2018-06-15
Fattura elettronica obbligatoria. I benzinai vanno in tilt e scioperano
La categoria incrocia le braccia il 26 giugno e chiede la proroga delle norme sulle transazioni Iva. L'Agenzia non ha ancora chiarito le dinamiche. Gli autonomi che non ottemperano perderanno tutte le agevolazioni.Una corsa contro il tempo per evitare l'entrata a regime della fatturazione elettronica per i benzinai a partire dal primo luglio. Ieri, infatti, Forza Italia ha presentato due emendamenti al decreto legge sisma per scongiurare l'obbligo della fattura elettronica per i benzinai. I quali hanno comunque annunciato lo sciopero per il prossimo 26 giugno. Nel primo emendamento è stata dunque proposta una proroga. Dal primo luglio al 31 dicembre 2018 si «prevede la possibilità di documentare la cessione di carburante per autotrazione anche mediante l'utilizzo della scheda carburante». Viene dunque previsto un doppio binario per i prossimi sei mesi. In questo arco temporale sarà dunque possibile usare sia la carta carburante sia la fattura elettronica. Anche in questo caso «rimarrebbe sempre la traccia del pagamento», dichiara Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia. Nel secondo emendamento si pone rimedio alla «tassabilità del credito d'imposta» previsto in precedenza. Viene, infatti, specificato come al credito d'imposta pari al 50% delle commissioni addebitate per i pagamenti elettronici, non deve essere applicata nessuna tassa a partire dal primo luglio 2018. I due emendamenti presentati da Forza Italia rappresentano dunque l'unica possibilità per scongiurare l'entrata in vigore della fatturazione elettronica alla data prevista dal governo Gentiloni. I tempi stringono e restano solo due settimane. Il calendario prevede dunque un'approvazione, senza modifiche, sia in senato che alla camera del decreto legge sisma. Nel caso di modifiche, si sforerebbero infatti le due settimane e la fatturazione elettronica a quel punto diverrebbe inarrestabile. Un primo indizio sull'esito degli emendamenti lo si potrà avere già settimana prossima. «Entro lunedì» dichiara Pichetto Fratin «si potrà infatti conoscere la posizione della commissione» sugli emendamenti presentati. Contemporaneamente alla presentazione degli emendamenti, l'Agenzia delle entrate ha comunicato come da oggi siano disponibili i servizi per generale il Qr Code (biglietto da visita che contiene tutti i dati della partita Iva) e il servizio per registrare l'indirizzo telematico su cui ricevere le fatture elettronica. L'assenza di questi servizi era stata infatti anche segnalata dai sindacati del settore degli impianti di rifornimento carburanti, quali: Faib Confersercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa-Confcommercio. Nel comunicato stampa di martedì veniva sottolineato come «a meno di tre settimane dalla scadenza sono stati tanti i ritardi e le incoerenze sia sulla certezza delle modalità operative che sui supporti tecnologici che l'Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione». Da qui la scelta di portare avanti lo sciopero. I benzinai, non sarebbero infatti pronti ad accogliere questa innovazione che vede l'abbandono completo del supporto cartaceo e della scheda carburante che veniva usata da chi ha una partita Iva. Quello che dunque viene richiesto ai benzinai è di avere un Pos (dispositivo elettronico che consente di accettare pagamenti elettronici) e attrezzarsi all'emissione delle fatture elettroniche. Oltre che a livello tecnologico ci sono però anche problemi legati alla procedura. Se, infatti, si dovesse inviare un file contenente diverse fatture elettroniche bisogna fare attenzione alla compilazione. Basta, che una sola fattura sia compilata nel modo sbagliato per far rifiutare in toto l'invio del file. Ma i problemi non finiscono qua. Una volta che si è inviata la fattura elettronica al sistema di interscambio dell'Agenzia delle entrate (SdI) non è detto che venga accettata. Si potrà infatti ricevere una «notifica di scarto» perché sono state rilevate delle anomalie che dovranno essere corrette. Le anomalie per il fisco sono errori tecnici. Se infatti non si invia il file, contenente le fatture elettroniche, in formato Xml, questo verrà rimandato al mittente. Un'altra difficoltà per i benzinai è la scelta del mezzo per inviare la fattura elettronica. Sono infatti previste solo quattro modalità. La posta elettronica certificata, i servizi informatici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, il sistema di cooperazione applicativa che si basa su Internet e il sistema di trasmissione dati su protocollo Ftp. Queste ultime due modalità, anche secondo Confindustria, sono delle procedure molto complesse che richiedono la disponibilità di sistemi informatici avanzati. Viene però prevista anche la possibilità di avvalersi di un intermediario per poter inviare e ricevere la fattura. Da tener però presente che il professionista chiamato in causa dovrà essere pagato. Sul fornte clienti, ovvero gli autonomi che vanno a rifornirsi dai benzinai, il caos è ancora più grande. L'agenzia non ha diramato circolari e non si comprende quali saranno i rischi per chi utilizzerà i contanti impedendo la completa tracciabilità. Prima c'era la carta carburante, in futuro chi userà il cash può stare certo che perderà tutte le agevolazioni fiscali e le detrazioni.
Eugenia Roccella (Getty Images)
Carlotta Vagnoli (Getty Images)