2023-08-04
«Death on the beach», la serie crime in arrivo su Sky
True
«Death on the beach» (Sky Documentaries)
Death on the beach, in onda su Sky Documentaries nella prima serata di venerdì 4 agosto, è il volto nascosto di Koh Tao, di un’isola che si sarebbe mangiata le vite giovani di tanti, troppi turisti. Inglesi, soprattutto, come inglese era Christina Annesley, protagonista ex post della miniserie.Koh Tao dovrebbe corrispondere all’immagine che si ha di un paradiso: le spiagge lunghe, la sabbia color di zucchero, le sfumature del mare, con l’azzurro che volge al blu. «Amazing Thailand», «Tailandia meravigliosa», recitano gli slogan pubblicitari. E verrebbe quasi da creder loro, se altre voci, voci insistenti, non intervenissero per dire altro. Koh Tao, nel Golfo del Siam, non sarebbe il paradiso che le sue acque cristalline parrebbero promettere. Sarebbe l’inferno, l’«Isola della morte», così oscura da aver spinto Sky Documentaries a parlare di sé, della sua natura mortifera.Death on the beach, in onda su Sky Documentaries nella prima serata di venerdì 4 agosto, è il volto nascosto di Koh Tao, di un’isola che si sarebbe mangiata le vite giovani di tanti, troppi turisti. Inglesi, soprattutto, come inglese era Christina Annesley, protagonista ex post della miniserie.Christina Annesley era una ragazza quando è partita da casa per visitare il Sud-Est asiatico. Sarebbe dovuta star via per dei mesi, festeggiando così la fine dell’università e il passaggio alla vita adulta. Invece, dopo poche settimane, i telefoni della sua famiglia hanno squillato. Christina Annesley, il suo corpo o quel che ne rimaneva, era stato trovato su una spiaggia di Koh Tao. Niente più feste, dunque. Niente più viaggi. La ragazza, che nelle tre puntate del documentario rivive attraverso i ricordi del padre, si è spenta a due passi dal mare, per cause che le autorità locali hanno liquidato come «naturali». Avrebbe avuto un’infezione virale e mischiato, con grado ignoto di consapevolezza, alcolici e antibiotici. Perciò sarebbe morta, si è letto nei referti dell’autopsia, impugnati poi dalla famiglia della ragazza. Gli Annesley hanno rifiutato categoricamente le teorie della polizia tailandese. Di più. Hanno cominciato ad indagare di loro pugno, scoprendo il lato oscuro di Koh Tao, altri turisti, altre morti frettolosamente archiviate come incidenti. Le indagini, che Death on the beach ricostruisce in tre episodi, hanno portato a galla un che di marcio. Troppi giovani britannici sono morti a Koh Tao. Troppe misteriose e ambivalenti le circostanze. La famiglia Annesley, insieme ai genitori degli altri ragazzi scomparsi sull’isola, hanno portato una petizione all’allora primo ministro inglese, Theresa May. Hanno chiesto migliori servizi di assistenza consolare e traduzione per i parenti delle vittime. Hanno chiesto informazioni adeguate, più trasparenti, sui Paesi esteri che negli anni sono stati testimoni di tante morti. «È troppo tardi per noi, non credo che saremo mai in grado di scoprire cosa sia accaduto a nostra figlia», hanno spiegato i genitori di Christina, raccontando - anche attraverso il documentario - cosa si celi davvero oltre le attrattive turistiche di un Paese come la Tailandia.
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Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello: «Dopo il 2022 il settore si è rilanciato con più iscritti e rendimenti elevati, ma pesano precariato, scarsa educazione finanziaria e milioni di posizioni ferme o con montanti troppo bassi».