2018-04-16
Concita De Gregorio presenta: «Marchette agli amici del Pd»
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La penna di Repubblica ed ex direttore dell'Unità dedica, grazie ai soldi del canone, una puntata del suo programma Rai, FuoriRoma, a Milano. Va in scena un mega spot di 50 minuti all'amministrazione piddina guidata da Beppe Sala, ambientato nel locale fighetto della città, di proprietà di Roberto Marone, figlio dell'ex vicesindaco bassoliniano di Napoli, e frequentato dai giornalisti del renziano Post, diretto da Luca Sofri. E spuntano anche la fondazione del suo editore Carlo De Benedetti e la macelleria di fiducia della salottiera radical chic Giulia Maria Crespi.«Specchi, riflessi, reti e alleanze. Tutto si guarda e si tiene a Milano. Se cerchi chiedendo a tanti, a tutti, il segreto di quel puntino rosso nel mare blu della Lega, nella nuova carta politica del Paese, vedi che è questo fare insieme le cose, prima i fatti e poi le parole, se l'idea è buona non importa da dove viene». Bastava l'incipit della trasmissione FuoriRoma di Concita De Gregorio, andata in onda domenica sera su RaiTre, per capire che questo servizio sul capoluogo lombardo nascondeva marchette e spot pubblicitari occulti, rivolte al solito giro degli amici degli amici di quella che fu la «capitale morale». A parte il titolo romanocentrico, come se il capoluogo lombardo fosse una città satellite, ci sono troppe cose che stonano. Oltre a Gino e Michele, storici comici di Smemoranda, c'è una lista lunghissima di associazioni, ristoranti e fondazioni, legate a tutto il mondo dem, da Carlo De Benedetti (ex editore di Concita) fino a figli di ex sindaci sempre di area democratica. Perché è vero che le idee buone non importa da dove vengono, ma in realtà in FuoriRoma arrivano tutte da un'area ben precisa della milanesità, quella dei salotti colonizzati negli ultimi anni dal Partito democratico.Del resto, in quasi un'ora di video e interviste, l'ex direttrice dell'Unità oggi firma di Repubblica si limita soprattutto a raccontare il mondo di zona 1, l'angolo più ricco d'Italia dove i dem hanno retto alle ultime elezioni politiche del 4 marzo, riuscendo a far eleggere appena tre deputati. C'è però anche un'altra vulgata, perché secondo calcoli interni ad alcuni dissidenti del Pd, se si fosse andati a votare anche per il sindaco forse le cose non sarebbero andate così bene. Dovrebbe essere un campanello d'allarme in vista delle elezioni comunali del 2012, ma ai dem che hanno perso staccati di ventidue punti in regione contro la Lega si vede che questo basta e avanza. E quindi nelle immagini di Concita scorre un'intervista fiume a Beppe Sala, primo cittadino dell'Expo 2015, in carica da due anni. A lui come all'archistar Stefano Boeri, altro astro nascente dei dem, cacciato dall'ex giunta di Giuliano Pisapia, ma comunque sempre sulla cresta dell'onda non solo tra gli architetti ma anche nel mondo politico. Ma forse ai tanti telespettatori è sfuggito che nello storytelling degregoriano ci fossero, a parte l'ex sindaco Gabriele Albertini, tante piccole marchette agli amici degli amici del Pd, alla buona borghesia democratica che varia sull'asse tra Milano e persino Napoli. Altro che «servizio pubblico». Dopo l'incipit struggente, infatti, Concita incontra Andrea Incontri, stilista. Ebbene Incontri altro non è che il direttore creativo di Tod's. Non finisce qui. Poi tocca a Cristina Tajani, assessore alla Moda del Comune, sempre del Pd. Quindi si passa a Carlo Cracco, chef stellato che ha aperto il suo mega ristorante in galleria Vittorio Emanuele, già oggetto di una polemica durante Expo 2015 perché gli fu dato l'ex convento dell'Annunciata, un monastero di origini quattrocentesche restaurato, in comodato d'uso gratuito: il regalo fu dei dem. Ma andiamo avanti. A questo punto c'è un'intervista a Antonia Noja della fondazione Tog. Chi è il presidente della Tog, acronimo per «together to go»? Carlo De Benedetti, storico patron del gruppo Espresso, ora spodestato dai figli. Ma nella fondazione c'è spazio alla vicepresidenza anche per Neige De Benedetti, giovane figlia di Rodolfo. Nel consiglio di amministrazione c'è anche Alessandro Profumo, ex numero uno di Unicredit e Mps, ora amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica. Altro giro, altra marchetta. Ecco che scorre in video un'intervista a Andrea Capaldi, presidente di Mare culturale urbano, centro di produzione artistica che arriva nella zona Ovest di Milano per costruire un nuovo modello di sviluppo territoriale delle periferie, finanziato anche da fondazione Cariplo. Del caso Mare si è occupato in passato il sito glistatigenerali.com, che ha spiegato con dovizia di particolari il «modello virtuoso». Mare ha avuto sempre buona stampa che aiuta sempre. Tra i pezzi apolegetici se ne segnala uno su Repubblica, con un articolo di Cinzia Sasso, moglie dell'ex sindaco Giuliano Pisapia, nel marzo dell'anno scorso. Chissà che il servizio di Concita, anche lei giornalista dello stesso gruppo, non serva a qualcosa?. Marchette finite? Ma figuriamoci. C'è un'intervista a Francesco Costa, vicedirettore del Post, giornale online fondatore e diretto da Luca Sofri, marito di Daria Bignardi, ex direttore di RaiTre, proprio la rete che ha ospitato FuoriRoma. Ma per capire lo spot al Post, noto per bacchettare sempre i giornali cartacei, bisogna fare un collegamento con un'intervista successiva al proprietario di oTTo, bar di via Paolo Sarpi. Si tratta di Roberto Marone, che altro non è che il figlio di Riccardo Marone, storico ex vicesindaco di Napoli, fedelissimo dell'ex governatore della Campania, Antonio Bassolino: da oTTo Il Post organizza le sue serate di giornalismo «del mondo visto bene dal mio pc». Infine la perla delle perle. C'è un'intervista al macellaio Walter Sirtori, sempre di via Sarpi, tra i migliori di Milano. Chi rifornisce la carne? Ma la cascine Orsine della famiglia Crespi, quelle di Giulia Maria, storica azionista del Corriere di una volta e gran salottiera: in tanti ricordano ancora il risotto giallo offerto per la campagna elettorale di Sala nel 2016. Del resto a Milano, «tutto si tiene". Soprattutto tra gli amici.
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Donald Trump (Getty Images)
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