2021-01-06
Nessuna emergenza si può superare calpestando la libertà dell’uomo
Memento per il 2021: le crisi non giustificano la riduzione della persona ad automa.Vorrei, con l'intento di prevenire, innalzare un inno alla libertà, di cui ci siamo sentiti un po' privati nel 2020. L'anno appena passato secondo me passerà alla storia per aver confermato che gli «strumenti» (scientifici, economici, politici...) son «sfuggiti di mano» all'uomo, come San Giovanni Paolo II aveva profetizzato in Sollecitudo rei socialis. Il santo Papa spiegò che l'uomo di questo secolo ha investito molto in scienza e tecnica, ma poco in sapienza, tanto da essere rimasto troppo immaturo per saper gestire gli strumenti sofisticati che lui stesso ha creato, e che pertanto gli sfuggiranno di mano. Così è stato, generando una serie di errori. Gli errori sono spesso correggibili, ma pensare di correggerli riducendo in modo sproporzionato, o non spiegato e compreso, la libertà dell'uomo sarebbe un errore incorreggibile.Cosa accadrà nel 2021 non è prevedibile, perché ci sono troppe variabili indipendenti. Oltre alle misure anti Covid vengono fatti intendere scenari economico politici (legati a Reset vari) che lasciano supporre prospettive di ulteriori limitazioni della nostra libertà. Ma se ciò accadesse sarebbe l'intera civiltà a soffrirne. Le conseguenze anche economiche di una umanità con libertà limitata, sarebbero drammatiche e imprevedibili. Curiosamente non abbiamo sentito difendere, dal punto di vista morale, detta libertà quale valore imprescindibile per raggiungere obiettivi umanitari di fratellanza e solidarietà. Propongo pertanto di riflettere su cosa significa libertà, cosa significa privarne l'uomo e quale errore possa essere farlo. Scrisse la grande teologa tedesca Jutta Burggraf (in Libertà vissuta con la forza della fede, edizioni Ares) che la libertà è per l'uomo il dono più grande nell'ambito naturale. Essere liberi significa essere protagonisti della propria vita. Certo, il valore della libertà dipende da come si usa, o la si permette di usare, poiché questa sottintende autorealizzazione o autodistruzione dell'uomo. L'uomo ha il dovere, non solo il diritto, di esercitare la sua libertà, perché questa permette di contribuire allo sviluppo umano dell'intera comunità. Essere liberi significa poter realizzare sogni che vengono trasformati in progetti e quindi la possibilità di trasformare la realtà di cui beneficia il mondo che ci circonda. La libertà limitata che un essere umano potrebbe esser disposto ad accettare di sacrificare, temporaneamente, deve essere spiegata e capita in modo trasparente e condiviso, deve essere capito il fine da raggiungere. La libertà o la sua limitazione, è collegata a un fine, cioè a quale bene superiore si decide di indirizzare e consacrare la libertà, oppure di privarcene. E ciò non è così evidente oggi, dove viviamo sotto una inquietante «minaccia» economico sanitaria, ancora incompresa. Senza libertà l'essere umano non è padrone di sé stesso, della sua volontà, delle sue azioni. Senza libertà l'essere umano non sente la responsabilità di fare qualcosa di buono, sviluppare i suoi talenti, generare nuovi pensieri, nuove proposte e soluzioni originali, nuove azioni.Senza libertà è impossibile avere cittadini responsabili, e persino obbedienti. Senza libertà si annulla la personalità persino dei più forti e ci si priva del maggior valore aggiunto che può dare un individuo alla società.Chi pensa di privare l'uomo della sua libertà vuole privarlo di utilità per la società, vuole trasformarlo in un automa, utile solo a obbedire, fare e non pensare, vuol togliergli persino vita interiore. Come avviene nei sistemi totalitari, dove la libertà è un ostacolo perché gli esseri umani sono considerati una massa senza dignità.Il desiderio di privare altri di libertà per comandarli non nasce da forza, ma da debolezza. E anche questo è inquietante. Privare l'uomo di libertà utilizzando paure e tensioni emotive, può apparire a breve una scelta di successo, ma solo a breve. Ciò perché un uomo libero non è pericoloso, se lo si rispetta, è l'uomo privato di libertà che può diventare pericoloso quando riesce a «spezzare le catene». E ci riesce sempre, ma con quali conseguenze?Chi pensa di poter privare l'uomo della sua libertà, manifestamente sta sfidando Dio, e dimentica anche che c'è una libertà interiore nell'uomo che potrebbe sorprendere chi pensa di negarla.
Ecco #DimmiLaVerità dell'11 settembre 2025. Il deputato di Azione Ettore Rosato ci parla della dine del bipolarismo italiano e del destino del centrosinistra. Per lui, «il leader è Conte, non la Schlein».