2025-08-22
«I segreti di Grosse Pointe» tra apparenze perfette e ombre nascoste
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«I segreti di Grosse Pointe» (Sky)
La nuova serie in arrivo su Sky intreccia atmosfere da dramedy e mistero, mostrando un sobborgo elegante dove un club di giardinaggio diventa il teatro di segreti e tensioni. Un racconto che, pur con limiti, sa intrattenere e riflettere sulle apparenze.
La nuova serie in arrivo su Sky intreccia atmosfere da dramedy e mistero, mostrando un sobborgo elegante dove un club di giardinaggio diventa il teatro di segreti e tensioni. Un racconto che, pur con limiti, sa intrattenere e riflettere sulle apparenze.Come Desperate Housewives, con la grafica di Pretty Little Liars e le dinamiche sociali di Big Little Lies. I segreti di Grosse Pointe, al debutto su Sky nella prima serata di venerdì 22 agosto, sembrerebbe costruita così da riunire in sé quel che i gialli più recenti, le dramedy hollywoodiane abbiano reso iconico. Sono famiglie, dunque, le sue protagoniste. Sono donne all'apparenza perfette, bonariamente annoiate da quel tipo di vita che si cristallizza in routine rodate, piene di ordine e armonia. Birdie, di queste donne, è l'ultima arrivata. Alle spalle, ha una carriera di successo. Scrittrice, è riuscita a vivere del proprio lavoro, conquistando fama e onori. Poi, si è trasferita a Grosse Pointe, alle porte di Detroit, nel Michigan, e, come altre prima di lei, ha deciso di unirsi ad un piccolo club di giardinaggio. Avrebbe dovuto essere una cosa da niente: un gruppo di persone unite dall'amore genuino per la terra e i suoi frutti. Invece, dietro quel club, i suoi fiori e la parvenza gentile, sembrano celarsi segreti oscuri. Il ritmo della narrazione lo rivela sin dalle prime immagini. I membri del club, alle prese ciascuno con i propri problemi personali, le proprie battaglie e piccole dosi di infelicità (siano rappresentate da un adulterio o dalla lotta per ottenere la custodia dei figli), sorridono. Paiono felici di estraniarsi, per un attimo, dalla propria realtà, sostituendo l'incedere spesso faticoso del quotidiano con il beneficio che l'aggregazione sociale comporta. Si spalleggiano, sembrano amici. Eppure, le immagini scorrono, mentre una scritta in sovraimpressione avverte chi guardi di come il tempo sia passato. Non è più presente, ma futuro, sei mesi avanti rispetto all'idillio iniziale. Allora, i membri del club hanno perso il proprio sorriso e la paura si è fatta largo sui loro volti. Devono insabbiare un omicidio, ma chi sia morto, perché questo salto in avanti non lo dice.I segreti di Grosse Pointe, come Big Little Lies, lascia all'intera stagione il compito di chiarire cosa sia successo in quel sobborgo dorato. Lo fa con meno potenza delle serie di cui pare figlia. Eppure, nonostante la sensazione di aver già visto quel che lo show promette, nonostante la sua incapacità di reggere il confronto con altre e più riuscite produzioni, I segreti di Grosse Pointe si fa guardare. Con un certo piacere, pure. Perché, forse, poter toccare con mano la precarietà e l'artificiosità di certe apparenze, prendendo consapevolezza di quanto poco di reale abbiano, nella società dei social e dei confronti perpetui non può che giovare.
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