2020-11-26
Corrotto, omosessuale, molestatore. Ma per McCarrick niente scomunica
Theodore Edgar McCarrick (Getty images)
Il Rapporto sull'ex cardinale non ha credibilità perché le pene comminate sono quasi ridicole rispetto alla gravità dei fatti contestati. Segno che il gruppo clericale che lo ha protetto è saldamente al potere.A ben vedere, anche la pandemia e i brogli elettorali negli Stati Uniti presentano inquietanti analogie con il caso McCarrick e con quanto avviene nella Chiesa. Chi deve decidere se confinare in casa o obbligare al vaccino l'intera popolazione si avvale di strumenti di rilevazione inaffidabili, proprio perché tramite questi riesce a falsare i dati, con la complicità dei media mainstream. Poco importa se il virus ha in molti Paesi una mortalità non troppo superiore a quella di un'influenza stagionale, e se il numero dei decessi potrebbe non risultare così eccessivo rispetto agli anni precedenti: qualcuno ha deciso che c'è una pandemia e che si deve demolire l'economia mondiale. Gli argomenti razionali, le valutazioni scientifiche, l'esperienza di scienziati seri impegnati nella cura dei pazienti non valgono nulla, dinanzi al copione che è stato imposto agli attori. Lo stesso avviene per le elezioni negli Usa: dinanzi a normali verifiche sulla regolarità del voto, i media si ostinano a presentare Joe Biden come il vincitore, e i leader mondiali - ivi compresa la Santa Sede - si affrettano a riconoscergli la vittoria, a screditare gli avversari repubblicani, a presentare Trump come un prepotente solitario che sta per esser abbandonato dai suoi e dalla stessa First Lady. Poco importa che su internet si vedano decine e decine di video con le irregolarità commesse durante le operazioni di spoglio, o che vi siano centinaia di testimonianze sui brogli: i Dem, i media e tutto il cast ripetono che Biden è Presidente eletto e che Trump deve farsi da parte. Perché, nel regno della menzogna, se la realtà non corrisponde alla narrazione, è la realtà che va corretta e censurata. Così milioni di persone in piazza per protestare contro il lockdown o contro le frodi elettorali non esistono, per il semplice fatto che il mainstream non li mostra in tv e li censura su internet; e quello che esso denuncia come fake news va acriticamente considerato tale.Non stupisce quindi se la Conferenza episcopale americana, seguita a ruota da Vatican News e da una telefonata affettuosa di Bergoglio a Biden, si affretta a dare prova di fedeltà al sistema: questi ecclesiastici sono intrinsecamente coinvolti e devono attenersi scrupolosamente alla parte che è stata loro affidata. Hanno fatto lo stesso, a livello globale, assecondando le restrizioni per il Covid con la chiusura delle chiese, ordinando la sospensione delle celebrazioni e addirittura invitando i fedeli a obbedire alle autorità civili. L'arcivescovo di Washington si è permesso di criticare la visita ufficiale della coppia presidenziale al Santuario San Giovanni Paolo II e si è espresso, assieme ad altri vescovi e chierici, a favore dei Black Lives Matter, di recente ospiti del Papa stesso: tanta abnegazione per la causa gli ha meritato la sacra porpora proprio in questi giorni. E non a caso l'adesione all'agenda globalista viene da parte di personaggi ampiamente compromessi nell'appoggiare i movimenti Lgbtq, a iniziare da Blase Cupich, Joseph Tobin, Wuerl, Robert McElroy e John Stowe. Ed è significativo l'assordante silenzio della Santa Sede e dell'episcopato mondiale dinanzi ai problemi etici che pongono i vaccini di imminente distribuzione, nei quali sono presenti cellule di feti umani abortiti. Dio non voglia che la speculazione delle case farmaceutiche sulla pandemia veda anche la deep church destinataria di generose elargizioni, come già accaduto con l'accordo tra Cina e Vaticano.I vizi e la corruzione trovano accomunati deep church e deep state, in una cloaca di crimini e peccati ripugnanti, dove gli indifesi e i bambini sono le vittime di sfruttamento, violenze e molestie compiuti da personaggi che allo stesso tempo promuovono l'aborto, l'ideologia gender e la libertà sessuale dei minori, ivi compresa quella di cambiare sesso. Anche l'immigrazione clandestina - favorita per destabilizzare le Nazioni e cancellarne l'identità - trova concordi la sinistra e la chiesa di Bergoglio, nonostante tale pratica sia direttamente connessa al traffico di minori, all'aumento della criminalità e alla distruzione del tessuto sociale. Anzi: proprio per questo motivo la si vuole favorire, così come si vuol favorire lo scontro politico per le elezioni Usa, la crisi economica con la gestione della pandemia e possibilmente anche la guerra religiosa con gli attentati di matrice islamica e le profanazioni di chiese in tutta Europa. Desta altresì grande sconcerto che, in questo quadro perfettamente coerente, vi siano molti prelati - se non la quasi totalità - che si limitano ad analizzare gli eventi che toccano la Chiesa cattolica quasi come fossero a sé stanti, come se non avessero alcuna relazione con gli eventi politici e sociali che si svolgono a livello mondiale. Ci sono vescovi che formulano qualche timida presa di posizione dinanzi alle parole di Bergoglio per la legalizzazione delle unioni civili, o per le incongruenze e le falsificazioni che emergono nel Rapporto McCarrick; ma nessuno di essi, ancorché animato da buone intenzioni, osa denunciare l'evidenza dei fatti, ossia l'esistenza di un pactum sceleris della parte deviata della gerarchia - la deep church, appunto - con la parte deviata dello Stato, del mondo della finanza e dell'informazione. Eppure è talmente evidente da esser stata oggetto di analisi da parte di numerosi intellettuali, per lo più laici. Questo dev'essere denunciato ad alta voce: il Rapporto stilato dalla Segreteria di Stato è un indecoroso e maldestro tentativo di dare una parvenza di credibilità ad un'accolita di pervertiti e corrotti al servizio del Nuovo ordine mondiale. La cosa surreale è che questa operazione di impudente mistificazione non è portata avanti dall'imputato, ma da quanti lo devono giudicare, e con esso dovrebbero giudicare paradossalmente sé stessi, i propri confratelli, i propri amici, coloro ai quali essi hanno garantito impunità, promozioni e carriera. Questa credibilità degli estensori del Rapporto dovrebbe esser mostrata nella mite condanna di un prelato organico al sistema, che lo stesso Bergoglio ha inviato come interlocutore della Santa Sede con la dittatura comunista cinese, e che allo stesso tempo svolgeva incarichi ufficiali per il Dipartimento di Stato americano, frequentava i Clinton, Obama, Biden e i democratici. Questa credibilità dovrebbe essere confermata dall'avere semplicemente privato della dignità cardinalizia e dello stato clericale un omosessuale corrotto, un molestatore di giovani e fanciulli, un corruttore di chierici e seminaristi, senza alcuna pena detentiva e senza comminargli la scomunica per i delitti di cui si è macchiato, ivi compresa la «sollicitatio ad turpia» in confessione, uno dei crimini più odiosi che un sacerdote possa commettere. In questo «processo» tanto sommario quanto omissorio, la dimensione spirituale della colpa è totalmente assente: al colpevole non è stata comminata la scomunica, che è sanzione eminentemente medicinale in ordine alla salvezza eterna, né lo si è esortato alla penitenza, alla pubblica ammenda e alla riparazione.Quando nel dopoguerra venne celebrato il processo di Norimberga contro i crimini del nazismo, la corte fu presieduta da un giudice russo, incaricato di giudicare l'invasione della Polonia che la Germania, come sappiamo, si spartì proprio con la Russia. Non mi pare vi siano molte differenze con quanto vediamo accadere oggi, nel tentativo di far ricadere le responsabilità del caso McCarrick su Giovanni Paolo II, su Benedetto XVI e sul sottoscritto. L'unico che nella narrazione della Segreteria di Stato non può essere toccato da alcun sospetto, da alcuna accusa anche solo indiretta, da alcuna ombra di insabbiamento dovrebbe ovviamente essere l'argentino. Sarebbe quantomai opportuno che si costituisse una Commissione indipendente - così come già auspicato dall'episcopato americano nel novembre del 2018 e come fermamente impedito dalla Congregazione dei vescovi su ordine di Bergoglio - che indagasse su questo caso senza subire influenze esterne e senza nascondere prove determinanti. Dubito tuttavia che improbabili auspici della Conferenza episcopale statunitense troverebbero ascolto, dal momento che tra i porporati del prossimo Concistoro vi è l'arcivescovo di Washington, esecutore degli ordini di Santa Marta, che viene ad aggiungersi ai fedelissimi Cupich e Tobin.Se si facesse davvero luce sull'intera vicenda, crollerebbe il castello di carte costruito in questi anni, e con esso emergerebbero complicità di esponenti della gerarchia a livelli altissimi, oltre ai legami con i democratici americani e con la sinistra mondiale. Si confermerebbe, insomma, quello che molti non osano ancora ammettere, e cioè quale sia il ruolo svolto dalla deep church, sin dall'elezione di Giovanni XXIII, nel creare le premesse teologiche e il clima ecclesiale che consentissero di rendere la Chiesa serva del Nuovo ordine mondiale, e di sostituire il Papa con il falso profeta dell'Anticristo. Se questo non è ancora completamente avvenuto, ne dobbiamo rendere grazie soltanto alla Provvidenza. Immagino che i moderati - oggi tanto silenti dinanzi al Covid quanto nel deplorare i brogli elettorali o la farsa del Rapporto McCarrick - inorridiscano al solo sentir chiamare in causa il Concilio Vaticano II. Inorridiscono anche i democratici a sentir criticare le leggi grazie alle quali gli Stati Uniti sono giunti a veder sovvertita la volontà degli elettori. Inorridiscono i sedicenti esperti nel veder contestate le loro affermazioni che contrastano con la verità scientifica e con l'evidenza epidemiologica. Inorridiscono i fautori dell'accoglienza dei clandestini, quando si mostrano loro le percentuali di omicidi, stupri, violenze e rapine compiute da immigrati irregolari. Inorridiscono gli esponenti della lobby gay, quando si evidenzia che i reati penali di matrice predatoria compiuti da chierici riguardano una percentuale altissima di omosessuali. In questo generale stracciarsi le vesti, vorrei ricordare che basterebbe avere un po' di onestà intellettuale e un po' di giudizio critico per guardare in faccia l'evidenza dei fatti, ancorché dolorosa.(2. continua)
Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)