2025-11-15
Mentre i fedeli scarseggiano i vescovi pensano a predicare i dogmi green
Dalla Cop30 in Brasile i prelati lanciano un appello per la «conversione ecologica». Una linea cieca, a scapito dei credenti che cercano in Dio il mistero del sacro.Ora anche Bill Gates cambia direzione sulla questione green e molti altri statunitensi importanti, anche a causa del crollo del mercato automobilistico, con un ritardo che solo dei testardi hanno potuto accumulare, si accorgono che andare dietro a un’ideologia senza fare di conto porta nel baratro. L’ideologia green produce leggi e regolamenti che non sono sostenibili, così come erano stati pensati, in particolare dell’Unione Europea, né dalle famiglie (vedi norme sulla casa con costi fra i 60 e i 70.000 euro ad abitazione), né dalle imprese (vedi per tutti quella automobilistiche con quella follia dell’auto elettrica). Se è arrivato a dirlo Bill Gates, il capitalista più stucchevolmente ideologizzato ma sempre con la mano sul portafoglio (per verificare se l’ideologia gli conviene o no), vuol dire che siamo al capolinea.La Ue traccheggia, naviga a vista, rimanda di continuo l’applicazione delle direttive sul clima di decenni senza mai rinnegare l’obiettivo perché può sputtanarsi ma non totalmente. I Paesi europei, uno a uno, a partire dalla Germania, hanno mostrato, attraverso la crisi del settore automobilistico, che gli obiettivi erano sbagliati, i tempi erano troppo corti, le conseguenze non erano state calcolate e si sono rivelate disastrose. Dalla Cop 30 (la Conferenza mondiale sul clima che è ormai alla trentesima edizione ed è, quindi, l’unica montagna che non ha partorito neanche il topolino) l’unica voce significativa che si è levata ormai in difesa delle politiche green, chiedendo una «conversione ecologica», è quella della Chiesa cattolica guidata, in questa rivoluzione, dai vescovi latino-americani. È una evidente eredità della teologia sociale-economico-ecologica del papato di Bergoglio che ha predicato in prevalenza un messaggio di tipo politico in senso lato, con particolare attenzione al tema dell’ecologia, scrivendo su di esso anche un’enciclica, la Laudato si’, che somigliava in modo evidente a un documento che avrebbe potuto scrivere l’Onu (ne ha scritti a centinaia) sull’ecologia. Ora vogliamo mettere accanto a questa notizia, e cioè della Chiesa che rimane l’unica ultima grande combattente a favore del Green deal, un altro dato che potrebbe sembrare non c’entrarci nulla ma invece, purtroppo, ci dice gli effetti di una Chiesa che si occupa più dell’ecologia che del Mistero o Sacro che dir si voglia. Un breve inciso: non servirebbe neanche, ma vogliamo sottolineare che non riteniamo - ovviamente - che non esista una questione ecologica. Sarebbe da pazzi. Ma ribadiamo la totale inefficacia e irrazionalità delle politiche green dei decenni passati, in particolare l’ultimo, e la necessità di ripensarle da capo. Chiesa compresa. Dicevamo che, nel frattempo che la Chiesa rimane l’ultima combattente sul fronte green, la comunità islamica tratta l’acquisto di chiese per trasformarle in moschee. L’ultimo caso è quello di Livorno dove la comunità islamica sta trattando con la Congregazione Olandese - Alemanna per l’acquisto del Tempio degli Olandesi. La comunità olandese ha dichiarato: «L’avevamo offerta al comune per 1 euro, non abbiamo più saputo nulla». Evidentemente anche per il Comune l’acquisto da parte degli islamici, probabilmente con i fondi del Qatar, è la soluzione più semplice per risolvere il problema dello storico Tempio degli Olandesi del 1864. Non è l’unico caso. È già stata comprata una chiesa di Bergamo, con i soldi del Qatar, da parte dei musulmani e diventerà moschea. È la chiesa degli Ex Riuniti, che era luogo di culto cattolico gestita dai frati dell’Ospedale di Bergamo dove un tempo c’erano, appunto, gli Ospedali Riuniti. Non è tutto, ce n’è un’altra, si trova a Napoli, ed è la chiesa di Santa Caterina in Foro, dalla quale è stato asportato il crocifisso simbolo ereditario e religioso di migliaia e migliaia di fedeli e riferimento spirituale per l’intero quartiere. Anch’essa sembra ormai destinata a diventare una moschea. A questo punto non è difficile collegare i due argomenti: la Chiesa paladina senza indugio del green deal al di là di ogni ragionevole dubbio, come direbbero i penalisti, e le chiese che diventano moschee e vengono vendute alla comunità islamica, con i soldi del Qatar, non tanto per bisogno di soldi, ma perché quelle chiese si sono svuotate. Se la Chiesa continua a vendere le chiese che si svuotano avremo in breve le città piene di moschee e vuote di chiese cattoliche. D’altra parte, se la Chiesa continua a predicare la svolta green, le rivoluzioni sociali, politiche ed economiche, e a trascurare la predicazione del mistero di Dio e del sacro, che possono fornire un senso alla vita umana, perché mai uno dovrebbe andare in chiesa? Basta che segua o che legga gli scritti di qualche economista green folle, qualche documento della Ue o qualche scritto di Greta Thunberg, è più che sufficiente e soprattutto è inutile andare in chiesa perché, a questo punto, non ha più una identità che viene vista come specifica e utile per la vita spirituale dell’uomo contemporaneo.Questo Papa sembra che lentamente stia cambiando direzione e stia tornando a parlare di ciò che è specifico della Chiesa. La Chiesa ha una sua Dottrina Sociale dal 1891 con la iniziale enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, ma questa non può prevalere sulla predicazione sui Misteri della fede cristiana. Speriamo che prosegua su questa linea, altrimenti si va verso lo sfascio, e siamo già a buon punto.