2024-10-24
Orlando arranca, l’effetto Toti non c’è. Bucci promette cinque nuovi ospedali
Domenica e lunedì si vota per le elezioni regionali: nove i candidati, ma è testa a testa tra il sindaco di Genova e l’ex ministro dem. Che batte sulle grane dell’ex governatore. Ma rischia il conflitto d’interessi per i suoi b&b.Con lo stanziamento del governo «costruiremo cinque nuovi ospedali», annunciava ieri Marco Bucci. In una Regione come la Liguria che da un lato ha una sanità pubblica non proprio da Nord e dall’altro ha la popolazione più anziana d’Italia, si tratta di una mossa importante. Domenica si vota e il confronto tra il sindaco di Genova e il piddino Andrea Orlando non è stato finora particolarmente vivace. Nonostante il famoso campo largo, i due candidati sono testa a testa, a giudicare dagli ultimi sondaggi, mentre fino a venti giorni fa l’ex ministro della Giustizia sembrava in vantaggio di tre punti. Soprattutto, più passano i giorni e meno Pd e M5s sembrano capaci di cavalcare la disgrazia giudiziaria che ha travolto Giovanni Toti. Orlando ha un bel dire che «si scrive Bucci ma si legge Toti». La realtà è che il sindaco della Lanterna, candidato indipendente per il centrodestra, ha un profilo da «civico» e non è mai stato chiacchierato nei rapporti con le aziende, anche se è commissario di una grande opera come la nuova diga del Porto di Genova.La torta sanitaria, com’è noto, è la vera posta in gioco di un’elezione regionale. Se si guarda il bilancio 2023 della Liguria, la spesa per questo capitolo ha toccato quota 4,23 miliardi (al netto delle partite di giro) e ha pesato per il 78% del budget totale della Regione. Le liste d’attesa sono lunghe e il turismo sanitario verso Piemonte e Lombardia è un fenomeno in crescita. In più, sulle inefficienze si sta allungando l’ombra della magistratura. Quattro giorni fa la l’Asl 3 di Genova è stata condannata a risarcire civilmente una famiglia che ha dovuto far curare a proprie spese il figlio con problemi di autismo, ma sono centinaia i ricorsi simili già presentati in tutta la Regione.Bucci lo sa bene e ieri ha dato l’annuncio che molti attendevano: «Costruiremo cinque nuovi ospedali in Liguria, anche se i nostri avversari non vogliono fare gli ospedali. Noi andremo avanti con i soldi che ci darà il governo».Orlando è un po’ in affanno da qualche giorno anche perché, se Bucci è malato (e non ne fa mistero, anzi), lui è sanissimo ma non ha avuto dalla natura il dono della verve. In più è spezzino, ovvero tra i meno liguri della Liguria. Ieri è, così, tornato a cavalcare il ciclone giudiziario che ha travolto la giunta precedente di centrodestra, con Toti che si era proclamato «vittima di giustizia politica a orologeria», ma poi, all’insaputa dello stesso Bucci, ha preferito patteggiare con i pm una condanna a una pena di due anni e un mese, convertita in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità. Ma Orlando va avanti come in disco rotto e provoca l’avversario: «Si scrive Bucci, si legge Toti. Ma non siete stanchi di tutto questo? Lo stesso assessore alla Sanità, gli stessi candidati indagati per corruzione, le stesse scelte miopi che renderanno la Liguria terreno di conquista della grande distribuzione a discapito dei piccoli commercianti e dei cittadini. Noi vogliamo cambiare».Curioso anche l’episodio di martedì mattina a Genova, nel corso di un confronto pubblico organizzato dal Secolo XIX dell’armatore Gianluigi Aponte. Quando Orlando ha attaccato la solita solfa contro Toti, dal pubblico sono arrivate proteste e un brusio di fastidio. E il dem allora ha completato la sua piccola provocazione con queste parole: «Non si può parlare male di Toti agli elettori di Bucci, è la prova della continuità».Continuità o meno, domenica e lunedì si vota in tutta la Liguria, con nove candidati tra i quali, però, solo Bucci e Orlando hanno delle chance. Il sindaco di Genova, che non si è dimesso dal suo incarico, ha il sostegno di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc, oltre alle liste Orgoglio Liguria e Vince Liguria. Orlando ha dietro di sé il Pd, i 5 stelle, Alleanza verdi e sinistra e le liste civiche Liguri a testa alta e Patto civico riformista. Si è chiamata fuori Italia viva, di Matteo Renzi, i cui esponenti liguri hanno le mani in pasta sui porti esattamente come il Pd e che per questo sono stati vittima del giustizialismo grillino. Solo lunedì sera si potrà capire quanto questa defezione sarà stata importante.Intanto gli ultimi sondaggi effettuati lo scorso 10 ottobre da Tecné per Primocanale davano una parità tra Bucci e Orlando, entrambi intorno al 47%. A metà settembre, Tecné vedeva in testa il piddino di tre punti, mentre a inizio ottobre Ipsos dava Bucci in vantaggio di tre. Insomma, partita pienamente aperta nonostante per mesi il centrosinistra fosse convinto di vincere a mani basse grazie alle inchieste giudiziarie. Se la sanità è il cuore della battaglia politica, in una Regione come la Liguria conta parecchio anche il turismo. Ebbene, Orlando, se eletto, rischia di avere un pesante conflitto d’interessi perché possiede tre immobili tra Spezia e Castelnuovo di Magra destinati a bed&breakfast. Le competenze su affitti e brevi e dintorni sono regionali e, quindi, chissà che posizione prenderebbe Orlando su questo tema che in tutta Italia scalda parecchio gli animi.
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