di farmacie, parafarmacie, rivendite di giornali.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.