Sostenitori di AfD festeggiano con la leader Alice Weidel. Nel riquadro, Tonia Mastrobuoni (Getty Images)
Da «Repubblica» e «La Stampa» pacati inviti ad abbassare i toni dopo l’attentato che ha ucciso Kirk. Una saggezza che contrasta con l’aggressivo linguaggio usato contro i sovranismi o in era pandemica.
Il teatro fiorentino rischia di perdere la qualifica «nazionale». Il direttore artistico Massini, sindaco e stampa progressista se la prendono coi «fascisti» al governo. La realtà è fatta, però, di spese pazze e cattiva gestione.
Sulle pagine di «Repubblica» rispunta la battaglia progressista sull’intitolazione delle vie delle città italiane alle donne. Con tanto di criteri di selezione, che escludono sante e martiri. Una linea perfetta per scegliere i soggetti su base politica.
L’inverno demografico, la società sempre più spappolata, la pervasività digitale: anche la penna di «Repubblica» Concita De Gregorio si accorge dei mali della modernità. Peccato che siano il retrogusto amaro della sbornia globalista cavalcata dai progressisti.