2025-08-22
«L’algoritmo non serva per indottrinare»
Il portavoce di Pro vita Jacopo Coghe: «L’Intelligenza artificiale si sta sviluppando fuori da qualsiasi parametro morale a tutela della persona, E infatti il numero di adolescenti spinti a cambiare sesso da contenuti digitali tarati sull’agenda Lgbt è in costante crescita».La terza edizione delle Tavole di Assisi, il fine settimana dedicato ai cristiani conservatori, è ormai vicina. La due giorni, che avrà quest’anno una partnership con La Verità, si terrà infatti sabato 6 e domenica 7 settembre e tutto è pronto per gli incontri, che avranno luogo a due passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, presso il Cenacolo francescano. Tra i relatori, ci sarà anche Jacopo Coghe, portavoce di Pro vita & famiglia, onlus che parteciperà all’evento anche con altri suoi dirigenti.Coghe, Pro vita è largamente presente alle Tavole di Assisi. È quindi per voi un appuntamento importante. Perché?«Le Tavole di Assisi, giunte alla terza edizione, si stanno affermando come il più importante appuntamento culturale annuale del mondo conservatore, cioè di quanti desiderano preservare ciò che è buono, ciò che è giusto e ciò che è vero sull’uomo, e quindi sulla società, dal nichilismo valoriale liberal-progressista. Pro vita & famiglia è co-organizzatrice dell’evento sin dal primo anno perché di fronte all’individualismo dilagante crediamo fermamente nella necessità di mettere in comune, o meglio in comunione, idee ed energie. Assisi è la città della pace, ma la pace non è minacciata solo dalle grandi guerre tra le nazioni. Santa Teresa di Calcutta diceva che il primo distruttore della pace nel mondo è l’aborto, perché se una madre ha il diritto di uccidere il suo proprio figlio, niente può impedire di ucciderci gli uni gli altri. Ecco, alle Tavole di Assisi torneremo a queste verità fondamentali».Lei interverrà in un panel intitolato «I media e i giovani: le trappole della comunicazione». Può farci qualche esempio?«La cosiddetta “Intelligenza artificiale’ si sta sviluppando a ritmi forsennati al di fuori di qualsiasi parametro morale a tutela della persona e del bene comune. Ci sono alcune voci che lo gridano nel deserto, ma che non hanno la forza di intaccare gli immensi interessi economici, commerciali e ideologici che smuovono gli investimenti miliardari che mirano a manipolare e orientare opinioni, bisogni e scelte degli individui. Le generazioni che nascono e crescono in questo contesto, e che non hanno idea di cosa significhi relazionarsi con se stessi e con gli altri senza uno smartphone in mano, hanno in assoluto meno anticorpi di chiunque rispetto ai pericoli di questo gorgo oscuro».Come difendere questi giovani?«Pro vita & famiglia intende intensificare azioni e iniziative di sensibilizzazione sociale e politica su questo fronte, innanzitutto a tutela dei nostri figli e nipoti. Il numero di adolescenti spinti a cambiare sesso da contenuti e algoritmi tarati sull’agenda Lgbt, ad esempio, è in costante crescita. Un genitore lascerebbe mai un figlio da solo in una stanza buia sapendo che chiunque potrà entrare nella stanza per dire e fare contro quel giovane qualsiasi cosa voglia? Ecco, lasciare un figlio minore solo col cellulare in mano è esattamente la stessa cosa».Il suo movimento sulla comunicazione è però molto attivo; e non è il solo. C’è forse, anche su questo versante, un «ritorno dei valori» per riprendere il titolo di questa edizione delle Tavole di Assisi?«Sì, dopo le azioni concrete di sensibilizzazione sociale e politica che danno impatto alle nostre numerose campagne, il dipartimento comunicazione di Pro vita & famiglia è il settore che più ci aiuta a incrementare l’influenza pubblica della nostra voce e dei nostri valori, e che speriamo di sviluppare ulteriormente grazie alle donazioni personali dei cittadini che ricevono le nostre mail e condividono la nostra missione, l’unica fonte di sostentamento di Pro vita & famiglia insieme al prezioso strumento del 5 per mille per le Onlus».Oltre che attivista, lei è padre di una famiglia numerosa. Che linea vi siete dati, con sua moglie, a proposito del primo smartphone da dare a un figlio?«Ben prima di mettere regole o paletti, ci siamo premurati che i nostri figli crescessero in un clima familiare improntato al confronto, alla lealtà e alla fiducia reciproca. I figli non accetteranno mai regole da genitori da cui non si sentono amati o di cui non sanno, per averlo sperimentato, che agiscono per il loro bene. I nostri figli, di cui il maggiore ha 14 anni, non hanno uno smartphone ma usano i nostri e il pc disponibile a casa con moderazione e quando c’è un bisogno utile, per esempio per fare ricerche, trovare informazioni o guardare contenuti interessanti e istruttivi. C’è spazio anche per lo svago ovviamente, purché sano e con tempi certi. I social network sono esclusi. Saranno liberi di scegliere quando saranno anche capaci di gestirli».
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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