2019-05-10
Di Maio benedice Blackrock-Carige poi scopre sui giornali che è svanita
Mentre il vicepremier elogia l'intervento salvifico, il fondo si sfila dall'operazione da 400 milioni di euro a favore della banca genovese. La Bce concederà più tempo, ma si va verso la ricapitalizzazione di Stato.Il governo apprende dai giornali che Blackrock si è sfilata dalla cordata per il salvataggio di Banca Carige. Dopo che mercoledì sera il vice premier Luigi Di Maio aveva mostrato il suo plauso definendo l'interesse del colosso americano del risparmio gestito l'occasione di rilancio per l'istituto ligure, ieri il governo ha dovuto fare marcia indietro leggendo le notizia di stampa e le dichiarazioni di stop da parte del fondo Usa. «Non è all'ordine del giorno, è all'ordine del giorno una soluzione di mercato», ha detto alla stampa il premier Giuseppe Conte al termine del vertice Ue informale di Sibiu, in Romania. Sul ritiro del fondo Blackrock, Conte ieri ha precisato che «si chiude una porta e se ne apre un'altra. La banca è in una condizione di stabilità e sostenibilità finanziaria. Ci sono tutti gli estremi per perseguire con la massima tranquillità una soluzione di mercato».In realtà non sembra essere così. Non è chiaro quale possa essere la soluzione di mercato che non preveda l'intervento diretto del tesoro come avvenuto con Mps. Secondo le ultime indiscrezioni uscite prima dell'addio definitivo del colosso guidato da Larry Fink, Blackrock avrebbe dovuto avere il 43% del gruppo. Una soluzione in realtà non troppo vantaggiosa visto che, così facendo, la roccia nera avrebbe avuto poco margine di manovra all'interno di una banca in seria difficoltà e difficile da risanare. Non a caso, Blackrock avrebbe voluto la totalità del capitale azionario (o la quota di maggioranza), una ipotesi ritenuta irrealizzabile per gli altri azionisti come Malacalza Investimenti. Di certo, dopo l'uscita di scena di scena di Blackrock, il problema non è più solo quello di risanare la banca, ma anche di capire quale sarà la sorte dei quasi 5.000 dipendenti del gruppo. Soprattutto se il governo non ha intenzione di comprarne una quota e dopo che altri potenziali investitori avevano già prima di Blackrock gettato la spugna. Sul tema ieri si è fatto avanti il maggior sindacato dei bancari, la Fabi. «Per il futuro di Carige siamo aperti a tutte le soluzioni che tutelino l'occupazione, la clientela e la stessa banca», ha sottolineato ieri il coordinatore della Fabi di Genova, Riccardo Garbarino. «Non abbiamo pregiudizi nei confronti di alcun interlocutore seriamente intenzionato a rilanciare il gruppo e restiamo pronti a sederci al tavolo con chiunque abbia un progetto che non stravolga la natura dell'istituto, da sempre vicino al territorio, alle imprese e alle famiglie», ha detto. «Con la massima responsabilità, faremo il nostro lavoro fino in fondo, sempre nell'esclusivo interesse delle lavoratrici e dei lavoratori. Dai commissari di Carige oggi abbiamo avuto la conferma dell'impegno a trovare soluzioni di mercato con la consapevolezza che le norme in vigore consentono anche la ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato». Soluzione quest'ultima però smentita dal premier Conte. Sul salvataggio di Carige ieri è intervenuto anche l'ad di Unicredit Jean Pierre Mustier, nel corso di alcune conference call avvenute nell'ambito della presentazione dei risultati conseguiti dalla banca nel primo trimestre.Il messaggio di Mustier è stato chiaro: in Italia, Unicredit è intenzionata a perseguire una crescita unicamente di tipo organico, ma nell'ambito di un possibile salvataggio di sistema per Banca Carige si renderebbe disponibile a un intervento pro quota.Un intervento di fatto obbligatorio perché il numero uno di Unicredit si riferiva alla ricapitalizzazione da parte dello Schema volontario del fondo Interbancario di tutela dei depositi (Fitd), che a sua volta puntellerebbe il capitale della banca. Una scelta che toccherebbe a tutte le banche che hanno aderito al fondo di salvataggio. Lo stesso istituto che pochi giorni fa aveva deliberato la trasformazione della parte convertibile (313 milioni) del bond da 320 milioni sottoscritto nel 2018 in azioni: manovra che - se approvata dall'assemblea dei soci prevista il 14 maggio a Roma - contribuirà in parte ad alleggerire la complessa posizione di Carige.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)