Figliuolo dopo siringhe e punture si deve occupare della ricostruzione

Figliuolo dopo siringhe e punture si deve occupare della ricostruzione
Il generale Francesco Paolo Figliuolo (Imagoeconomica)
Nomina a commissario con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sarà affiancato da tre vice: i governatori di Emilia, Toscana e Marche. Stefano Bonaccini: «Scelta centralistica e sbagliata, ma con lui si è collaborato bene».
L’Ucraina adesso soffia sul fuoco per incendiare la guerra della Nato
L'attacco al gasdotto Nord Stream (Getty)
I conflitti sono fatti anche di inganni, come nel caso del sabotaggio del Nord Stream. Mosca denuncia l’ideazione di un piano per far sconfinare un suo caccia in un Paese occidentale e attivare l’Alleanza.

Oltre che da morti e distruzioni, le guerre sono accompagnate dalle menzogne. Le battaglie, infatti, non si combatto no solo con bombe, carrarmati, aerei e navi, ma anche con gli inganni. Ne abbiamo avuto prova recente dall’indagine della Procura tedesca sull’attentato al gasdotto Nord Stream, ma questa forse non è la sola, perché altri complotti sembrano emergere. Cominciamo però dal primo. Quando un ordigno squarciò le condotte che dalle sponde del Mar Baltico trasportavano gas fino in Germania, nessuno si assunse la paternità dell’operazione. Tuttavia, giornali e tv accusarono Mosca di aver organizzato una specie di auto attentato per paralizzare l’economia europea.

Alla Bbc spuntano altri taroccamenti. Ma c’è chi prova a incolpare Trump
Bbc (Getty)
Il caso dei discorsi manipolati del presidente Usa non è isolato. Come quando la tv britannica elogiava il latte prodotto dai trans.

La Bbc è sempre più nell’occhio del ciclone. Eppure, nonostante alcune sue condotte controverse, c’è chi continua a difenderla a spada tratta. Ma andiamo con ordine. Citando un «enorme danno reputazionale e finanziario», Donald Trump ha minacciato di fare causa per un miliardo di dollari all’emittente britannica, a meno che essa non ritratti le «dichiarazioni diffamatorie», contenute in un documentario su di lui trasmesso l’anno scorso. «I vertici della Bbc, incluso Tim Davie, il capo, si sono dimessi o sono stati licenziati perché sono stati sorpresi a “manipolare” il mio ottimo (perfetto) discorso del 6 gennaio», ha dichiarato il presidente americano, per poi aggiungere: «Grazie al Telegraph per aver smascherato questi “giornalisti” corrotti. Sono persone molto disoneste che hanno cercato di influenzare le elezioni presidenziali. Oltretutto, provengono da un Paese straniero, che molti considerano il nostro alleato numero uno. Che cosa terribile per la democrazia!». Ricordiamo che domenica, il direttore generale della Bbc, Tim Davie, e il suo Ceo, Deborah Turness, hanno rassegnato le proprie dimissioni, dopo che il Telegraph ha pubblicato un rapporto interno in cui emergevano seri problemi di accuratezza da parte dell’emittente.

Pokrovsk, 300 russi entrano in città
Equipaggiamento dei droni (Ansa). Nel riquadro, una scena di guerriglia durante la presa della città di Pokrovsk
L’incursione è stata fatta sfruttando la nebbia, che ha ridotto la visibilità dei droni. Volodymyr Zelensky: «Situazione difficile, ma ci difendiamo». Vladimir Putin vuole l’accerchiamento.

Mentre la diplomazia arranca, la armate di Mosca avanzano sul fronte ucraino, con le truppe di Kiev costrette alla ritirata strategica su più direttrici per evitare l’accerchiamento. A Nordest, le forze russe hanno sferrato ieri un nuovo assalto nella regione di Donetsk, riuscendo a penetrare nella città di Pokrovsk con un contingente di circa 300 soldati che, secondo fonti ucraine, avrebbero sfruttato la fitta nebbia per avanzare di sorpresa. La battaglia per Pokrovsk, epicentro del conflitto da settimane, si sta rivelando una delle più dure dall’inizio dell’anno: la città è uno snodo vitale per la logistica ucraina e la sua caduta aprirebbe ai russi la via verso il cuore del Donetsk.

Anche gli Houthi si placano: «Basta attacchi alle navi che passano nel Mar Rosso»
Houthi (Ansa)
  • I ribelli yemeniti prendono atto della tregua, spinti dai loro protettori iraniani che vogliono tornare in gioco dopo la batosta e sfruttare le timide aperture di Donald Trump.
  • L’estremismo islamico rialza la testa in India e Pakistan. Occhi puntati su Kabul. Con il ritorno dei talebani, l’Afghanistan è tornato un rifugio per i terroristi.

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