2025-07-04
Esplode il distributore Gpl: sfiorata la strage
È successo a Roma, nel quartiere Prenestino, poco dopo le 8 del mattino. Durante le operazioni di scarico, una fuoriuscita di gas avrebbe causato due deflagrazioni, di cui una forte «come una bomba». Oltre 50 le persone ferite, di cui due gravi.Un boato fortissimo ha scosso la città di Roma in pochi secondi. Poi tutto è stato avvolto da una nube fittissima e da un odore intenso di cenere e fumo. I romani ricorderanno la giornata di ieri come quella della «grande esplosione» avvenuta in un distributore di benzina in via dei Gordiani. Una «tragedia sfiorata» che poteva avere conseguenze peggiori. Ma il numero dei feriti, fino a tarda sera, è stato sempre in aumento. Oltre 50 le persone ferite, tra cui 24 civili, undici poliziotti, un carabiniere, sei vigili del fuoco e anche tre sanitari del 118. Di questi, due sono in pericolo di vita e sono stati trasferiti dall’ospedale Casilino avendo riportato ustioni molto gravi. Si tratta di due uomini, arrivati con ustioni rispettivamente sul 55% e sul 25% del corpo, danni da inalazioni e un barotrauma dovuto allo spostamento dell’aria causata dall’esplosione. Gli altri feriti sono stati trasportati negli ospedali Vannini, Casilino, San Giovanni, Pertini, San Carlo e Gemelli Isola, tutti in codice giallo e verde. Le lesioni riportate sono ustioni, intossicazioni e traumi di vario genere. Una delle priorità è stata quella di mettere in sicurezza le persone ed evitare ulteriori intossicazioni. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha seguito con attenzione l’evolversi di tutta la giornata convulsa esprimendo, a nome suo personale e di tutto il governo, un «sentito ringraziamento» alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla Polizia locale di Roma Capitale, agli operatori sanitari e a quelli della Protezione civile, e a tutti coloro che «sono intervenuti con tempestività ed efficienza». Il presidente Meloni ha poi rivolto un messaggio di ringraziamento in particolare al maresciallo capo Gregorio Assanti, che ha salvato la vita a un addetto al distributore avvolto dalle fiamme. Lo ha messo in auto con un infermiere portandolo immediatamente in ospedale perché anche l’ambulanza era in fiamme. «Al maresciallo Assanti, che di fronte a una situazione di pericolo ha deciso di non voltarsi dall’altra parte», ha aggiunto Giorgia Meloni, «va il mio sincero ringraziamento», esteso poi «a tutti gli uomini e alle donne in divisa che ogni giorno sono presenti sul territorio mettendo alle volte in pericolo la loro vita per salvare quella altrui». Il premier è stato in costante contatto con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Nei pressi del luogo dell’esplosione, inoltre, c’è un centro estivo. «Ai primi sentori di fumo intorno alle 7.30 abbiamo fatto evacuare i bambini». ha detto il presidente della polisportiva Villa De Sanctis, Fabio Balzani. «Erano presenti in otto. Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Se fosse successo un’ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili e 120 prenotati in piscina. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia». Papa Leone XIV ha rivolto subito un pensiero a tutte le persone coinvolte con un post su X: «Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente». L’assessore ai Grandi eventi, Sport e Turismo di Roma capitale, Alessandro Onorato, ha rassicurato i cittadini per la «riapertura in tempi brevi del centro sportivo comunale Villa De Sanctis, che ha subito ingenti danni dall’esplosione». Quanto accaduto ieri mattina ha richiamato alla memoria un episodio analogo avvenuto in un distributore del Reatino lungo la Via Salaria nel 2018 (in quel caso ci furono due morti). L’incidente di ieri si è sviluppato in due fasi: una prima esplosione è avvenuta mentre si scaricava il camion che riforniva il serbatoio esterno di Gpl. A causa di un malfunzionamento dell’impianto, è divampato un incendio e, quando sul posto sono arrivati vigili del fuoco e forze dell’ordine, c’è stata la fortissima esplosione del Gpl. Un’esplosione «equiparabile a quella di una bomba», ha spiegato il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, precisando che si indaga ancora sulle cause. Le fiamme si sono propagate rapidamente a un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore e l’onda d’urto ha investito le case più vicine. La zona, alla periferia est della Capitale, è stata completamente isolata e sono stati evacuati, oltre al centro sportivo che ospita anche un centro estivo, anche due palazzi. Diversi residenti sono stati feriti dai vetri andati in frantumi per l’onda d’urto. La Protezione civile ha attivato il monitoraggio dell’aria da parte di Arpa Lazio, e ha raccomandato, a titolo precauzionale, di non sostare nei pressi dell’area interessata e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti. La Procura di Roma ha posto sotto sequestro l’area e dovrebbe, come da prassi, aprire un’indagine per lesioni colpose. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sono in attesa delle relazioni e delle informative dei vigili del fuoco.