2020-09-11
De Laurentiis positivo e il calcio trema. I vertici della Serie A vanno in quarantena
Aurelio De Laurentiis (Ansa)
Il patron del Napoli mercoledì ha partecipato all'assemblea di Lega. Ieri il trasferimento a Roma da Capri con la moglie.«Ho incontrato Aurelio De Laurentiis dieci giorni fa, io mi sento bene. Ci siamo salutati, ci siamo abbracciati, lui non aveva la mascherina. Non sapevo che fosse positivo, mi è stato detto che dovrò fare un altro tampone, ne ho già fatti tre o quattro, uno in più o in meno non fa differenza». Parole sagge e sante, quelle del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli e super tifoso degli azzurri. Come lui, ieri, tutti quelli che negli ultimi giorni hanno incontrato De Laurentiis, si sono messi in fila per il doveroso tampone. La notizia della positività al coronavirus del presidente del Napoli si è abbattuta come un temporale autunnale su tutto il mondo del calcio italiano, spedito in quarantena dalla circostanza più sfortunata di tutte: l'altro ieri mattina, pochissime ore prima che Aurelio scoprisse di essere positivo, aveva partecipato a Milano all'assemblea della Lega di Serie A alla quale erano presenti i vertici di tutti i club della massima serie. De Laurentiis ieri pomeriggio ha raggiunto Roma da Capri, dove si trovava con la moglie Jacqueline Baudit, risultata a sua volta positiva. Il presidente del Napoli accusa spossatezza e dolori articolari, potrebbe decidere di recarsi al Gemelli. La giornata di ieri è stata caratterizzata dall'ansia per le condizioni di salute del patron azzurro, anche a causa delle sue patologie pregresse, ma anche dalle polemiche. De Laurentiis, nei video che lo ritraggono mentre fa il suo ingresso all'assemblea di Lega all'Hilton e quando esce e incontra i giornalisti appare infatti senza mascherina, a differenza di altri big come il presidente della Juventus Andrea Agnelli, l'ad dell'Inter Beppe Marotta, il presidente del Milan Paolo Scaroni, il patron della Lazio Claudio Lotito, il presidente della Lega Paolo Dal Pino e l'ad Luigi De Siervo. «La temperatura», fanno sapere alla Verità fonti del Napoli, «gli è stata misurata alla partenza e all'arrivo a Capodichino e all'arrivo e alla partenza a Linate, e non è mai risultata irregolare. A tutti noi viene sempre misurata la febbre in aeroporto, anche quando prendiamo un charter, i controlli sono severissimi. Il presidente è sempre stato scrupolosissimo: mantiene la distanza, ha il disinfettante in tasca, non saluta con la stretta di mano. In Lega ha sempre indossato la mascherina, tranne quando ha preso la parola». Resta un mistero come si sia contagiato: i sospetti convergono sugli ultimi giorni trascorsi a Capri, dove in tantissimi tra i vip partenopei sono soliti trascorrere gli ultimi giorni di vacanza dopo essere tornati dall'estero o dalla Sardegna. Il patron azzurro potrebbe essere stato contagiato sull'isola. Polemiche anche sul malessere che De Laurentiis accusava già da un paio di giorni, e che sarebbe stato provocato da una scorpacciata di frutti di mare, soprattutto ostriche. A quanto ci risulta, la cena pantagruelica risalirebbe a sabato scorso a Capri: l'allenatore del Napoli, Rino Gattuso, avrebbe fatto recapitare a De Laurentiis un principesco carico di pesce e frutti di mare, che Aurelio avrebbe offerto ad alcuni amici. Da qui, la dissenteria che lo ha colpito, o almeno: quando ha avvertito un forte mal di stomaco, il presidente ha pensato ai postumi della scorpacciata.Dalla tarda mattinata di ieri, si sono susseguite le notizie di presidenti e dirigenti di Serie A in quarantena in seguito alla positività di De Laurentiis: Andrea Agnelli, i due dirigenti della Fiorentina Joe Barone e Joseph Commisso, figlio del presidente Rocco Commisso, il patron granata Urbano Cairo, il presidente della Lega Paolo Dal Pino, l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, il presidente del Parma Pietro Pizzarotti e il consigliere Marco Ferrari, il presidente del Benevento Oreste Vigorito (che ha anche viaggiato in aereo con De Laurentiis). Il presidente del Milan Paolo Scaroni effettuerà oggi un tampone precauzionale, ma non si è messo in quarantena in quanto non ha avuto contatti diretti con De Laurentiis; l'ad dell'Inter, Beppe Marotta e i dirigenti nerazzurri Alessandro Antonello e Angelo Capellini, non hanno avuto alcun contatto ravvicinato con il presidente del Napoli nel corso dell'assemblea di Lega Serie A ma per i prossimi giorni manterranno un atteggiamento di grande prudenza.«Aurelio è un amico di famiglia», ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, «gli sono vicino e lo abbraccio. Giuro che non so niente, solo quello che ho letto ma c'è qualcosa che non mi quadra. Mi sembra che qualcosina non abbia funzionato».«Sono in isolamento volontario», ha detto il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, a Radio Capital, «non ho assolutamente sintomi, zero, sto benissimo. I protocolli all'assemblea di Lega sono stati tutti rispettati. De Laurentiis imprudente? Quando è arrivato non aveva febbre, quando è andato via all'aeroporto di Milano gli hanno misurato la temperatura e mi ha detto che non ne aveva. Poi alle 20 mi ha telefonato dicendo che aveva la febbre ed era risultato positivo. Abbiamo attivato tutte le procedure come da protocollo. Il tampone? Mi dicono che oggi non ha senso farlo», ha aggiunto Dal Pino, «ma il medico mi ha prescritto di farlo nei prossimi giorni. C'è tutto un programma da seguire, ma siamo molto sereni. Speriamo che De Laurentiis guarisca presto e vada tutto bene».