2024-08-01
Fassino offre 500 euro per il profumo-gate
Il deputato ha chiesto di pagare per riparare il danno ed evitare il processo per tentato furto. Il sostituto procuratore ha detto sì, ora la palla passa al gip di Civitavecchia. L’avvocato: «Non è un’ammissione di colpa ma un modo di togliere stress al mio cliente».Con 500 euro, l’ex ministro della Giustizia Piero Fassino estinguerà l’accusa di tentato furto di un profumo ed eviterà il processo penale. La proposta di una riparazione pecuniaria, avanzata da Fulvio Gianaria, uno dei due legali del parlamentare dem, è già stata accettata dal sostituto procuratore Alessandro Gentile e la decisione adesso spetta al gip di Civitavecchia.«Appare, scompare, non si ferma mai... solo pochi istanti per coglierla». Così Chanel descrive l’ispirazione del profumo Chance per donna, finito nella tasca di Fassino. «Imprevedibile, in continuo movimento, Chance travolge in un vortice di felicità e fantasia», insiste la maison francese. Non è stato così, per l’ex segretario dei Ds, 75 anni, da mesi tormentato da quell’episodio. Lo scorso 15 aprile, l’ex ministro del Commercio estero (governo D’Alema) e della Giustizia (governo Amato) era stato bloccato al duty free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, poco prima di imbarcarsi su un volo diretto a Strasburgo. Nella tasca del giaccone aveva uno Chanel Chance del valore di 130 euro e oltrepassando le casse il suono dell’allarme dell’antitaccheggio sarebbe stato inevitabile, come rivelò Il Fatto Quotidiano.«Un equivoco, stavo rispondendo al cellulare e avevo nell’altra mano un trolley dunque ho dovuto poggiare la bottiglietta in tasca. L’intenzione era di pagare ovviamente», si difese Fassino. Il profumo «poggiato» in tasca divenne un tormentone che strappò commenti sarcastici a mezza Italia. Sorprendeva, indignava il furto da parte di chi non ha problemi a pagare, furono irrise le imbarazzanti scuse del parlamentare. Di certo, la polizia dell’aeroporto, la Polaria, non aveva creduto alla versione del deputato e vennero riviste le immagini delle telecamere di sorveglianza. Già a fine maggio era trapelata la notizia della trattativa in corso per chiudere la vicenda senza conseguenze per il parlamentare. Un risarcimento del danno subito dalla società Aelia Lagardère che gestisce il duty free, in cambio del ritiro della querela. «L’avvocato Francesca Tolentino che rappresenta l’ufficio legale della società in questione nega ufficialmente che si possa raggiungere un accordo con il deputato», riferì il Corriere della Sera. L’avvocato tenne a sottolineare che «la società ha scelto fin dall’inizio di tutelare la riservatezza dei protagonisti della storia».«Non sto bene, non vivo bene questa vicenda, mi suscita disagio e molto malessere», dichiarò Fassino ai microfoni di Rtl 102.5. Aggiunse che il profumo era per la moglie e che «in 50 anni di attività politica non ho mai compiuto gesti simili. Spero che questa cosa possa chiarirsi». Invece, secondo le testimonianze di sei dipendenti del duty free, avrebbe tentato altre due volte di sottrarre profumi al negozio e questo avrebbe reso più grave la sua posizione perché si sarebbe trattato di recidiva. Una prima volta, sempre in attesa di un volo per Strasburgo, avrebbe sottratto un profumo e, sorpreso dalla vigilanza, avrebbe pagato il prezzo della confezione. Una seconda volta la direzione avrebbe deciso di lasciar perdere, cosa che invece si è rifiutata di fare al terzo tentativo di furto. Era scattata la denuncia, anche se Fassino ha sempre parlato di «equivoco» e della sua volontà di pagare il profumo finito in tasca. «Tutta la mia vita fa fede della onestà della mia coscienza. E chiunque mi abbia conosciuto può testimoniare della assoluta correttezza e buona fede a cui ho sempre ispirato i miei comportamenti», ha fatto sapere in una nota il parlamentare dem.L’avvocato Gianaria nega che ci siano stati altre sottrazioni. «È una storia che è nata all’inizio delle indagini da dichiarazioni mai riscontrate fatte all’interno del duty free ma non ci sono video che le provino, né il mio assistito è mai stato fermato, non so come qualcuno abbia potuto fare queste affermazioni», ha dichiarato. «C’è solo un unico episodio che è stato contestato e noi, dopo la decisione del gip, speriamo non se ne riparli mai più». Quanto al ricorso all’articolo 162 ter, estinzione del reato a seguito di condotte riparatorie come una riparazione pecuniaria, il legale ha chiarito che è prevista dal codice penale. «Per noi non è una ammissione di colpa: piuttosto che affrontare nuovamente una manfrina con i giornalisti per un profumo, questa ci pare la scelta migliore, è dettata anche dalla volontà di togliere ulteriore stress al mio assistito che ha già scontato la pena in anticipo», ha aggiunto.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.