2025-05-21
L'Europa League è del Tottenham. Battuto lo United nel derby inglese
True
Il Tottenham vince l'Europa League 2025 nella finale di Bilbao contro il Manchester United (Anssa)
Al San Mamés di Bilbao gli Spurs battono 1-0 il Manchester con un gol di Brennan Johnson, tornano a vincere un trofeo continentale dopo 41 anni e centrano la qualificazione alla prossima Champions. Festeggiano anche gli azzurri Vicario, protagonista con una super parata nel finale, e Udogie. Per i Red Devils è sprofondo rosso: l'anno prossimo niente Europa.Mai come stavolta, la vittoria dell’Europa League contava più per ciò che garantiva - l’accesso alla prossima Champions League - che per il valore del trofeo in sé.A conquistare il titolo è stato il Tottenham, che con l’1-0 sul Manchester United griffato Brennan Johnson salva una stagione complicata e si assicura il pass per l’Europa che conta. Entrambe le squadre arrivavano alla finale di Bilbao reduci da una delle peggiori annate nell’era Premier: diciassettesimo posto per gli Spurs, sedicesimo per lo United. I due piazzamenti appena sopra alla zona retrocessione, raggiunta tranquillamente soltanto per lo scarso rendimento del trio Southampton, Ipswich Town e Leicester che è appena scivolato in Championship. Il successo ottenuto al San Mamés permette al Tottenham, non solo di tornare a vincere un trofeo dopo 17 anni di digiuno - era il 2008 quando gli Spurs vinsero l’ultima Coppa di Lega - e di trionfare in Europa a distanza di 41 anni - era il 1984 quando il club londinese vinse la doppia finale contro l’Anderlecht - ma di incassare il ricco introito derivante dalla qualificazione alla prossima Champions League, potendosi garantire in estate investimenti maggiori per rinforzare la squadra. Investimenti su cui non potrà far affidamento il Manchester United. Nella prossima stagione i Red Devils, per la prima volta dal 2015, non prenderanno parte a nessuna competizione europea e dovranno quasi sicuramente operare l’ennesima rifondazione a suon di centinaia di milioni di sterline.A Bilbao, davanti a 49.224 spettatori, Postecoglou ha scelto un 4-3-3 con gli italiani Vicario tra i pali e Udogie terzino sinistro. In attacco a sorpresa ha lasciato Son in panchina e puntando su Johnson. Scelta che ha pagato i dividendi come meglio non poteva visto che è stato proprio il 23enne gallese a segnare il gol vittoria. Nello United invece Amorim si è affidato all’usato sicuro e ha confermato il 3-4-3 con gli ex atalantini Højlund e Diallo insieme a Mount.È stato il Tottenham a partire con il piede sull’acceleratore, deciso a prendersi il pallino del gioco fin dai primi minuti. Lo United invece ha scelto un approccio più attendista, sperando di colpire in ripartenza. Al 12’ prima occasione per gli Spurs con Sarr che da buona posizione ha trovato la pronta risposta di Onana. I Red Devils hanno risposto al 16’ con Diallo, tra i più vivaci, che ci ha provato con un destro da posizione defilata sugli sviluppi di un angolo, ma non ha trovato lo specchio. L’ex atalantino ha messo in seria difficoltà Udogie sulla fascia destra per tutta la partita. Quando la gara sembrava avviarsi verso l’intervallo sullo 0-0, al 42’ è arrivato il gol che ha sbloccato la finale: sul cross basso e teso di Sarr proveniente dalla sinistra, Johnson è stato il più veloce di tutti a gettarsi sul pallone, anticipare Shaw e beffare Onana sul primo palo, con l’esplosione di gioia del tifo Spurs al San Mamés a fare da contraltare al gelo calato sul settore occupato dai tifosi dello United. Al 44’, Bruno Fernandes ha prova a rimettere in equilibrio la partita con una conclusione volante in area, ma Romero ci ha messo il corpo. Il primo tempo si è chiuso con il vantaggio meritato per il Tottenham, più propositivo e concreto nei primi 45 minuti.Nella ripresa il Manchester United ha provato subito a reagire. Al 48’ Højlund ha tentato la deviazione di testa su un cross del solito vivace Diallo, ma l’esecuzione è stata imprecisa. Il Tottenham si è difeso con ordine e ha concesso poco, anche se il match si è acceso ed è diventato più frammentato, con una serie di cartellini gialli a testimoniare la crescente tensione: ammoniti Van de Ven, Richarlison, Bissouma e Zirkzee, oltre a Maguire protagonista nel finale di scintille con Romero. Con l’ingresso di Son al 65’, accolto da un boato dei tifosi degli Spurs, Postecoglou ha ridisegnato la sua squadra dando maggiore solidità e provando a colpire in ripartenza. Lo United però ha continuato a premere, sfiorando più volte il pareggio: clamorosa l’occasione al 67’ quando Van de Ven ha salvato sulla linea un colpo di testa di Højlund a porta vuota dopo un’uscita a vuoto di Vicario. Lo stesso portiere italiano si è superato nel finale, prima su Bruno Fernandes e poi al 96’ con un intervento decisivo su Shaw. Nel forcing finale, con Maguire schierato addirittura centravanti per tentare il tutto per tutto, lo United ha assediato l’area avversaria ma senza trovare il gol. L’ultima chance è capitata a Casemiro, ma la sua rovesciata è terminata sull’esterno della rete. Dopo sette minuti di recupero, il triplice fischio del tedesco Zwayer ha sancito la vittoria del Tottenham: 1-0, Spurs campioni d’Europa. Per il club londinese è il quarto titolo internazionale, dopo la Coppa delle Coppe del 1963 e le due Coppe Uefa conquistate nel 1972 e nel 1984.