2023-05-04
Attacco coi droni al Cremlino. Mosca minaccia ritorsioni. Kiev: «Non c’entriamo nulla»
Giallo sul raid notturno mentre Vladimir Putin era assente. Volodymyr Zelensky nega responsabilità: «Lo lasciamo ai tribunali». Ira di Dmitrij Medvedev: «Ora il leader nemico va eliminato».Attacco, smentita, teoria del complotto. Dall’una e dall’altra parte della barricata lo schema è ormai sempre lo stesso. Impossibile capire dove sia la verità, impossibile verificare le notizie che arrivano dalle agenzie di stampa filogovernative di Kiev o di Mosca. Adesso a finire sotto la lente d’ingrandimento c’è l’attacco dei droni al Cremlino, sede della presidenza russa. Il presidente Vladimir Putin è rimasto illeso perché in quel momento si trovava in un altro luogo e in ogni caso i danni, nonostante i droni fossero due, non sono stati ingenti, anche perché entrambi i velivoli sono stati disinnescati dal sistema difensivo di Mosca. Nei due video diffusi si può notare come i droni sfiorino la cupola del Cremlino senza colpirla. Ed è per questo che alcuni ritengono che probabilmente si sia trattato di un’azione dimostrativa. Le piste e le ipotesi sono essenzialmente due: da un lato Kiev e dall’altro i russi. Qui la trama si fa più fitta perché alcuni analisti ritengono probabile che non siano stati i dissidenti russi, ma gli stessi nazionalisti per giustificare una ritorsione su grande scala da parte di Mosca. Se invece fosse stata la resistenza, questo dimostrerebbe la grande fragilità del leader del Cremlino. Kiev in ogni caso smentisce la paternità dell’attentato: ««Noi non attacchiamo Putin, lo lasciamo al tribunale», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podoliak ha aggiunto: «È tutto prevedibile. La Russia sta chiaramente preparando un attacco terroristico su larga scala. L’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi sul territorio della Federazione Russa», perché «non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha dubbi: «È un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente russo». Mosca ha aggiunto che adotterà misure di ritorsione contro Kiev. «Dopo l’attacco terroristico di oggi non rimangono altre opzioni se non la rimozione fisica di Zelensky e della sua cricca». Questa la dura reazione dell’ex presidente russo, Dmitrij Medvedev. «Non è nemmeno necessario che firmi l’atto di resa incondizionata», si legge nel messaggio pubblicato su Telegram, «neanche Hitler, come sappiamo, lo firmò. C’è sempre un successore».Un deputato russo è stato altrettanto aggressivo: «I terroristi si sono stabiliti a Kiev, con loro i negoziati sono inutili. Devono essere solo distrutti, rapidamente e senza pietà. È ora di lanciare un attacco missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev», ha detto Mikhail Sheremet, deputato della Crimea, la regione ucraina occupata dalla Russia nel 2014.Per il momento le uniche contromisure adottate sono state il divieto di sorvolo dei droni nei cieli di Mosca e San Pietroburgo e per quanto riguarda la parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa per l’anniversario della vittoria sul nazismo non ci saranno intoppi, si celebrerà ugualmente, ha chiarito Peskov. L’Onu non può confermare le dichiarazioni di Mosca e Kiev sull’attacco, ma invita le parti ad astenersi da ogni retorica e azioni che potrebbero portare a un’ulteriore escalation del conflitto. Mentre un funzionario statunitense alla Cnn ha detto: «Qualunque cosa sia successa, non c’è stato alcun preavviso», aggiungendo che le autorità stanno ancora cercando di capire cosa sia successo esattamente. Tuttavia questo non è l’unico attacco subito dalla Russia in queste ore. Infatti ci sono state delle esplosioni vicino al ponte di Crimea in un deposito di petrolio della flotta russa del Mar Nero e a causarle potrebbero essere stati dei droni ucraini. Ci sono volute ore per domare le fiamme e la Marina russa è stata costretta a spostare le sue navi. La guerra insomma è sempre più feroce, a causa dei bombardamenti russi sulla regione di Kherson sono morte 18 persone solo nella giornata di ieri, ferite almeno 46, fra cui un bambino ricoverato in gravi condizioni. Gli attacchi hanno preso di mira l’unico supermercato aperto della zona e la stazione di Kherson e anche lo staff di un’ambulanza alla stazione è stato colpito. Ma i bombardamenti sulla città non finiscono, tanto che il capo dell’amministrazione regionale ha consigliato ai residenti di non uscire: «I russi continuano a colpire senza pietà. Rimanete nascosti. Se siete a casa, non uscite almeno fino al mattino, non mettetevi in pericolo». Intanto prosegue l’attività diplomatica di Zelensky, che ieri ha incontrato a Helsinki il presidente finlandese Sauli Niinisto per parlare di rifornimento di armi e di nuove sanzioni alla Russia. Incontro che ha fatto innervosire Mosca, che ha reagito così: «La Russia sarà costretta a reagire se la Nato utilizzerà il territorio della Finlandia» ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova, «la Finlandia e la Nato devono capire che mandare truppe in Nord Europa contribuirà soltanto all’aumento delle tensioni politiche e militari nella regione».Ma l’incontro più atteso del momento è quello previsto tra Zelensky e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il presidente ucraino è atteso a Berlino sabato 13 maggio, la notizia, prima di essere ripresa dall’Ansa, era stata pubblicata da un tabloid della città. Più che una notizia, una fuga di notizie, per la quale Zelensky si è molto risentito: a Kiev è «forte la delusione» per la comunicazione mal gestita dai tedeschi e in Ucraina si starebbe valutando di disdire il viaggio.
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