L’emendamento che autorizza le Regioni ad affiancare alle donne che vogliono fermare la gravidanza esperti pro life scatena Pd e M5s. Che evocano la piazza, fingendo di non sapere che è un supporto previsto fin dal ’78.
Il capo del Nazareno spara a zero contro la destra sulla legge 194 e mette all’angolo i cattolici del suo partito. Intanto i movimenti pro life pronti a entrare nei consultori.
L’11 aprile l’Europarlamento voterà una mozione per includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali della Ue. Una deriva iniziata in Francia, ma che si può fermare.
La delibera serve a Stefano Bonaccini per aggirare le contrarietà nel suo partito che rendono quanto mai incerta l’approvazione della legge regionale. Ma persino il suo collega Eugenio Giani lo boccia: «In Toscana non lo faremo». Marta Cartabia a gamba tesa: «Parlamento intollerabile».
Lo scatto del governatore con la delibera che l’autorizza in Emilia-Romagna spacca il suo partito: il consigliere Giuseppe Paruolo annuncia il «no» alla legge. E i grillini non si fidano dell’iter scelto: «Se è davvero favorevole, usi la procedura d’urgenza e venga in Aula».