2025-11-15
Deriva Bbc: «Le nostre balle? Involontarie»
L’emittente britannica insulta l’intelligenza del pubblico sostenendo che ha taroccato il discorso di Donald «senza malizia». Infatti si scusa ma respinge la richiesta di risarcimento per diffamazione. Nigel Farage: «Ora saremo noi a dover controllare loro».«Involontariamente». Il numero uno della centenaria Bbc si aggrappa a un avverbio per non precipitare dall’ottavo piano della Broadcasting House di Londra con il peso di un miliardo di dollari sulle spalle, come da richiesta di risarcimento da parte di Donald Trump. «Unintentionally» è la parolina-paracadute consigliata dalla batteria di legali al presidente Samir Shah, 73 anni di origine indiana, nel tentativo di aiutarlo a ritrovare il sonno e a togliersi dall’angolo dopo lo scandalo del «taglia-e-cuce». Un crollo di credibilità per la storica emittente pubblica, piazzata nel quartiere di Westminster per controllare il potere ma finita nella battutaccia di Nigel Farage: «Ora saremo noi a dover controllare loro».Dopo tre giorni di elucubrazioni e di dimissioni di pezzi grossi (il direttore generale Tim Davie e la responsabile delle News Deborah Turness), la nota della televisione più famosa del mondo annuncia le scuse ufficiali alla Casa Bianca, la rimozione ad aeternum dell’orrido manufatto. Ma respinge le richieste di risarcimento per diffamazione e punta tutto sulla buona fede. «Riconosciamo che il nostro montaggio ha involontariamente creato l’impressione che stessimo mostrando un’unica sezione continua del discorso, piuttosto che estratti da diversi punti, e che questo abbia dato l’impressione errata che il presidente Trump avesse fatto un invito diretto ad azioni violente». Non un grande sforzo, visto che in un «final cut» così spregiudicato non c’è niente di involontario. E ancor meno involontaria è la reazione indignata che una simile fake news intende suscitare nel telespettatore medio. La vicenda è presto riassunta. Nel programma Panorama del novembre 2024 alla vigilia delle elezioni americane, ricordando il discorso di Trump pronunciato il 6 gennaio 2021 durante l’assalto al Congresso, la Bbc sutura allegramente due passaggi: «Andremo giù al Campidoglio e faremo il tifo per i nostri coraggiosi senatori», «Combatteremo come dannati». Le due frasi distano 54 minuti l’una dall’altra, riguardano contesti diversi e montate in successione danno l’impressione del satrapo che vuole mettere a ferro e fuoco la città. Parlando a Fox News, il presidente degli Stati Uniti ha detto che il suo discorso «era stato macellato». Difficile trovare accenni di involontarietà in un’operazione di disinformazione che ricorda gli anni d’oro del KGB, da parte di una Tv finanziata dallo Stato, molto criticata dal pubblico per la sua deriva iperprogressista. La nota aggiunge che il presidente Shah «ha inviato una lettera alla Casa Bianca, chiarendo che lui e la società si scusano per il montaggio del discorso» e che l’emittente «non ha intenzione di ritrasmettere il documentario “Trump, a second chance?” su nessuna piattaforma». Scuse e rimozione dimostrano l’assunzione di responsabilità, ma il broadcast ritiene di non dover andare oltre nel prostrarsi. Infatti il comunicato si conclude così: «Sebbene la Bbc si rammarichi sinceramente per il modo in cui il video è stato montato, siamo in disaccordo sul fatto che vi siano i presupposti per una denuncia per diffamazione». La mossa del cavallo annuncia che la guerra legale è cominciata. Mentre gli avvocati del presidente americano mantengono il punto su manipolazione, diffamazione e risarcimento milionario (756 milioni di sterline), quelli della Bbc hanno inoltrato loro una lettera con cinque punti a difesa. 1) L’azienda non aveva i diritti per trasmettere il documentario negli Usa, riservato agli utenti britannici. 2) Il montaggio non ha causato danni a Trump perché ha vinto le elezioni. 3) La clip non è stata progettata per fuorviare ma per abbreviare senza malizia un lungo discorso. 4) Si trattava di 12 secondi dentro un programma di un’ora, con voci a sostegno di Trump. 5) L’opinione su una questione politica di interesse pubblico è protetta negli Usa dalle leggi sulla diffamazione. Dopo aver notato che le scuse sono arrivate in seguito a un’altra clip del 2022 modificata in modo simile come da rivelazione del Telegraph, è utile aggiungere che la televisione britannica vive il peggior momento della sua storia. Lo stesso presidente Shah ha ammesso che negli ultimi dieci anni la Bbc ha perso quasi un terzo delle entrate. Nell’ultima stagione 300.000 persone hanno smesso di pagare il canone (198 euro) pur rischiando la multa. Le disdette fioccano per colpa della faziosità mostrata a favore di laburisti inglesi e democratici Usa, delle ambiguità nel descrivere la guerra Israele-Gaza con un occhio di riguardo per Hamas e della sterzata woke che ha fatto perdere il proverbiale «rispetto dei più alti standard informativi». In redazione c’è un desk Lgbtq+ molto attivo nella censura: una giornalista è stata sospesa per aver detto che «le donne rimangono incinte» invece delle «persone». Un approfondimento delirante ha sostenuto che il latte prodotto dai transgender con l’aiuto di farmaci è buono come quello delle donne. Il noto commentatore sportivo, l’ex calciatore Gary Lineker, ha dato di matto paragonando alle politiche hitleriane una proposta di legge del vecchio governo conservatore per regolamentare l’immigrazione.In questo contesto è maturato lo scandalo del montaggio ai danni di Trump. Con il mistero gaudioso di come sia possibile «abbreviare senza malizia» un discorso con le forbici. Per noi cronisti da strada quello è da sempre il discrimine fra giornalismo e cialtronismo.
Donald Trump (Getty Images)