Covid 19-aborto, Pro Vita & Famiglia: «È la nuova cultura sanitaria: aborti sì, chemio forse»

Covid 19-aborto, Pro Vita & Famiglia: «È la nuova cultura sanitaria: aborti sì, chemio forse»

«È il paradosso della nuova cultura sanitaria: pensare di differire parte dell'attività programmata per i pazienti oncologici ed eliminare invece appena richiesto i bambini indesiderati nel grembo materno. Chiediamo al ministro della Salute, Roberto Speranza, in un momento tanto delicato e di emergenza sanitaria per il Paese, di spiegare agli italiani secondo quale terrificante logica sarebbe stato disposto che una struttura ospedaliera del territorio nazionale, al verificarsi di un caso di Covid19 nell'area di riferimento, possa rimandare tutte le operazioni chirurgiche non strettamente indispensabili e non gli aborti» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia. «Vogliamo denunciare la discutibile decisione presa dal ministero di far rientrare gli aborti tra le urgenze e di escludere invece altre cure - hanno poi proseguito - perché mette in luce, meglio di mille parole, la tragica opzione di morte scelta dal nostro Servizio Sanitario Nazionale». «Se da un lato, infatti, si fa di tutto con il massimo impegno e con meritorio spirito di abnegazione per salvare le vite dei malati di coronavirus, dall'altro si sente l'urgenza di non consentire lo sviluppo di embrioni e feti come se la vita non iniziasse dal concepimento. L'assurdità è che quasi tutte le operazioni chirurgiche sembrano bloccate eccetto l'interruzione di gravidanza. Ci chiediamo a questo punto se sia la cultura di morte che guida la nostra sanità oppure l'urgenza di salvare quante più vite possibile, come tanti medici, infermieri e operatori sanitari stanno facendo egregiamente in queste ore di emergenza» ha concluso Pro Vita & Famiglia.

«Lo sapete per primi, ho riunito i Primitives»
Mal (Getty Images)
Mal, il cantante che ha fatto faville al Piper: «Con i miei storici batterista e chitarrista abbiamo registrato alcune canzoni nuove e presto uscirà un video. “Furia” e “Pensiero d’amore” hanno venduto un sacco ma allora le percentuali per gli artisti erano basse, peccato».
Le famiglie beneficiarie sono passate da 1,4 milioni del 2021 alle 956.000 di aprile, grazie alle nuove norme e ai controlli. Prossimo obiettivo: portare al lavoro regolare le migliaia di italiani che vivevano di sostegni.
Su Netflix l'esordio di Schwarzenegger in una serie tv
«Fubar» (Netflix)

Fubar, che debutterà il prossimo 7 giugno, non è un capolavoro. Ma il clamore suscitato dalla serie televisiva, la prima che veda l'ex governatore della California nel ruolo di protagonista.

Resta molto tesa la situazione al confine tra i due Paesi dove da sabato 27 maggio sono in corso sporadici scontri tra le forze dei Talebani e le Guardie di frontiera iraniane, con il bilancio che finora è di 14 membri dei Talebani uccisi e altri 30 feriti.

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