2025-04-24
Embrioni congelati, Roccella accelera: «Legge sull’adozione entro un mese»
Il ministro conferma alla «Verità» lo sprint sulla norma, insieme a Schillaci e Nordio: «Daremo alle coppie una possibilità in più».«Entro un mese, forse prima, sarà pronta la legge sull’adozione degli embrioni crioconservati», anticipa alla Verità Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, pari opportunità, natalità. Sta lavorando al testo assieme ai ministri della Salute e della Giustizia, rispettivamente Orazio Schillaci e Carlo Nordio. «Non sarà donazione di cellule e tessuti, ma adozione di un embrione», tiene a sottolineare il ministro. Quindi di una persona umana, formata nel momento del concepimento. Il messaggio è importantissimo, perché di potenziali bambini stiamo parlando, non di grumi di cellule. Quindi vanno rispettati e non lasciati in un limbo senza spazio temporale dopo essere stati abbandonati perché in sovrannumero e congelati. Sempre più coppie si rivolgono alla procreazione medicalmente assistita (Pma) e ora che è gratuita il numero crescerà ulteriormente. I cicli di fecondazione in vitro, o di iniezione inctracitoplasmatica degli spermatozoi, spesso comportano più embrioni di quelli effettivamente necessari per il trasferimento in utero. La legge 40 del 2004 vietava la crioconservazione degli embrioni. Era consentita «solo fino alla data del trasferimento, da realizzare non appena possibile» e in un massimo di tre conservabili per coppia, ma nel 2009 la Corte costituzionale tolse questo limite. Ha autorizzato il medico a scegliere per ogni donna il numero di embrioni necessario a ottenere la gravidanza, così ha permesso la crioconservazione degli embrioni in determinate condizioni.Se la coppia accetta di congelarli, vengono conservati in azoto liquido per un periodo di tempo indefinito e non possono essere soppressi. Così, abbiamo un numero imprecisato di concepiti e abbandonati, mantenuti a meno 200 gradi centigradi nei 333 centri di procreazione medicalmente assistita presenti sul nostro territorio. Nel 2015 erano 34.490 embrioni in tutta Italia, nel 2021 il numero era salito a 61.212; nel 2022 (ultimo dato disponibile) erano 63.401 ma a tutt’oggi nessuno sa quanti siano stati accumulati nel tempo. E quanti eliminati silenziosamente, perché mantenerli nell’azoto costa. La legge 40 vieta di donarli così pure di utilizzati per la ricerca scientifica. La legge 194 consente di abortire il feto in utero, la legge 40/2004 vieta di eliminare un embrione e questo è clamoroso. Però l’articolo 1 dice che il ricorso alla Pma è consentito secondo le modalità previste e che vengono assicurati «i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito». Sotto zero a tempo indeterminato, difficile pensare a un rispetto dell’essere umano. Altro che diritto del concepito alla vita, riaffermato dalla Consulta.«Non esiste un criterio di morte per gli embrioni conservati, se sono conservati bene possono restare congelati per tutto il tempo del mondo. Una sospensione terribile», afferma il ministro, che ha pensato a una soluzione al problema. Con sempre meno bambini adottabili, anche perché per fortuna sono calati gli abbandoni, «si può dare alle coppie e agli embrioni una possibilità in più di vita. Gli embrioni si potranno adottare, con assunzione di responsabilità genitoriale», spiega Roccella. Era un’idea di Carlo Casini, fondatore del Movimento per la vita, che affermava l’interesse e il diritto a nascere dell’embrione. «Chi adotta un embrione mette alla luce un embrione già vivo ma in stato di abbandono», scriveva nel novembre del 2005 Francesco D’Agostino, allora presidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb). Pochi giorni prima il Comitato aveva approvato il documento sulla adottabilità degli embrioni congelati in stato di abbandono, pur con postille di dissenso totale o parziale. «Se sono vite umane a pieno titolo è giusto dare agli embrioni la possibilità di nascere, anche attraverso quella pratica, per alcuni obiettivamente conturbante, che il Comitato ha denominato Adozione per la nascita (Apn). Il diritto alla nascita non può che prevalere su ogni considerazione etica e giuridica in senso contrari», si affermava, individuando i limiti della legge 40 quando dichiara che devono «essere custoditi fino al momento della loro estinzione naturale». Aggiungeva: «Momento peraltro allo stato attuale indeterminabile da parte della scienza».Nella relazione annuale 2024 del ministero della Salute sullo stato di attuazione della legge 40, si legge che «sia i cicli di crioconservazione, sia il numero di embrioni che vengono crioconservati sono in progressivo aumento dal 2009 sino al 2022 […] nel 2022 i cicli di congelamento di embrioni hanno fatto registrare un incremento, rispetto alla precedente rilevazione pari al 4%; così come il numero di embrioni congelati, il cui incremento rispetto al 2021 è stato del 3,6%. Il numero medio di embrioni crioconservati per ciclo di crioconservazione oscilla tra il valore di 2,5 e 2,8».Tradotto in numero di embrioni crioconservati, la tabella ministeriale riporta che dal 2005 quando erano 659, si è passati ai 7.337 del 2009; a 34.490 nel 2015; a 46.853 nel 2019 per arrivare ai 63.401 del 2022. Se pensiamo che nel 2021 ci sono state 866 adozioni di minori in Italia, con un’attesa che ogni anno è di 7.000/8.000 domande, e che nel 2022 le adozioni internazionali sono state 565, possiamo immaginare l’impatto che avranno le adozioni di embrioni congelati. Oltre ad essere una scelta doverosa, in una prospettiva bioetica.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)