2018-07-04
Embraer e Boeing verso la fusione per stoppare la francotedesca Airbus
In vista del salone aeronautico di Farnborough il colosso Usa si muove in Sudamerica con l’obiettivo di contrastare l’attivismo della concorrente nel settore passeggeri. Il comparto diventa bipolare. E Leonardo?Boeing, il colosso aerospaziale di Seattle e la brasiliana Embraer stanno definendo uno storico accordo di fusione che potrebbe essere attuato entro due settimane. Lo ha reso noto la stessa Embraer ieri mattina e per il settore aerospaziale si tratterebbe della nascita di un gruppo industriale molto competitivo e articolato su numerosi fronti produttivi nei quali le aziende già operano in modo complementare. Entrambe le realtà hanno infatti sia divisioni militari, che in caso di fusione dovranno rimanere indipendenti, sia civili e attive nel campo della produzione di velivoli commerciali ed executive, seppure con prodotti diversi per dimensioni e mercati. Ciò che possiede la «Empresa Brasileira de Aeronáutica» e manca a Boeing è il settore executive, quello dei piccoli e medi jet d’affari, che i brasiliani si sono creati praticamente ripartendo da zero negli ultimi quindici anni. Sono riusciti però, per vendite e numero di consegne, a superare la divisione Cessna citation del gruppo statunitense Textron e sono arrivati ad aprire due stabilimenti, uno in Florida, incoraggiato dalle facilitazioni fiscali governative dell’era Obama, e uno in Cina.Nel settore dell’integrazione dei sistemi, dell’aerodinamica e di alcuni segmenti di mercato, Embraer oggi rappresenta il fiore all’occhiello dell’industria mondiale che fa gola a Boeing anche per la possibilità di produrre parti aeronautiche di altissimo livello a costi inferiori, mentre i brasiliani grazie a questa fusione si arricchirebbero di grandi risorse per la ricerca e la possibilità di lavorare nel comparto spaziale, dove gli americani sono player primari.L’operazione Boeing-Embraer dovrà essere approvata dal governo brasiliano ma è già evidente che vedrebbe gli americani assumere il ruolo dei soci di maggioranza, con i carioca che manterrebbero comunque il controllo sulle attività per il settore militare. Secondo il quotidiano Valor Economico le due parti hanno già preparato i protocolli d'intesa e sono in corso trattative avanzate a ritmo serrato per poter realizzare l’incontro decisivo tra due settimane, un periodo di tempo non casuale che farebbe coincidere l’annuncio proprio con l’imminente salone aerospaziale di Farnborough (Regno Unito), in programma dal 16 al 22 luglio, l’evento numero uno al mondo per interessi della finanza verso il comparto. E proprio la finanza potrebbe essere il vero motore di questo preaccordo, in quanto nel 1999, quando Embraer fu ricapitalizzata, il 20% del denaro fu messo dai francesi (Dassault aviation, Aerospace-matra, Snecma e Thomson-Csf per quasi 5 miliardi), con un accordo valido fino al 2007 e poi prorogato fino alla morte del capo famiglia di Sérge Dassault, avvenuta il 28 maggio scorso, appuntamento che ha dato il via a un inevitabile riassetto dei patrimoni in essere.Infine c’è un aspetto della vicenda che riguarda il mercato aerospaziale: non a caso la notizia è arrivata il giorno successivo all’annuncio del concorrente numero uno di Boeing, ovvero Airbus, di aver acquisito il pacchetto di maggioranza della società Cseries Aircraft limited partnership (Csalp), con il 50,01%, lasciando alla canadese Bombardier il 34% e il 16% alla Investissement Quebec. Una manovra per poter controllare la produzione del bireattore da 150 posti Cs300, concorrente del Boeing serie 737 e dell’Airbus A320 Neo. Seguirà a Farnborough l’annuncio riguardante il futuro del programma Cs100, la versione più piccola dello stesso aeroplano da trasporto passeggeri (100 posti), che nel 2017 aveva sofferto di problemi finanziari nonostante avesse raccolto ordini per 130 esemplari destinati a otto vettori. Sul fronte Embraer il salone inglese sarà il momento per presentare al mondo gli E3, versioni allungate dei jet passeggeri E-175, 190 e 195 E2, per i quali l’azienda ha già un portafoglio ordini di quasi 300 esemplari. E mentre Boeing distrae la stampa annunciando di essere al lavoro su un progetto trentennale per la realizzazione di un aeromobile passeggeri capace di raggiungere l’incredibile velocità di Mach 5 (volerebbe da Parigi a New York in un'ora e mezza), sale l’attesa per quanto sarà effettivamente annunciato a Farnborough. Molti i temi caldi, dalle future capacità di trasporto nucleare della Germania nella scelta tra F 35 e Typhoon, alla crescente domanda mondiale per i droni cargo ma, soprattutto, da italiani siamo in attesa delle mosse della nostra Leonardo a poco più di un anno dall’arrivo di Alessandro Profumo al vertice dell’azienda. Il colosso di piazza Monte Grappa ieri dal canto suo ha annunciato la firma del rinnovo quinquennale del contratto di dieci anni con il ministero della Difesa britannico per garantire assistenza ai sistemi di simulazione dei velivoli Typhoon, Tornado, Merlin, Wildcat, Chinook e C130J. Molto bene, ma abbiamo da vendere soprattutto addestratori ed elicotteri.