2018-07-03
Confindustria vuole il renziano Gay a capo del «Sole» e lavora per salvare Cerasa dal «Foglio»
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Rivoluzione in corso nel quotidiano di Confindustria dopo l'addio dell'ad Franco Moscetti e del presidente Giorgio Fossa. Al posto di quest'ultimo si fa il nome dell'ex capo dei giovani dell'associazione. Per la direzione, invece, salgono le quotazioni (grazie al dg Marcella Panucci) del successore di Giuliano Ferrara scontratosi con l'editore Valter Mainetti.Ore concitate nell'editoria italiana. La crisi del Sole 24 ore ricade su quella del Foglio. Se nel giro di tre settimane in via Monterosa sono usciti sia l'amministratore delegato Franco Moscetti sia il presidente Giorgio Fossa, è di queste ore l'indiscrezione che il direttore generale, Marcella Panucci, starebbe facendo i salti mortali per portare Claudio Cerasa alla direzione. Un motivo ci sarebbe. Valter Mainetti, editore del quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, da tempo critico nei confronti della linea del giornale, starebbe pensando di mettere alla porta l'attuale direttore. Il tentativo della Panucci sarebbe quindi quello di salvare Cerasa e portarlo in via Monterosa, per fare del giornale economico un enclave di resistenza contro la nuova ondata populista di Lega e Movimento 5 stelle. Anche per questo motivo, insieme con il nome di Cerasa, circola in queste ore anche quello dell'imprenditore renziano Marco Gay per la presidenza. Come amministratore delegato il nome forte è sempre quello di Giuseppe Cerbone. A sponsorizzare Gay è la vicepresidente Antonella Mansi, da poco guarda caso nominata presidente di Centro di Firenze per la moda italiana (CFMI), un avamposto del renzismo nel capoluogo toscano. Il Sole 24 ore potrebbe quindi cambiare presto diventare il giornale di riferimento di quelle che il leader della Lega, Matteo Salvini, considera le élite contro cui si scontreranno i populisti alle prossime elezioni europee. La linea mantenuta dal Foglio in questi anni è stata chiara nel sostegno dell'ex segretario del Partito democratico, Matteo Renzi. Negli ultimi mesi, dopo la nascita del governo di Giuseppe Conte, Mainetti aveva scritto una lettera in prima pagina per lamentarsi della linea troppo critica nei confronti del nuovo esecutivo. Da allora non è cambiato niente. Ma la scorsa settimana sulla Stampa è stato pubblicato un pezzo dove si dà conto della possibilità che Ferrara possa lanciare un nuovo giornale chiamato L'Italia libera. In molti sostengono che l'Elefantino abbia voluto lanciare un messaggio a Mainetti, nel tentativo di salvare Il Foglio e Cerasa. Ma ora a salvare il direttore potrebbe esserci la Mansi e Confindustria.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)