2024-08-04
Legge dem contro la prima donna Ragioniere
Daria Perrotta (Imagoeconomica)
Il partito della parità di genere presenta una proposta che ha l’obiettivo di evitare la nomina di Daria Perrotta a capo del dipartimento del Mef che accerta la copertura economica delle norme. Giancarlo Giorgetti replica alle accuse: «Spoils system? Gli esperti si trovano nel Pd».Sulla carta il Pd si è sempre detto contrario alle leggi ad personam, ma evidentemente se la norma diventa contra personam gli va più che bene. Si capisce questo leggendo il disegno di legge depositato in Senato, con primo firmatario Antonio Misiani, e rispetto al quale c’è un’ampia convergenza, Francesco Boccia in testa, dei big del partito. Il titolo è chiaro, «Disposizioni per la trasparenza delle procedure di nomina del Ragioniere dello Stato», mentre l’obiettivo è quello di attaccare la prossima nomina, è prevista per il consiglio dei ministri del 7 agosto, del nuovo Ragioniere dello Stato, Daria Perrotta. Per la prima volta sarà una donna. Ma evidentemente per i dem non è quella giusta. Con la scusa della trasparenza, infatti, si indicano dei requisiti che taglierebbero fuori il dirigente dello Stato scelto dal governo. Un unicum, appunto. Non mi va bene la persona che il governo ha scelto per ricoprire un importante carica dello Stato? Allora propongo una legge che la escluda. La possibilità che il blitz vada in porto sono pari a zero, ma qui è il mero tentativo che conta. «Le recenti vicende sulle ipotesi di sostituzione del Ragioniere generale dello Stato, riconfermato nell’incarico dallo stesso esecutivo in data 19 gennaio 2023», si legge nella relazione, «hanno fatto emergere problematiche di trasparenza sulle ragioni di fondo e sulle modalità adottate, che appaiono tra l’altro in palese contrasto con l’interesse del Paese, mentre sono in corso i negoziati con la Commissione Ue sul piano strutturale di bilancio e in coincidenza con l’avvio dell’impostazione della prossima manovra di bilancio».In buona sostanza la scelta del governo di sostituire Biagio Mazzotta, che è diventato presidente di Fincantieri e al quale viene imputata una grossa responsabilità nel mancato alert rispetto all’esplosione delle spese per il Superbonus, sarebbe per i dem in contrasto con l’interesse del Paese, perché sono in corso negoziati con Bruxelles e c’è da fare la manovra. Chi lo dice? Dove sta scritto che il nuovo Ragioniere non farà gli interessi del Paese? Perché se un governo decide di cambiare il responsabile di un dipartimento del ministero dell’Economia (la Ragioneria non è infatti un authority o un ente autonomo, ma uno dei sette dipartimenti del Mef) non sarebbe libero di farlo? Lapidario il ministro Giancarlo Giorgetti che interrogato sulle accuse di praticare il più classico degli spoils system, risponde: «Non c’è stata nessuna pressione per le dimissioni del Ragioniere generale dello Stato? Gli esperti dello spoils system si trovano nel Pd. Mazzotta lo conosco da tanti anni, probabilmente da più anni di molti di quelli che commentano. È una persona di grande qualità, ha fatto una scelta. La scelta per la sostituzione risponderà a requisiti di alta professionalità, capacità e intelligenza». Ma il punto è proprio questo. Al Pd non va giù che in un ruolo certamente cruciale, il Ragioniere dello Stato accerta la copertura economica delle norme, andrà una persona considerata vicina al ministro Giorgetti e che oggi (in realtà dall’ottobre del 2022) è a capo dell’ufficio di coordinamento legislativo del ministro leghista. E così via di legge contra personam, che in tre striminziti articoli, prima stabilisce che il Ragioniere generale dello Stato, sia scelto tra personalità con requisiti di «elevata esperienza professionale maturata in materia di politiche di bilancio e del coordinamento e verifica degli andamenti di finanza pubblica per la durata di almeno un quinquennio presso la Ragioneria generale dello Stato, la Corte dei Conti, la Banca d’Italia, la Bce, l’Ufficio parlamentare del Bilancio e le principali organizzazioni economiche e finanziarie internazionali [...]». Poi che la designazione effettuata dal Governo sia «sottoposta al previo parere delle commissioni parlamentari competenti», e infine che non possono essere nominati «a Ragioniere generale dello Stato coloro che abbiano ricoperto incarichi di governo o di diretta collaborazione di governo nei cinque anni precedenti alla nomina».Insomma, esclude la Perrotta per la collaborazione con Giorgetti ma non solo. E il merito? Il fatto che sia considerata in modo bipartisan un manager imparziale e molto competente? Che pur arrivando da un ambiente esterno alla Ragioneria (ma era già successo con Vittorio Grilli per esempio) per vent’anni fino al 2020 è stata nello staff della commissione bilancio della Camera nell’attività di verifica delle coperture finanziarie dei provvedimenti e che abbia insegnato contabilità dello Stato alla Luiss?Niente, tutto questo per i dem adesso viene messo in secondo piano. Peccato che la stessa legge contra personam non l’abbiano presentata nel 2013 quando l’allora premier democratico Enrico Letta decise di sostituire il ragioniere «Signor no» Mario Canzio, con Daniele Franco che poi sarebbe diventato titolare del Mef. Non l’hanno fatto perché anche allora si trattava di una decisione che rientrava nelle prerogative del governo e del Mef. Proprio come lo è oggi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.