2025-02-06
Coniglio gay e l’uomo principessa in cattedra
Nelle scuole elementari di Pavia si leggeranno favole arcobaleno tra cui quella dei due animaletti maschi che convolano a nozze. Attivisti spiegheranno addirittura come fare coming out. Il sindaco pd tira dritto. Pro vita & famiglia chiede l’intervento di Valditara.«Ciao! Mi chiamo Marlon Bundo e sono un coniglietto. Questa è la storia del mio giorno specialissimo»: inizia così l’estratto de Il giorno specialissimo di Marlon Bundo, libro di Marlon Bundo e Jill Twiss, illustrato da EG Keller - edito in Italia da Mondadori -, che in questo anno scolastico verrà proposto nelle scuole primarie di Pavia, nell’ambito di Far bene per star bene, iniziativa promossa dallo sportello antidiscriminazioni del Comune per portare tra i banchi dei corsi contro il bullismo e ogni forma di discriminazione. Un’iniziativa che non avrebbe fatto clamore, se non fosse che il brano del coniglietto Marlon Bundo si conclude con…il matrimonio con un altro coniglietto, maschietto pure lui: «E fu così che io e Wesley ci sposammo. Terminato il banchetto, ebbero inizio i canti e balli […] Non importa se ami una coniglietta o un coniglietto, se mangi i panini in un modo o nell’altro. Le cimici vanno e vengono. L’amore è per sempre». Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? Non proprio. Infatti la lettura di questo volume ha lasciato perplesse diverse famiglie, per capire lo smarrimento delle quali occorre fare un passo indietro riepilogativo della vicenda.Alla base di tutto, come si accennava, c’è Far bene per star bene, progetto varato sotto le amministrazioni comunali di centrodestra e giunto, quest’anno, alla nona edizione. Ora, nell’anno scolastico in corso - 2024/2025 - Far bene per star bene si suddivide in quattro ambiti: due relativi alla disabilità, uno relativo al genere e un quarto, invece, relativo all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Per realizzare questo quarto percorso, che si compone di 50 laboratori (10 per le scuole primarie, 20 per le secondarie di primo grado e 20 per quelle di secondo grado), si è attivata una collaborazione con l’associazione Coming aut, nella persona di Niccolò Angelini, che nel 2015 venne eletto, appunto, presidente di Arcigay Pavia Coming-aut. Il percorso stesso, per fugare ogni dubbio, è intitolato Dentro l’arcobaleno e si struttura, per le scuole elementari, in incontri singoli della durata di due ore scolastiche, per un totale di 120 minuti. E in questi incontri - tornando a noi - alle classi terze è proposta sia la lettura di un brano del libro di Bundo e Twiss, sia quella di un brano di Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro (Fatatrac), dove un protagonista maschio, Zaff appunto, inizia la sua «nuova vita da principessa». Non solo: è prevista pure, citiamo testualmente, una testimonianza dove «per chiarire ulteriormente le definizioni date, un* o più volontari* condivide con la classe la sua esperienza personale, che consiste nel raccontare la propria storia di coming out». Non stupisce, pertanto, apprendere delle perplessità non solo di alcuni genitori, ma pure del mondo della politica. Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha parlato di «derive ideologiche come questa, che contraddicono la realtà biologica e i valori tradizionali condivisi da tante famiglie». L’iniziativa nelle scuole di Pavia è stata fortemente attaccata anche dalle associazioni pro family che, però, non si dicono più di tanto sorprese. «La favola sul coniglio gay alle elementari è solo uno dei mille casi che emergono dalle segnalazioni dei genitori all’ufficio Scuola della nostra associazione», dice alla Verità Jacopo Coghe, portavoce di Pro vita & famiglia onlus, «Il quadro è desolante: le maglie troppo larghe dell’autonomia scolastica consentono agli attivisti Lgbt di portare in classe pura propaganda politica camuffata da contrasto al bullismo o educazione sessuo-affettiva».Coghe sottolinea che da tempo chiede al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, «di rafforzare la normativa per impedire questi abusi e difendere il primato educativo della famiglia, senza esito». Per sollecitare tutto ciò, il 19 febbraio verrà lanciata «in conferenza stampa davanti al Parlamento una mobilitazione nazionale contro il gender nelle scuole, con l’obiettivo di una legge che imponga la richiesta del consenso informato preventivo da parte dei genitori su qualsiasi attività afferente temi sensibili, in cui si specifichi chi parlerà in classe, di che cosa precisamente, con quali titoli e usando quali materiali». Di queste e future mobilitazioni a Pavia non paiono, però, preoccupati. Il sindaco del Pd, Michele Lissia, nei giorni scorsi ha fatto sapere di non aver alcuna intenzione di bloccare Far bene per star bene - benché, lo si ripete, la polemica non sia nata per l’iniziativa in sé, ma per la sua attuazione con Dentro l’arcobaleno -, mentre l’assessora alle Pari opportunità di Pavia, Alessandra Fuccillo, da una parte ha minimizzato l’intera questione («nessuna famiglia ha protestato») e, dall’altra, ha rilanciato il solito tormentone: «Quella della destra è omolesbotransfobia». Le storie dei coniglietti Marlon e Wesley e di Zaff, che si sente «principessa», continueranno dunque ad essere raccontate ai bambini pavesi.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)