2025-09-22
Charlie è stato ucciso in quanto cristiano
Ascoltando i commenti successivi alla sua morte, si capisce che il movente dell’omicidio è religioso. Ormai anche sostenere il valore oggettivo del reale viene visto dagli intellettuali woke come una violenza. Le parole di Odifreddi lo dimostrano. «A bocce ferme» vuol dire: quando gli animi si sono calmati, quando si può avere un quadro chiaro della situazione. Questo articolo è un commento ai commenti allo spietato assassinio di Charlie Kirk. Ascoltando con attenzione i commenti fatti, possiamo arrivare alla conclusione che quello di Charlie Kirk non è stato un omicidio a sfondo politico, bensì a sfondo religioso. Charlie Kirk è stato assassinato in quanto cristiano, perché i valori che propugnava con la sola forza della parola e della logica, la potenza del Logos, erano valori cristiani. Cominciamo da Piergiorgio Odifreddi, che ha una laurea in matematica e insegna matematica, avendo superato un concorso per poterla insegnare. È ampollosamente chiamato matematico e questo è improprio, esattamente come è improprio definire filosofo un qualsiasi personaggio solo perché ha una laurea in filosofia e ha superato un concorso per poterla insegnare. Per potersi definire filosofi occorre aver pensato qualcosa di nuovo, che sia un valore da aggiungere al pensiero umano. Un matematico è qualcuno che ha aggiunto qualcosa alla conoscenza matematica, per esempio l’israeliano Hillel Furstenberg, che ha applicato i metodi della teoria della probabilità e della teoria ergodica alla teoria dei numeri, oppure l’israeliano Noga Alon conosciuto per i suoi contributi in combinatoria e informatica teorica, oppure l’israeliano Adi Shamir, uno degli inventori dell’algoritmo Rsa, e così via. Piergiorgio Odifreddi, docente di matematica, ha affermato: «Sparare a Luther King o Trump non è la stessa cosa... Chi semina vento raccoglie tempesta». Nella frase sono contenuti due concetti. Il primo è che non è la stessa cosa sparare a una persona piuttosto che a un’altra. Questo è indubbiamente un concetto intelligente. Non è la stessa cosa se sparo per strada a qualcuno che non mi ha mai fatto del male, oppure se sparo a casa mia a qualcuno che vuol assassinare mio marito e me. Ognuno di noi guarda con una notevole simpatia gli sfortunati attentatori alla vita di Hitler. Il secondo significato della frase è che sparare a Martin Luther King sia più grave che sparare a Trump e quindi anche a Charlie Kirk, visto che si stava parlando di lui. Questa frase è buffa nella sua assoluta mancanza di logica. Le idee di King e le idee di Kirk sono assolutamente identiche, a loro volta uguali a quelle di Trump. Sono tutti repubblicani, come lo era Lincoln. I democratici erano quelli di Rossella O’Hara e del Ku Klux Klan. Fu con John Kennedy che i democratici smisero di essere segregazionisti. Il Partito democratico, dopo che i repubblicani avevano ottenuto voto e abolizione della segregazione, si appropriò delle istanze dei neri, rendendole caricaturali, e invertendo l’ingiustizia. Biden impose l’azione affermativa, una discriminazione positiva finalizzata ad una maggiore inclusione delle minoranze, che permette a un nero meno qualificato di levare il posto a un bianco più qualificato. La giudice che ha permesso che fosse libero l’assassino della giovane Irina, fanciulla bianca massacrata su una metropolitana solo perché bianca, aveva ottenuto il posto grazie a quella legge. Il Partito democratico ha inoltre sfruttato la sciagurata ma involontaria morte di un pluripregiudicato nero, Floyd, ucciso da una pattuglia di polizia di cui facevano parte due afroamericani, in un motivo per violenze spaventose. Martin Luther King amava i neri, amava i bianchi e amava il suo Paese, esattamente come Kirk sosteneva che le differenze tra bianchi e neri siano solo fisiche esteriori, e che quindi sia sbagliato qualsiasi tipo di discriminazione. In una scuola, su un posto di lavoro, deve andare avanti quello più bravo, indipendentemente dal colore della pelle. Erano entrambi contrari all’aborto, l’omicidio del più indifeso. Semplicemente King non ne parlava perché alla sua epoca era impensabile considerarlo un diritto, esattamente come era impensabile, motivo per cui non ne ha mai parlato, che persone a comportamento omoerotico entrassero nelle scuole a propagandare il loro stile di vita. Martin Luther King era a favore della libertà, inclusa quella di portare armi, come Charlie Kirk. Dove un popolo è disarmato, un camion può uccidere più di 80 persone come è successo a Nizza, senza che nessuno lo fermi, e il terrorista islamico di turno può massacrare tutti in un bar gay in Florida o al Bataclan di Parigi senza che nessuno lo fermi. Dove il popolo è armato nessun malfattore forza la porta di una casa. Dal 1992 al 1996 sono vissuta in Svizzera, dove il servizio militare si fa dai 20 ai 60 anni con richiami annuali. Nelle case di tutti i maschi adulti tra i 20 e i 60 in buona salute c’era l’uniforme completa di mitragliatore da guerra con caricatore. In queste condizioni solo aspiranti suicidi potevano andare in giro a chiedere il pizzo o costituire la banda di arancia meccanica. Sia Martin Luther King che Charlie Kirk amavano lo Stato di Israele e sapevano che antisemitismo e antisionismo sono sinonimi. E, soprattutto, erano profondamente cristiani. La frase «chi semina vento raccoglie tempesta», con cui Oddifreddi condanna Kirk, è particolarmente gonfia di irrazionalità totale, forse dando credito agli slogan che descrivono Charlie come omofobo, fondamentalista, misogino e razzista. Quando Kirk avrebbe seminato violenza? Charlie si metteva con un banchetto davanti alle università e invitava chiunque ne avesse voglia a discutere dei temi della società attuale. Secondo Odifreddi questa è violenza. Odifreddi ha quindi interiorizzato il concetto woke che anche solo affermare che la verità esista come valore oggettivo del reale, sia una forma di violenza. I valori di Kirk erano semplicemente valori cristiani. Odifreddi del cristianesimo non sa nulla. Ha ricordato che la parola «cretino» etimologicamente nasce dalla parola «cristiano», ma non sa perché. Nel cristianesimo i bambini disabili non possono essere uccisi. Un bimbo con deficit cognitivi non poteva sopravvivere né a Sparta né a Roma, ma i cristiani questi bimbi li salvavano. Quindi quando si voleva offendere qualcuno, dargli dello sciocco, gli si diceva: vai dai cristiani che loro ti salvano. Era un riferimento alla misericordia. Odifreddi crede che la civiltà che più di tutte ha generato filologia, filosofia, arte, musica, architettura, tecnologia e letteratura sia stupida? Nella sua ignoranza Odifreddi crede che il cristianesimo sia disarmato, che un cristiano armato sia una contraddizione in termini. Non ha mai sentito parlare di San Michele Arcangelo. Cristo dichiara di essere figlio del Padre e il Padre è il Signore degli eserciti e colui che ha distrutto Sodoma. Un cristiano porge l’altra guancia quando è offeso lui; quando donne e bambini sono aggrediti combatte militarmente. Grazie alla Croce abbiamo salvato le donne e i bambini dall’essere schiavi, abbiamo respinto le navi saracene, con la Croce le abbiamo vinte, abbiamo costruito Amalfi, Pisa, Genova e soprattutto la Serenissima, abbiamo combattuto a Lepanto e a Vienna, siamo liberi perché abbiamo usato la spada e siamo liberi perché abbiamo usato la spada sotto la Croce. Quindi questo è il momento di scrivere sulle magliette o direttamente nel nostro cuore «Io sono Charlie Kirk», ringraziamo Mario Giordano per l’idea. Non solo la maglietta, anche il coraggio si sta diffondendo. Gli studenti cristiani si alzano in piedi e pregano per Charlie. Ovunque la violenza woke sta cominciando a sbattere contro persone che in memoria di Kirk ricominciano a battersi per la verità.
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