Fa freddo e dunque cosa c’è di più corroborante di un buon brodo? Sbagliato, perché stavolta vi portiamo in pescheria. Abbiamo deciso di proporre una ricetta assai diffusa nel Salento jonico, ma che con diverse declinazioni è presente un po’ in tutto l’Adriatico. Sul Tirreno si fa invece una zuppa simile. Protagonista di questo piatto è un pesce buonissimo di prezzo modesto, che proprio nei mesi invernali è al suo massimo di taglia e di sapore: la gallinella (detta anche pesce cappone).
Fa freddo e dunque cosa c’è di più corroborante di un buon brodo? Sbagliato, perché stavolta vi portiamo in pescheria. Abbiamo deciso di proporre una ricetta assai diffusa nel Salento jonico, ma che con diverse declinazioni è presente un po’ in tutto l’Adriatico. Sul Tirreno si fa invece una zuppa simile. Protagonista di questo piatto è un pesce buonissimo di prezzo modesto, che proprio nei mesi invernali è al suo massimo di taglia e di sapore: la gallinella (detta anche pesce cappone).Potete fare la stessa preparazione anche con lo scorfano, ma dovete farvelo pulire in pescheria perché porta sul dorso degli aculei che se non fate attenzione possono provocare fastidiose punture. Per il resto è una sorta di pasta risottata che si fa rapidamente e con un esito gastronomico da leccarsi le dita.Ingredienti - Due gallinelle di circa 400 grammi l’una, 400 grammi di gamberetti rosa, 360 grammi di pasta di semola formato ditalini (o altra pasta corta che vi piace), due cipolle, due carote, una costa di sedano, un mazzo di prezzemolo, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e peperoncino q.b.Procedimento - Sgusciate i gamberetti tenendo da parte carapace e teste. In una pentola mettete a bollire in abbondante acqua leggermente salata una carota, una cipolla, la costa di sedano e gli scarti dei gamberetti in modo da ottenere un fumetto di pesce. Mondate le gallinelle. In un'altra padella fate soffriggere carota e cipolla tagliate grossolanamente nell’olio extravergine di oliva. Quando le verdure si sono appassite, stemperate in un ramaiolo di fumetto di pesce il concentrato di pomodoro e fate insaporire la pasta in pentola come se steste facendo un risotto. Continuate la cottura allungando di quando in quando col brodo vegetale. A circa 8 minuti dalla cottura della pasta mettete nella pentola le gallinelle avendo cura di rigirarle di quando in quando senza farle rompere. A tre minuti dalla cottura della pasta aggiustate di sale e peperoncino e aggiungete i gamberetti sgusciati e ancora un po’ di fumetto di pesce. La minestra deve risultare un po’ brodosa. A cottura ultimata ritirate dalla pentola le gallinelle e ricavatene due filetti per ciascun pesce. Tritate finemente il prezzemolo. Ora impiattate guarnendo ogni piatto con un filetto di gallinella, una spolverata di prezzemolo e un giro di olio extravergine a crudo. Come far divertire i bambini - Fate completare a loro i piatti fornendoli di apposite pinze per sistemare il filetto di pesce, poi fateli giocare col prezzemolo e l’extravergine.Abbinamento - Per consonanza geografica abbiamo scelto un ottimo rosato del Salento (da uva Negramaro). Ma vanno benissimo tutti i rosati d’Italia. Tra i bianchi un Minutolo o una Verdeca pugliesi, un Grillo siciliano, un Fiano Campano, un Vermentino di Sardegna o toscano o un Verdicchio marchigiano.
Jannik Sinner (Ansa)
Il campione italiano si impone a Torino sullo spagnolo in due set: «È stato più bello dello scorso anno». E guadagna cinque milioni.
«Olé olé olé Sinner Sinner». Sarà pure «un carrarmato», un caterpillar, come l’ha definito Massimo Cacciari, ma dopo le Finals che assegnano il titolo di Maestro della stagione, forse non vanno trascurate le doti tattiche e la forza mentale che lo ha fatto reagire nella difficoltà come quelle che ieri hanno consentito a Jannik Sinner di spuntarla al termine di un match combattuto e a tratti spettacolare su Carlos Alcaraz, protagonista di un tennis «di sinistra», sempre secondo l’esegesi del tenebroso filosofo. Il risultato finale è 7-6 7-5. «Senza il team non siamo niente. È stata una partita durissima», ha commentato a caldo il nostro campione. «Per me vuol dire tanto finire così questa stagione. Vincere davanti al pubblico italiano è qualcosa di incredibile».
Giuseppe Caschetto (Ansa)
Giuseppe Caschetto è il sommo agente delle star (radical) nonché regista invisibile della tv, capace di colonizzare un format con «pacchetti» di celebrità. Fazio e Gruber sono suoi clienti. Ha dato uno smacco al rivale Presta soffiandogli De Martino. «Guadagno fino al 15% sui compensi».
Dal 2000 le quotazioni fondiarie valgono oltre il 20% in meno, depurate dall’inflazione. Pac più magra, Green deal e frontiere aperte hanno fatto sparire 1,2 milioni di aziende.
«Compra la terra, non si svaluta mai», dicevano i nonni. E non solo. A livello nominale in effetti è vero: i prezzi dei terreni salgono. Se però guardiamo le quotazioni togliendo l’inflazione si nota che dal 2000 i valori sono crollati di oltre il 20%.
Bill Emmott (Ansa)
Giannini su «Rep» favoleggia di un mondo parallelo di complotti neri, mentre sulla «Stampa» Emmott minimizza il video manipolato di The Donald. Quando giova ai loro obiettivi, indulgono su bavagli e odio.
S’avanza la Cosa Nera. Un orrore primordiale simile all’It evocato da Stephen King, entità oscura che stringe la città di Derry nelle sue maligne grinfie. Allo stesso modo agiscono le «tenebre della destra mondiale» descritte ieri su Repubblica da Massimo Giannini, che si è preso una vacanza dal giornalismo per dedicarsi alla narrativa horror. E ci è riuscito molto bene, sceneggiando una nuova serie televisiva: dopo Stranger Things ecco Populist Things. Una narrazione ambientata in un mondo parallelo e totalmente immaginario in cui «populisti e estremisti deridono le istituzioni democratiche, avvelenano i nostri dibattiti, traggono profitto dalla paura». Un universo alternativo e contorto in cui «gli autocrati possono spacciare le loro verità alternative a community scientemente addestrate a un analfabetismo funzionale coerente con lo spirito del tempo».






