2024-10-08
«Conte in commissione? Scelta irrispettosa»
Partono oggi i lavori della bicamerale con le audizioni dei familiari delle vittime. Per alcuni parlerà Eleonora Coletta, che perse padre e marito: «Speriamo che qualcuno ci ascolti». Giovedì la presidenza potrebbe discutere della convocazione dell’ex premier.«Noi domani (oggi per chi legge, ndr) abbiamo questa audizione che aspettiamo da tempo e ci fa specie che in commissione ci sia Giuseppe Conte, che speravamo si astenesse e si dichiarasse incompatibile ma così non è stato. Conte ha scelto di comportarsi in maniera irriverente nei confronti di chi cerca una verità oggettiva, perché è lui che ha emesso i dpcm che hanno seminato il terrore e provocato isteria e disumanità nel Paese ed è lui che era a capo del governo che ha avallato le circolari del ministro della Salute, Roberto Speranza, circolari che hanno a loro volta avallato il fatto che i medici di base non visitassero i malati, facendo sì che tutti si riversassero negli ospedali, oltre ai protocolli che ostacolavano le terapie farmacologiche per il Covid, diffondendo il panico con l’idea che non si potesse curare, quando invece non era così. Io non accetterò che mi si venga a dire che la responsabilità è soltanto degli ospedali e dei medici».Eleonora Coletta, un marito e un padre morti di Covid nel 2021, a distanza di giorni, in circostanze agghiaccianti, verrà ascoltata oggi alle 13.30 dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia in qualità di vicepresidente di due comitati, il comitato «Verità e giustizia per i morti di Covid del Moscati di Taranto, per non dimenticare» e il «Comitato nazionale dei familiari delle vittime Covid». Si tratta della prima audizione della commissione, che dunque pare diretta al cuore delle questioni più spinose che ruotano attorno alla gestione dalla pandemia da parte dell’allora esecutivo, nonostante i numerosi tentativi di sabotaggio a cui abbiamo assistito in Parlamento, ultimo la clamorosa presenza di Conte tra i membri della bicamerale. Un ruolo che però non è detto gli impedirà di essere audito: giovedì potrebbe esserci l’Ufficio si presidenza e si parlerà della sua audizione.A Conte tante domande andrebbero fatte sui criteri che hanno guidato scelte che hanno inciso profondamente nella vita delle persone e sconvolto l’economia del Paese, portando come risultato un’ecatombe, visti i tassi elevatissimi di letalità del Covid registrati in Italia durante il governo da lui guidato. Il leader Ms5, intanto, non potrà avere ruolo istruttorio: un emendamento presentato da Iv e votato anche dal centrodestra ha scongiurato che fosse «giudice» di sé stesso. Lo sconcerto per la sua presenza in commissione, però, resta, specie in chi chiede giustizia per i propri cari, come i familiari riuniti nel comitato di Eleonora Coletta e i tanti altri che oggi in verranno rappresentati dalle associazioni di vittime convocate in Senato, a Palazzo San Macuto: «Comitato L’Altra verità» ( ore 14.30); «Associazione Sereni e sempre uniti» (ore 18); «Associazione italiana vittime Covid» (ore 18.30). Ci sarà pure il sindacato dei medici, Anaao-Assomed (ore 19). «Noi non possiamo accettare che nessuno ci dia risposte e dobbiamo dare ai nostri cari la dignità che ci è stata tolta. Mio marito e mio padre sono stati ricoverati per Covid ma poi non sono stati adeguatamente trattati e curati, e questo anche grazie ai protocolli emessi dal ministero della Salute», continua Eleonora Coletta, che abbiamo sentito ieri, alla vigila dell’audizione, per chiederle di raccontarci di nuovo la brutta storia che la fa essere oggi tra le testimonial del dramma che ha distrutto decine di migliaia di famiglie. «Mio papà mi scriveva dall’ospedale chiedendo aiuto, è stato abbandonato, mi diceva che neanche gli davano l’acqua, non lo curavano e invece mio marito, pensate, era andato in ospedale con sintomi lievi, per fare qualche esame, aveva il Covid da due giorni e respirava bene ma gli hanno messo la maschera dell’ossigeno ad alti flussi e in pratica gli hanno forato il polmone, gli hanno provocato insomma uno pneumotorace. Infatti, il giorno dopo gli faceva male il petto, ma in ospedale, invece di fargli un controllo con la Tac, lo hanno immediatamente intubato. Alla fine è morto per infezioni ospedaliere. A 56 anni. Ed è vero che all’ospedale Moscati ne sono morti tanti nella stessa maniera, ma è anche vero che questo è accaduto in tutta Italia perché io, come vicepresidente del Comitato nazionale dei familiari delle vittime Covid, ho visto tante cartelle cliniche di pazienti morti negli ospedali di altre parti d’Italia e la dinamica delle mancate cure è per sempre la stessa: quella dinamica letale dei protocolli sulla vigile attesa e sulla negazione di qualsiasi possibilità di cura. Io mi chiedo: Perché in tante altre parti del mondo il Covid è stato curato? C’erano in Italia medici che curavano con le terapie domiciliari e sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari; perché? Perché hanno fatto lo scudo penale per i sanitari che seguivano i protocolli? Io ora mi aspetto, semplicemente, che qualcuno ci ascolti, perché finora non ci ha ascoltato nessuno».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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