Chi sostiene che il mare Adriatico non sia bello vada sul Conero per cambiare immediatamente idea: lo aspettano acque fluorescenti e profonde. Da Numana a Sirolo un viaggio tra le località più belle della zona.Due nomi su tutti: Numana e Sirolo. Località salite alla ribalta in questi ultimi anni, soprattutto tra coloro che hanno sempre pensato di poter trovare il mare "vero" esclusivamente a Sud. E poco importa se l'acqua non è trasparente: il fondale gessoso toglie da una parte, ma aggiunge dall'altra: è a lui, infatti, che dobbiamo l'azzurro quasi accecante.Le spiagge sono per lo più sassose, ma questo, lungi dall'essere un difetto, consente di "uscirne puliti" quasi come all'orario di arrivo.L'unione tra mare e montagne rende questa zona particolarmente bella: nuotare guardando il Monte Conero è un'esperienza da fare, anche se questa zona offre moltissimo da tutti i punti di vista. Percorsi di trekking, città d'arte e borghi dall'intatta bellezza sono solo alcune delle ricchezze che vi si ritrovano. A seguire, una breve "to do list" nella riviera anconetana.MezzavalleMezzavalle è uno dei must della zona, anche se la sua accessibilità non è certo l'ideale per chi non ama o non può inerpicarsi lungo sentieri scoscesi. In alternativa la si può raggiungere via mare dalla vicina baia di Portonovo.Il sentiero si trova sulla Strada Provinciale del Conero, poco prima della rotonda di Portonovo (a circa 300 - 400 m) venendo da Ancona. Qui si può parcheggiare la macchina gratuitamente, ma per accedere alla spiaggia bisogna prenotare il proprio posto tramite l'app I Beach o chiamando i numeri 320/2841150 e 320/2933327 dalle ore 8,00 alle ore 18,00. Si tratta di un'ordinanza del comune di Ancona, voluta per le spiagge libere di Mezzavalle, Portonovo e Sirolo. Il motivo? Non c'è bisogno di dirlo (vai alla voce contingentazione). Essendo un sentiero scosceso, è bene avere scarpe comode e poche cose da portare con sé, alimenti inclusi: sulla spiaggia è presente un bar, ma consigliamo ugualmente di premunirsi, soprattutto di acqua. Quanto al lato estetico, nulla da dire: Mezzavalle è di una bellezza selvaggia, adatta a chi ama trascorrere ore davanti al mare, specialmente dall'alba in poi. Osservare da qui il sole che sorge è un sine qua non per molti anconetani.SiroloOltre a essere un bellissimo borgo, Sirolo vanta alcune delle spiagge più belle del Conero: Urbani, San Michele, la costa dei Sassi Neri, spiaggia delle Velare (spiaggia delle Due Sorelle), spiaggia dei Lavori, spiaggia dei Forni, spiaggia dei Gabbiani e la spiaggia dei Frati o del Bo. Anche se quella delle Due Sorelle è la più famosa, le altre hanno ben poco da invidiarle. San Michele, in particolare, è un notevole colpo d'occhio: mare fluo, montagne, sentieri immersi nel verde della macchia mediterranea, che nonostante i vari stabilimenti riesce a dare l'idea di un luogo remoto. NumanaAltre spiagge di indubbio valore sono quelle di Numana, soprattutto quella Del Frate. Medesime caratteristiche di quelle appena nominate, ma con una maggiore praticabilità, è la quintessenza dell'unione tra mare e montagne.I parcheggi sono un po' costosi, ma la località è charmant, come dimostrato dallo yacht club.Da non perdere Piazza Nuova, con la sua terrazza panoramica, dove si trova anche la panchina dell'amore, dalla vocazione social: la scritta "ViviAmo Numana", apposta su due cuori, chiede solo di essere fotografata e condivisa. Il resto di questo antico borgo di pescatori, nonché bandiera blu, alterna palazzi eleganti a ristoranti con vista, ma a colpire maggiormente sono l'ordine e la cura di ogni angolo, testimoni di un comune capace e votato al turismo. Grotte di FrasassiPer raggiungere il più importante complesso ipogeo d'Europa bisogna allontanarsi di circa un'ora dalla Riviera del Conero.In questo periodo le Grotte di Frasassi sono visitabili solo previa prenotazione. Non si può che rimanere impressionati dalle dimensioni, non solo degli ambienti, ma anche delle stalattiti e delle stalagmiti. Una volta entrati, però, non si ha quasi la percezione dell'altezza di queste ultime: i nostri occhi sono abituati ad ambienti dove sanno muoversi con maggiore disinvoltura.Anche la dimensione temporale cambia radicalmente: la visita (guidata) dura più o meno due ore e all'uscita quasi ci si stupisce. Del resto, fu nelle grotte di Frasassi che vennero fatte delle ricerche di "cronobiologia in isolamento temporale": per attuarle, lo speleologo Maurizio Montalbini visse nelle grotte un anno intero!Altra visita obbligata nei dintorni è il Tempio del Valadier, scavato nella roccia e voluto da Papa Leone XII. È situato tra le grotte e il paese di Genga: per arrivare a destinazione bisogna seguire le indicazioni "Santuario della Madonna di Frasassi" e arrivare allo spiazzo che indica "Presepio vivente". Da lì, è tutta una salita, che ripaga i coraggiosi con la bellezza impareggiabile di questa struttura neoclassica incredibilmente fusa con l'ambiente circostante. Mangiare e dormireOltre ai già citati moscioli, la cucina delle Marche vanta sardoncini (alici) scottadito, le vere olive all'ascolana e i maccheroncini di Campofilone. I nostri consigli:Ristorante Bar Da Maria, Frazione Pierosara, 67 (Genga). Qui, però, sono d'obbligo funghi e tarufo;Palazzo Jona Ankon Bistrò, Corso Giuseppe Mazzini, 5 (Ancona). Bellissima location e cucina molto originale.Ristorante Da Silvio, Via Saletto, 1 (Sirolo). Porzioni abbondanti, vista e pesce superlativi (da provare i moscioli, ossia le cozze locali).Hotel Scogliera Numana, Via del Golfo, 21;Hotel Sirolo, Via Grilli, 26, 60020 Sirolo.
Federica Picchi (Ansa)
Il sottosegretario di Fratelli d’Italia è stato sfiduciato per aver condiviso un post della Casa Bianca sull’eccesso di vaccinazioni nei bimbi. Più che la reazione dei compagni, stupiscono i 20 voti a favore tra azzurri e leghisti.
Al Pirellone martedì pomeriggio è andata in scena una vergognosa farsa. Per aver condiviso a settembre, nelle storie di Instagram (che dopo 24 ore spariscono), un video della Casa Bianca di pochi minuti, è stata sfiduciata la sottosegretaria allo Sport Federica Picchi, in quota Fratelli d’Italia. A far sobbalzare lorsignori consiglieri non è stato il proclama terroristico di un lupo solitario o una sequela di insulti al governo della Lombardia, bensì una riflessione del presidente americano Donald Trump sull’eccessiva somministrazione di vaccini ai bambini piccoli. Nessuno, peraltro, ha visto quel video ripostato da Picchi, come hanno confermato gli stessi eletti al Pirellone, eppure è stata montata ad arte la storia grottesca di un Consiglio regionale vilipeso e infangato.
Jannik Sinner (Ansa)
Alle Atp Finals di Torino, in programma dal 9 al 16 novembre, il campione in carica Jannik Sinner trova Zverev, Shelton e uno tra Musetti e Auger-Aliassime. Nel gruppo opposto Alcaraz e Djokovic: il duello per il numero 1 mondiale passa dall'Inalpi Arena.
Il 24enne di Sesto Pusteria, campione in carica e in corsa per chiudere l’anno da numero 1 al mondo, è stato inserito nel gruppo Bjorn Borg insieme ad Alexander Zverev, Ben Shelton e uno tra Felix Auger-Aliassime e Lorenzo Musetti. Il toscano, infatti, saprà soltanto dopo l’Atp 250 di Atene - in corso in questi giorni in Grecia - se riuscirà a strappare l’ultimo pass utile per entrare nel tabellone principale o se resterà la prima riserva.
Il simulatore a telaio basculante di Amedeo Herlitzka (nel riquadro)
Negli anni Dieci del secolo XX il fisiologo triestino Amedeo Herlitzka sperimentò a Torino le prime apparecchiature per l'addestramento dei piloti, simulando da terra le condizioni del volo.
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Gli anni Dieci del secolo XX segnarono un balzo in avanti all’alba della storia del volo. A pochi anni dal primo successo dei fratelli Wright, le macchine volanti erano diventate una sbalorditiva realtà. Erano gli anni dei circuiti aerei, dei raid, ma anche del primissimo utilizzo dell’aviazione in ambito bellico. L’Italia occupò sin da subito un posto di eccellenza nel campo, come dimostrò la guerra Italo-Turca del 1911-12 quando un pilota italiano compì il primo bombardamento aereo della storia in Libia.
Il rapido sviluppo dell’aviazione portò con sé la necessità di una crescente organizzazione, in particolare nella formazione dei piloti sul territorio italiano. Fino ai primi anni Dieci, le scuole di pilotaggio si trovavano soprattutto in Francia, patria dei principali costruttori aeronautici.
A partire dal primo decennio del nuovo secolo, l’industria dell’aviazione prese piede anche in Italia con svariate aziende che spesso costruivano su licenza estera. Torino fu il centro di riferimento anche per quanto riguardò la scuola piloti, che si formavano presso l’aeroporto di Mirafiori.
Soltanto tre anni erano passati dalla guerra Italo-Turca quando l’Italia entrò nel primo conflitto mondiale, la prima guerra tecnologica in cui l’aviazione militare ebbe un ruolo primario. La necessità di una formazione migliore per i piloti divenne pressante, anche per il dato statistico che dimostrava come la maggior parte delle perdite tra gli aviatori fossero determinate più che dal fuoco nemico da incidenti, avarie e scarsa preparazione fisica. Per ridurre i pericoli di quest’ultimo aspetto, intervenne la scienza nel ramo della fisiologia. La svolta la fornì il professore triestino Amedeo Herlitzka, docente all’Università di Torino ed allievo del grande fisiologo Angelo Mosso.
Sua fu l’idea di sviluppare un’apparecchiatura che potesse preparare fisicamente i piloti a terra, simulando le condizioni estreme del volo. Nel 1917 il governo lo incarica di fondare il Centro Psicofisiologico per la selezione attitudinale dei piloti con sede nella città sabauda. Qui nascerà il primo simulatore di volo della storia, successivamente sviluppato in una versione più avanzata. Oltre al simulatore, il fisiologo triestino ideò la campana pneumatica, un apparecchio dotato di una pompa a depressione in grado di riprodurre le condizioni atmosferiche di un volo fino a 6.000 metri di quota.
Per quanto riguardava le capacità di reazione e orientamento del pilota in condizioni estreme, Herlitzka realizzò il simulatore Blériot (dal nome della marca di apparecchi costruita a Torino su licenza francese). L’apparecchio riproduceva la carlinga del monoplano Blériot XI, dove il candidato seduto ai comandi veniva stimolato soprattutto nel centro dell’equilibrio localizzato nell’orecchio interno. Per simulare le condizioni di volo a visibilità zero l’aspirante pilota veniva bendato e sottoposto a beccheggi e imbardate come nel volo reale. All’apparecchio poteva essere applicato un pannello luminoso dove un operatore accendeva lampadine che il candidato doveva indicare nel minor tempo possibile. Il secondo simulatore, detto a telaio basculante, era ancora più realistico in quanto poteva simulare movimenti di rotazione, i più difficili da controllare, ruotando attorno al proprio asse grazie ad uno speciale binario. In seguito alla stimolazione, il pilota doveva colpire un bersaglio puntando una matita su un foglio sottostante, prova che accertava la capacità di resistenza e controllo del futuro aviatore.
I simulatori di Amedeo Herlitzka sono oggi conservati presso il Museo delle Forze Armate 1914-45 di Montecchio Maggiore (Vicenza).
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Stadio di San Siro (Imagoeconomica)
Ieri il Meazza è diventato, per 197 milioni, ufficialmente di proprietà di Milan e Inter. Una compravendita sulla quale i pm ipotizzano una turbativa d’asta: nel mirino c’è il bando, contestato da un potenziale acquirente per le tempistiche troppo strette.
Azione-reazione, come il martelletto sul ginocchio. Il riflesso rotuleo della Procura di Milano indica un’ottima salute del sistema nervoso, sembra quello di Jannik Sinner. Erano trascorsi pochi minuti dalla firma del rogito con il quale lo stadio di San Siro è passato dal Comune ai club Inter e Milan che dal quarto piano del tribunale è ufficialmente partita un’inchiesta per turbativa d’asta. Se le Montblanc di Paolo Scaroni e Beppe Marotta fossero state scariche, il siluro giudiziario sarebbe arrivato anche prima delle firme, quindi prima dell’ipotetica fattispecie di reato. Il rito ambrosiano funziona così.












