2020-12-14
Con la scusa di Maradona Di Maio occupa la Rai
Invasione di campo del ministro m5s a 90° Minuto. Che replica il blitz di Vincenzo Spadafora.«Potremmo far giocare un triangolare della pace fra Italia, Argentina e Inghilterra. Una partita in ricordo di Maradona nello stadio di Napoli a lui intitolato». Nei triangolari le sfide sono ovviamente tre, ma nessuno in studio eccepisce perché sta andando in onda Rai Luigi Di Maio. Un educational per il tifoso, una passerella surreale per il ministro degli Esteri chiamato a ricordare a 90° Minuto Diego Armando Maradona e Paolo Rossi ma costretto ad ammettere per entrambi: «Quando giocavano non ero ancora nato». L'uscita imbarazzata dice tutto della forzatura della domenica, voluta e condotta in porto dal vicedirettore di Raisport, Enrico Varriale - sempre più vicino ai grillini - che sancisce ufficialmente l'ingresso della politica nel santuario in teoria super partes dello sport. L'invasione di campo ha due effetti: ricorda a tutti la prima vita di Di Maio da bibitaro al San Paolo e fa infuriare l'intero arco costituzionale degli azionisti Rai, i partiti eccetto il M5s, tutti quelli che avevano sopportato in silenzio i 26 minuti di intervento senza contraddittorio dell'altro ministro m5s Vincenzo Spadafora solo una settimana fa nella stessa trasmissione. Il doppio blitz crea un terremoto, con mail e comunicati sulla scrivania del direttore, Auro Bulbarelli, che si è trovato la polpetta avvelenata servita calda. Il primo a reagire è Matteo Salvini: «Invece di occuparsi dei 18 pescatori sequestrati in Libia, Di Maio va in tv a parlare di calcio. Ma in Rai ci sono o ci fanno?». Anche Fdi non lascia cadere la vicenda. «Di Maio sa di calcio come io so di fisica quantistica, l'occupazione grillina e del governo del servizio pubblico ha raggiunto livelli da farsa», chiosa Giorgia Meloni che chiede ai vertici di Raisport di spiegare l'accaduto in Commissione di vigilanza. Maurizio Gasparri (Forza Italia): «Puro servilismo verso la politica che adesso comanda». Ai piani alti della Rai c'è tensione anche per la presenza del giornalista Andrea Scanzi vicino al M5s e la frase «Mancava solo Beppe Grillo» percorre i corridoi. Non serve a mitigare le polemiche la presenza decisa all'ultimo momento del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti (l'unico a capire di calcio, juventino fin da bambino), per provare a riequilibrare il risultato.Nella Rai a forte trazione piddina e renziana lo show di Di Maio mette sulla graticola ancora una volta l'ad, Fabrizio Salini. Michele Anzaldi (Italia viva) ripete il suo soporifero refrain: «Il ministro Roberto Gualtieri acceleri la fine di questo cda». E Michele Bordo, vicecapogruppo dem alla Camera, riesce a oscurare in umorismo involontario anche Di Maio quando si lamenta perché, in un'azienda dominata dal rosso antico «la vicenda di 90º Minuto dimostra che nella Rai di Salini c'è mancanza di pluralismo che vede penalizzato quasi sempre il Partito democratico». Per Raisport è stata una settimana nera, inaugurata da un'uscita infelice l'altra domenica durante una gara di rally all'autodromo di Monza. Giocando sul nome del campione estone Ott Tanak, un giornalista aveva raggelato i telespettatori con la battuta sessista «donna nanak tutta tanak». Dall'angiporto allo spottone di Di Maio. Alfredo Pigna e Franco Lauro sono morti un'altra volta.
Friedrich Merz e Giorgia Meloni (Ansa)
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