2025-04-21
Cybersicurezza, l'Italia un passo dietro rispetto a Francia e Germania
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È quanto emerge dall’ultima analisi condotta da Twin4Cyber in collaborazione con la divisione Cybersecurity di Maticmind. Le piccole e medie imprese (Pmi), vero motore dell’economia nazionale con oltre 492.000 aziende, sono tra i bersagli preferiti dei gruppi criminali, spesso privi di difese adeguate. La vulnerabilità informatica di un Paese non si misura solo in termini tecnici, ma affonda le sue radici in un complesso intreccio di fattori socio-economici, livelli di digitalizzazione e contesti geopolitici. È quanto emerge dall’ultima analisi condotta da Twin4Cyber in collaborazione con la divisione Cybersecurity di Maticmind. Non solo. Il 39% degli attacchi ransomware globali colpisce l’Unione Europea, evidenziando quanto urgente sia una strategia condivisa tra i Paesi membri. Il report di Twin4Cyber e Maticmind chiede un’azione coordinata a livello europeo per proteggere le piccole e medie imprese, promuovere la deterrenza nel cyberspazio e sviluppare una vera cultura della sicurezza digitale.Secondo lo studio, l’Italia si trova oggi in una posizione critica nel panorama europeo della cybersicurezza. Con un punteggio complessivo di 62,11 nel ranking globale, il nostro Paese resta indietro rispetto a nazioni come Francia (76,58), Germania (75,32) e Spagna (70,86), mostrando un ritardo strutturale nell’adozione di tecnologie digitali e nelle infrastrutture di difesa informatica.Il report evidenzia che l’Italia ha registrato 155.000 dispositivi compromessi e 155 attacchi ransomware nel 2024, pari al 2,83% del totale globale. Le piccole e medie imprese (Pmi), vero motore dell’economia nazionale con oltre 492.000 aziende, sono tra i bersagli preferiti dei gruppi criminali, spesso privi di difese adeguate. A testimonianza della gravità del fenomeno, oltre un quarto delle imprese manifatturiere italiane è stato vittima di attacchi gravi nei primi sei mesi del 2024.Il rapporto «Cost of Data Breach» di IBM conferma la crescente pressione economica subita dalle imprese italiane: il costo medio per incidente ha raggiunto i 4,37 milioni di euro, con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente.Nel 2023 l’Italia ha destinato 2,149 miliardi di euro alla cybersicurezza, pari allo 0,12% del PIL, una cifra nettamente inferiore a quella di paesi comparabili come Francia e Germania, che investono il doppio. Nel 2024, gli stanziamenti sono cresciuti del 15%, arrivando a 2,48 miliardi di euro, ma restano ancora distanti dal livello necessario per un’efficace protezione. Gli Stati Uniti, per esempio, dedicano circa lo 0,3% del loro PIL alla sicurezza informatica.Un altro fronte critico è rappresentato dalla formazione: solo il 45,8% della popolazione italiana possiede competenze digitali di base, contro una media europea del 55,6%. Questo gap limita la capacità dei cittadini e dei professionisti di riconoscere e gestire i rischi informatici, aumentando l’esposizione collettiva.Nonostante il quadro problematico, l’Italia sta muovendo passi importanti verso la costruzione di un ecosistema digitale più sicuro. Il Dipartimento per la trasformazione digitale guida iniziative strategiche come lo sviluppo del wallet digitale nazionale, il rafforzamento delle infrastrutture di cloud computing e la creazione di nuovi data center. L’obiettivo è rafforzare la resilienza digitale del Paese e garantire maggiore interoperabilità e sicurezza, allineandosi con gli standard europei.L’analisi presentata a Montecitorio mostra come gli attacchi ransomware siano tutt’altro che casuali: la correlazione tra PIL e cyberattacchi è ormai un fatto statistico. Più una nazione è digitalizzata e ricca, più diventa attraente per attori malevoli.«La minaccia informatica non è più solo criminale: è diventata un vero strumento di guerra economica per procura» ha spiegato Pierguido Iezzi, CEO di Twin4Cyber. «Il cyberspazio è oggi una nuova arena di confronto geopolitico, dove gruppi criminali, spesso legati a Stati ostili, agiscono per destabilizzare economie avanzate.»A fare eco a queste parole è stato Lorenzo Forina, CEO di Maticmind Group: «Serve un cambio di paradigma. La cybersicurezza non può più essere considerata un costo, ma un investimento strategico per proteggere la nostra competitività economica e la nostra sovranità.»In definitiva, l’Italia si trova oggi davanti a una sfida senza precedenti. La resilienza digitale non può più essere rimandata: è una priorità nazionale e un tassello fondamentale per la sicurezza economica e democratica dell’intero continente.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.