2023-09-18
Donne Straordinarie in mostra al MAXXI di Roma
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Da Alba Rohrwacher a Liliana Segre, passando per Flavia Pennetta e Ginevra Bompiani, in molte hanno prestato il loro volto all’obiettivo della fotografa Ilaria Magliocchetti Lombi, in mostra al MAXXI di Roma (dal 7 settembre al 6 ottobre 2023) con l’esposizione Straordinarie, una raccolta di oltre 100 ritratti di donne italiane affermate e realizzate, nonostante pregiudizi e discriminazioni. Una mostra importante, legata alla campagna Indifesa, che Terre des Hommes porta avanti ormai da 12 anni per la protezione dei diritti delle bambine e delle ragazze, in Italia e nel mondo.Si chiamavano Marisa, Rossella, Giulia, Martina, Alina,Yana, Melina, Saman. Elencarle tutte, purtroppo, sarebbe troppo lungo. Perché sono 79 - al momento - le donne ammazzate da inizio anno a oggi. Uccise a botte, a coltellate, a colpi di pistola e di fucile da chi diceva di amarle. Mariti, fidanzati, ex compagni, amici, vicini di casa. Persino padri. Una scia di sangue lunga e dolorosissima, che distrugge chi resta e rende orfani i figli. Femminicidi, ai quali si aggiungono stupri ( gli ultimi, tremendi, di Palermo e di Caivano), abusi, maltrattamenti, violenze verbali e psicologiche. Vittime, sempre le donne. Un tema scottante, grave, difficile da arginare, perché il problema è ampio, culturale e ha radici profonde, ancestrali. La mostra al MAXXIIn questo clima, che di «rosa » ha davvero poco, si innesta la mostra al MAXXI di Roma. Che non è una mostra sul femminicidio, ma un inno, un omaggio allo straordinario mondo femminile e un appello alle istituzioni e al grande pubblico a sostegno di una cultura di rispetto e di inclusione, contro ogni pregiudizio e discriminazione di genere. Straordinarie il titolo dell’esposizione (curata da Renata Ferri), una bellissima raccolta di oltre 100 ritratti di donne contemporanee, volti noti e meno noti, che, ognuna nel proprio ambito, si sono distinte, affermate e realizzate, nonostante gli ostacoli e le difficoltà. 100 immagini che raccontano 100 storie diverse, interpretate con straordinaria intensità dall’obiettivo della fotografa romana Ilaria Magliocchetti Lombi, che delle sue Straordinarie «modelle » è riuscita a cogliere l’anima, il sentimento che sta dietro un volto, un sorriso, uno sguardo, il guizzo che si nasconde dietro un’espressione enigmatica. Che si tratti di Carolina Raspanti (attrice affetta da sindrome di Down) o di Sabrina Efionay (giovane scrittrice italiana di origine nigeriane), della compositrice Lucia Ronchetti o dell’avvocata e attivista Cathy La Torre, della già citata Liliana Segre o dell’etoile Alessandra Ferri, di Levante o di Elodie, la mostra al MAXXI vuole essere un omaggio a queste donne e a tutte quelle che, con le loro competenze, la loro creatività e il loro ingegno, sono le vere protagoniste del presente, e vuole offrire la loro testimonianza alle bambine e alle ragazze, protagoniste del futuro, per renderle più consapevoli dei loro diritti e spronarle a coltivare i propri talenti e realizzare i propri sogni.Una mostra importante, che va oltre l’indiscutibile bellezza delle immagini in bianco e nero. Immagini pulite ed essenziali, ben delineate nei contorni, senza fronzoli o sbavature. Forti. Come le donne che rappresentano…
Jeffrey Epstein (Getty Images)
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
A Fontanellato il gruppo Casalasco inaugura l’Innovation Center, polo dedicato a ricerca e sostenibilità nella filiera del pomodoro. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini e il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta. L’hub sarà alimentato da un futuro parco agri-voltaico sviluppato con l’Università Cattolica.
Casalasco, gruppo leader nella filiera integrata del pomodoro, ha inaugurato oggi a Fontanellato il nuovo Innovation Center, un polo dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel settore agroalimentare. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la competitività del Made in Italy e promuovere un modello di crescita basato su innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini, il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta e il management del gruppo. Una presenza istituzionale che sottolinea il valore strategico del progetto.
Urso ha definito il nuovo centro «un passaggio fondamentale» e un esempio di collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni. Per Marco Sartori, presidente di Casalasco Spa e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, l’hub «non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio», pensato per ospitare idee, sperimentazioni e collaborazioni capaci di rafforzare la filiera.
L’amministratore delegato Costantino Vaia parla di «motore strategico» per il gruppo: uno spazio dove tradizione e ricerca interagiscono per sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale. Tamagnini, alla guida di FSI – investitore del gruppo – ricorda che il progetto si inserisce in un percorso di raddoppio dimensionale e punta su prodotti italiani «di qualità valorizzabili all’estero» e su una filiera sostenibile del pomodoro e del basilico.
Progettato dallo studio Gazza Massera Architetti, il nuovo edificio richiama le cascine padane e combina materiali tradizionali e tecnologie moderne. I mille metri quadrati interni ospitano un laboratorio con cucina sperimentale, sala degustazione, auditorium e spazi di lavoro concepiti per favorire collaborazione e benessere. L’architetto Daniela Gazza lo definisce «un’architettura generativa» in linea con i criteri di riuso e Near Zero Energy Building.
Tra gli elementi distintivi anche l’Archivio Sensoriale, uno spazio immersivo dedicato alla storia e ai valori dell’azienda, curato da Studio Vesperini Della Noce Designers e da Moma Comunicazione. L’arte entra nel progetto con il grande murale di Marianna Tomaselli, che racconta visivamente l’identità del gruppo ed è accompagnato da un’esperienza multimediale.
All’esterno, il centro è inserito in un parco ispirato all’hortus conclusus, con orti di piante autoctone, una serra e aree pensate per la socialità e il benessere, a simboleggiare la strategia di sostenibilità del gruppo.
Casalasco guarda già ai prossimi sviluppi: accanto all’edificio sorgerà un parco agri-voltaico realizzato con l’Università Cattolica di Piacenza, che unirà coltivazioni e produzione di energia rinnovabile. L’impianto alimenterà lo stesso Innovation Center, chiudendo un ciclo virtuoso tra agricoltura e innovazione tecnologica.
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